HomePoliticaXYLELLA: OLTRE ALL’OLIVICOLTURA LA REGIONE ASCOLTI IL GRIDO DEL SETTORE VIVAISTICO

XYLELLA: OLTRE ALL’OLIVICOLTURA LA REGIONE ASCOLTI IL GRIDO DEL SETTORE VIVAISTICO

XYLELLA: OLTRE ALL’OLIVICOLTURA LA REGIONE ASCOLTI IL GRIDO DEL SETTORE VIVAISTICO

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La preoccupazione del consigliere regionale di Direzione Italia, Renato Perrini, componente della Commissione Agricoltura

Se la Xylella dovesse avanzare di altri 10 km nel Barese gli agricoltori di Conservano non potranno più piantare la varietà “Ferrovia” delle ciliegie.

Questo è solo uno degli esempi più eclatanti e allarmanti che i vivaisti questa mattina hanno esposto in Commissione Agricoltura in Regione. Perché c’è’ tutto un settore che insieme all’olivicoltura e’ in ginocchio in Puglia. Nella nostra regione i vivaisti producono piante ornamentali e fruttiferi di grande pregio, importanti marchi alimentari vengono da loro a rifornirsi, ma senza deroghe che permettano  la movimentazione dei prodotti anche nella zona infetta rischiano di chiudere.  I vivaisti sono stati lasciati praticamente soli, anche nelle spese: tocca a loro sostenere i costi dei controlli per Xylella. Ritengo giusta la richiesta che sia la Regione a sostenere i costi così come avviene per gli olivicoltori.

Così come si proceda più velocemente al monitoraggio, sentire questa mattina l’ingegner Tedeschi, dirigente dell’Osservatorio Fitosanitario Regionale, dichiarare che manca il personale, lo trovo vergognoso! Come possiamo sconfiggere la Xylella se mancano gli elementi essenziali !

Infine, anche il prof Savino, Vito Savino, direttore Crsfa Basile Caramia, questa mattina ha ribadito che non ci sono cure che possano salvare gli ulivi monumentali infetti e quindi devono essere eradicati! Spiace che oggi l’ulivo monumentale di Monopoli infetto non potrà essere  eradicato per sequestro della magistratura. La speranza è che la sputacchina possa anch’essa stessa fermarsi per ordine della magistratura.

redazione.lecceoggi@gmail.com

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