HomeCronaca e AttualitàCICLONARDÒ, IL CANTIERE APRE OGGI. 144 GIORNI PER LA RETE DELLE PISTE CICLABILI

CICLONARDÒ, IL CANTIERE APRE OGGI. 144 GIORNI PER LA RETE DELLE PISTE CICLABILI

CICLONARDÒ, IL CANTIERE APRE OGGI. 144 GIORNI PER LA RETE DELLE PISTE CICLABILI

pista-ciclabile

Subito lavori in via De Gasperi e corso Italia. In tutto saranno 14,4 km di tracciato

In perfetta linea con il cronoprogramma, aprirà lunedì mattina il cantiere di CicloNardò, la rete dei percorsi ciclabili da 14 km e 400 metri in ambito urbano ed extraurbano finanziata con le risorse dell’Azione 4.4 del P.O.R. Puglia FESR – FSE 2014/2020. L’amministrazione comunale ha affidato l’intervento al Consorzio Ciro Menotti s.c.p.a. al costo di poco più di 1 milione 115 mila euro. I lavori inizieranno contemporaneamente in due punti distinti del tracciato, in via De Gasperi (lato supermercato) e in corso Italia (lato distributore di carburanti), comportando il divieto di sosta e fermata per tutti i mezzi e un lieve restringimento della carreggiata. L’opera sarà completata entro 144 giorni.

Com’è noto, il progetto di CicloNardò, redatto dal gruppo di professionisti guidati dall’architetto Francesca Cofano, prevede interventi infrastrutturali che si articolano in cinque tratti. Il primo interessa viale De Gasperi e via XX Settembre e connette la stazione ferroviaria e la sede comunale di via Falcone con l’ingresso al centro storico da piazza Osanna (qui il percorso si innesta sul secondo tratto ciclabile e pedonale diffuso, cioè l’area Ztl estesa a tutto il centro antico con attraversamento di piazza Salandra). Un terzo tratto ciclabile percorre via XXV Luglio, da piazza Diaz fino all’ex ospedale, per proseguire lungo via Bonfante, via Marinai d’Italia e corso Italia per connettersi alla pista ciclabile già esistente di viale Caduti di Nassirya (zona Pagani). Il quarto tratto è la connessione con la strada litoranea e il parco di Portoselvaggio lungo la viabilità a basso traffico (via Masserei, strada La Riggia e via Croce dell’Alto). Il quinto tratto, infine, incrocia il tratto precedente in località Cenate (via Taverna), procede in direzione nord e prevede il ripristino funzionale a fini cicloescursionistici di un antico tracciato secondario della Via Sallentina. Le strade interessate, laddove necessario, saranno asfaltate e i marciapiedi oggetto di manutenzione straordinaria, compreso il tratto in degrado di via Caduti di via Fani. All’incrocio tra via Bonfante, via Marinai d’Italia e via Caduti di via Fani sorgerà una nuova rotatoria.

“Questo – dice il sindaco Pippi Mellone – è un percorso che, combinato con quello sul lungomare da 3 km tra Santa Maria e Santa Caterina, il cui cantiere verrà avviato in autunno, renderà Nardò il paradiso per gli amanti delle due ruote, sul modello di città come Ferrara, Amsterdam o Copenaghen, dove la bicicletta è il mezzo più usuale per gli spostamenti ed è un potente fattore di sviluppo. Mentre si è al lavoro all’Urban Park di via Incoronata, alla nuova scuola di via Marzano, al parco di corso Galliano e alla rotatoria di piazza Mazzini, apriamo dunque un altro cantiere. L’epoca delle chiacchiere è morta e sepolta, noi cambiamo la città”.
“La rete delle ciclabili – aggiunge il vicesindaco e assessore ai Lavori Pubblici Oronzo Capoti – si aggiunge all’elenco dei cantieri delle opere pubbliche che cambieranno il volto della città. Pezzi di un mosaico che è l’espressione di una visione strategica a medio e lungo respiro, finalmente dopo decenni in cui le opere venivano al massimo annunciate e comunque erano slegate da un progetto complessivo. Nardò non ha mai conosciuto un miglioramento così netto e visibile, chi dice il contrario è in malafede e non ama la città”.
“CicloNardò – chiude il consigliere delegato alla mobilità sostenibile e al cicloturismo Marcello Greco – è il più grande progetto di mobilità dolce che Nardò abbia mai visto. Abbiamo un territorio interamente pianeggiante, avremo a brevissimo le piste, abbiamo le biciclette, il resto dobbiamo metterlo noi. Lasciare la macchina a casa una volta di più, “sposare” la bicicletta come mezzo di locomozione e come stile di vita. Perché andare su due ruote significa stare meglio, risparmiare, sottrarre mezzi inquinanti alla circolazione, contribuire a una città più silenziosa, bella e pulita”.

 

 

redazione.lecceoggi@gmail.com

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