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DONNE NELLA STORIA: ASPASIA DI MILETO – filosofa

DONNE NELLA STORIA: ASPASIA DI MILETO – filosofa

Aspasia di Mileto – prima donna filosofa

Aspasia di Mileto

Aspasia di Mileto

Scossi dal perpetrarsi di fatti sempre più efferati come i femminicidi o altro tipo di violenza sulle donne, ci vogliamo soffermare sugli apporti principali della donna alla filosofia occidentale, convinti che la violenza vada sconfitta con la cultura.

Tra le prime donne, nel campo filosofico, si distinse Aspasia di Mileto, (470 a.C. – 400 a. C. circa), amante, maestra e consigliera di Pericle (495 a.C. – 429 a. C.).  Lottò, insegnando la retorica alle sue discepole, contro la misoginia del suo tempo. Era bella, intelligente, notevolmente colta. Pericle ripudiò la moglie ateniese e sua parente, per vivere con Aspasia, pare in pieno accordo, fino alla morte. I poeti comici attaccarono duramente la donna arrivando a presentarla come una prostituta.

L’Atene dei V-IV sec. a C non conosceva nulla di paragonabile ai costumi della civiltà cretese e micenea, o dei tiasi a Lesbo; né tanto meno nelle istituzioni ginniche e pedagogiche di Sparta.

Segregate sempre in casa, le fanciulle ateniesi a stento apparivano nel cortile interno dell’abitazione, per non essere viste dai maschi. Il padre o, in sua assenza, un fratello maggiore o un tutore, sceglieva il marito. La “ratio” principale del matrimonio era di avere figli, almeno un maschio, che perpetuasse la stirpe. Tra fidanzati non era necessario l’ amore, spesso nemmeno fra gli sposi.

Il marito aveva il diritto di ripudiare la moglie anche senza un motivo valido, ma le cause più comuni erano l’adulterio e la sterilità. La donna, invece, aveva solo la possibilità di rivolgersi all’arconte per richiedere la separazione, non tanto per l’infedeltà del marito, ma quanto per i maltrattamenti subiti.

Solo i poveri permettevano alla moglie di uscire, spesso costretta a lavorare fuori casa, a fare la spesa al mercato; le borghesi uscivano raramente per gli acquisti, accompagnate da un’ancella, soprattutto in occasione di feste (le Tesmoforie riservate alle donne) e di eventi familiari (matrimoni, funerali). L’insegna dell’autorità, per una donna, erano le chiavi del magazzino delle provviste e della cantina. Le spedizioni militari consentivano forzate eccezioni.

Silvana Delle Rose

Fine prima parte – Segue lunedì 19 novembre

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