22 settembre 2022 – 40° COMMEMORAZIONE SACRIFICIO ANTONIO PALUMBO A TUGLIE
26 agosto 1982 – LA STRAGE DI SALERNO
23 settembre 1982 – MUORE ANTONIO PALUMBO DI TUGLIE
ANTONIO, Osvaldo, Ventura, Sergio, Giovanni, Vincenzo, alcuni giovani Italiani di circa vent’anni, che a inizio 1982 vengono chiamati a servire la Nazione nell’Arma di Fanteria dell’Esercito ed incorporati nel 89° Battaglione Fanteria “Salerno” (Reparto Addestramento Reclute) di stanza nell’omonima città.
Per loro cominciava un anno del quale sicuramente non si sapeva cosa sarebbe accaduto nel suo svolgersi, ma sicuramente con una divisa addosso, erano pronti ad assolvere ad uno dei più importanti compiti affidati dalla nostra “Patria”, e ancor di più in qualità di “Caporali Istruttori”, ad accogliere ed istruire altri loro colleghi allo svolgimento dell’identico compito, cioè ad avere una marcia in più per essere “militari di leva”!
Le loro giornate in caserma si snodavano fra addestramento formale, lezioni in aula, andate al poligono e naturalmente svolgimento turni di guardie. Però poi, vi era una giornata speciale in ogni mese, quella del “Giuramento Solenne”, in cui un pizzico di orgoglio li pervadeva, convinti di aver insegnato qualcosa di buono a tanti altri colleghi, che poi si sarebbero sparsi per tutta la Nazione nei vari Reparti di assegnazione.
La vicina costiera Amalfitana, a due passi dalla Caserma “Cascino”, sede dell’89° Btg. Fanteria, attraeva sempre e soprattutto in quell’estate……, ma in un normale giorno di servizio e precisamente giovedì 26 agosto 1982, i caporali e caporal maggiori ANTONIO, Osvaldo, Ventura, Sergio, Giovanni e altri militari, sono comandati di scorta e guardia montante presso un’altra caserma cittadina, come era accaduto svariate altre volte in precedenza.
Nel primo pomeriggio, sereni ed attenti come sempre nel compito assegnato, escono dalla caserma sui mezzi e con l’armamento personale, nulla presagendo di cosa sarebbe accaduto di lì a poco.
Si percorrono solo alcune centinaia di metri al Torrione e un “commando armato di brigatisti rossi” li blocca in tutte le direzioni, spianando le loro armi. La loro esclusiva intenzione ed esigenza, è impossessarsi delle armi da guerra in dotazione ai militari (fucili Garand e FAL Beretta BM59), “senza colpo ferire”.
La realtà purtroppo, fu ben diversa!!!!!!
Il caporale Antonio PALUMBO, 22 anni di Tuglie (LE), componente della scorta e fedele alle consegne, accenna ad armare il proprio FAL. E’ quella la scintilla del finimondo…… I brigatisti, freddi e spietati, reagiscono immediatamente sparando decine di colpi all’indirizzo della scorta e non solo….. Alcuni dei colpi vanno a segno sui componenti la scorta, ferendone alcuni e lo stesso Antonio Palumbo in modo molto grave.
Questo è solo l’inizio……, una pattuglia della Polizia di Stato della Questura di Salerno in transito nei paraggi, sente il crepitio delle armi e quindi si reca prontamente sul luogo dell’agguato: è il compimento di una tragedia già iniziata ed immane!! Arrivati, anche per loro nessuno scampo: l’Agente Antonio BANDIERA, 24 anni di Sangineto (CS), appena sceso dall’auto viene colpito a morte ed il collega l’Agente Scelto Mario DE MARCO 31 anni di Roccadaspide (SA), viene seriamente ferito e muore dopo qualche giorno.
<<Altri comuni cittadini stanti sui balconi dei fabbricati in loco, rimangono anch’essi seriamente feriti e lesi perenni da proiettili vaganti…..>>.
Il Caporale Antonio PALUMBO, prima ricoverato nell’ospedale civico di Salerno e poi trasferito al Cardarelli di Napoli (un proiettile gli ha intaccato la colonna vertebrale…..), a seguito di “inaspettate complicanze”, il 23 settembre 1982 dinanzi i suoi genitori e fidanzata, esala l’ultimo respiro!!
Lo scrivente questo pensiero, Caporale come lui (e fraterno “collega”), gli prestò il Sentito e Dovuto Onore alla base dell’altare durante le sue esequie e poi lo prese sulle proprie spalle per il trasporto al carro funebre.
Il Caporale Antonio PALUMBO, insignito della “medaglia d’argento al valore dell’Esercito alla memoria” alcuni mesi dopo (anche i due Agenti della Polizia di Stato riceveranno pari riconoscimenti negli anni successivi), era un militare di leva come tanti di noi, figlio di Terra di Puglia che ha dato la sua vita per la Patria.
Non è una frase da manuale questa, è la Realtà nella Verità!!!
A noi tutti ed a me per primo, è affidato il compito di rimembrare lui e tutti i fratelli che con una divisa in dosso, hanno creduto nella Patria!!!
Ecco perché, il 22 settembre 2022 nel suo paese natio di Tuglie (LE), di comune accordo con l’Amministrazione Comunale ed unitamente all’Associazione Nazionale del Fante – Sez. Roma Capitale (di cui mi onoro di far parte), sarà commemorato il Caporale Antonio Palumbo nel 40° del suo Sacrificio, attraverso momenti religiosi e civili.
Vincenzo Bux