Acquistano un dispositivo per la segnalazione degli autovelox e controlli stradali, coppia multata pesantemente
Il dispositivo è stato intercettato in dogana che lo ha confiscato e distrutto. Anche in Italia è vietato importare, vendere, usare o trasportare questi dispositivi
Due uomini e una donna svizzeri sono stati condannati a una pesante multa per aver ordinato un dispositivo di segnalazione degli apparecchi autovelox e controlli stradali su Amazon. La dogana ha intercettato, confiscato e distrutto tre dispositivi di segnalazione degli autovelox che erano stati ordinati su Amazon e stavano per arrivare ai destinatari. Lo stesso è accaduto a un uomo che è stato sorpreso al confine con un’app attiva per gli autovelox. Nello specifico, una donna e due uomini della regione di Baden, in Svizzera, sono stati multati di 1.000 franchi ciascuno, come riportato dal quotidiano «Badener Tagblatt». Avevano ordinato dei rilevatori radar su Amazon, che la dogana ha intercettato mentre arrivavano al destinatario. Sebbene abbiano dichiarato di non essere a conoscenza della situazione legale, ciò non è stato di alcuna utilità per loro in questo caso. L’uso di un’app di navigazione può essere un reato penale in Svizzera. Un altro uomo è stato sorpreso dagli agenti al valico di frontiera di Coblenza con un’app autovelox attiva sul suo smartphone. Gli è stata data una multa di 500 franchi per aver usato un dispositivo che «non è destinato principalmente ad avvisare dei controlli ufficiali del traffico stradale, ma è stato utilizzato proprio a questo scopo». La sanzione non chiarisce quale app abbia utilizzato l’uomo. Si potrebbe pensare, giustamente, che i rilevatori radar, che segnalano per tempo agli automobilisti la presenza di autovelox e controlli, sono una cosa pratica. Ma c’è una fregatura: il loro uso è vietato nella maggior parte dei Paesi europei, compresa l’Italia. Il divieto si applica anche alle applicazioni per autovelox sui telefoni cellulari. Si applica anche all’introduzione, alla vendita e al trasporto di tali dispositivi o apparecchiature che sono «destinati a interferire o a eludere i controlli del traffico. Secondo la legge italiana, infatti, è vietato agli automobilisti la possibilità di ricorrere ad una serie di strumenti idonei ad individuare la presenza degli autovelox sulla strada. Come recita in particolare, l’articolo 45 comma 9-bis “E’ vietata la produzione, la commercializzazione e l’uso di dispositivi che, direttamente o indirettamente, segnalano la presenza e consentono la localizzazione delle apposite apparecchiature di rilevamento di cui all’articolo 142, comma 6, utilizzate dagli organi di polizia stradale per il controllo delle violazioni”. Ma attenzione: anche l’uso di app di navigazione che forniscono informazioni sul percorso e avvisi di autovelox e controlli stradali è sanzionabile, anche se non è il loro scopo principale. Tuttavia, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, la Sezione VI della Corte di Cassazione Civile ha precisato con l’ordinanza n. 3853 del 2014 la regolarità dei navigatori con autovelox che svolgono la funzione di assistenti alla guida e possono segnalare le postazioni dell’autovelox senza però avere le capacità di rilevarli se effettivamente in funzione o d’interferire con il loro funzionamento. In poche parole, se il rilevatore autovelox si limita ad avvertire il guidatore della loro presenza, allora può essere considerato uno strumento di segnalazione aggiuntiva rispetto ai normali segnali stradali che avvisano della presenza di eventuali controlli limitando la velocità sulle strade. In ogni caso, il modo migliore per non prendere multe, è osservare scrupolosamente il codice della strada!