A SIN SIRO, LA SCALA DEL CALCIO ITALIANO IL LECCE SPERA NELL’IMPRESSA

Siamo giunti ormai alla stretta finale della stagione visto che mancano otto giornate di calendario e quindi ci sono in palio 24 punti da conquistare o meglio ripartire fra le altre otto squadre che i giallorossi dovrano affrontare.

Con lo scorrere delle ultime giornate con solo un punto guadagnato in classifica la media punti è scesa sensibilmente e con essa è stato depauperato quasi tutto il tesoretto di vantaggio vantato sulla terz’ultima, il Verona; ora con solo due punti sui veneti che sono in netto crescendo il Lecce sente il fiato degli avversari sul collo ed è già una piccola fortuna che tra noi e loro ci sia un’altra squadra che fa da cuscinetto.

Oggi, evidente, è il turno meno favorevole per pensare di poter ottenere il massimo, ma la storia di Davide e Golia in questi casi torna sempre alla memoria, quindi speriamo ma non più di tanto che gli uomini di Baroni riescano a fine partita a smuovere la classifica, sarebbe un grande successo ed un ottimo viatico verso le successive sette partite.

A San Siro contro una formazione rivitalizzata anche dalla conquista nel torneo europeo Baroni ha detto, ieri in conferenza, che ci vuole una grande prestazione e neppure in questo caso, aggiungo io, si è certi che basti per portare via almeno un punto.

Baroni avrà a disposizione tutti salvo Colombo e Pongracic e quindi può scegliere su tutta la rosa a disposizione e, credo, vorrà sfruttare la buona prova fornita da Oduin nel ruolo di mezz’ala con facoltà di inserirsi nelle azioni d’attacco per sfruttare un minimo di sorpresa.

Evidente che per fare bene ci vorrà una prova superlativa di tutta la difesa che si gioverà dell’innesto di Pezzella al posto di Gallo e sulla voglia di Umtiti di ben impressionare i responsabili di Milan ed Inter che potrebbero essere interessati, in estate a lui, così come si spera di rivedere uno Strefezza all’altezza delle sue migliori giornate.

Mancano ormai ore all’inizio della partita e quindi lascio la parola al campo sperando di ricevere una risposta che dia fiducia a tutto l’ambiente al momento alquanto perplesso.

Ernesto Luciani