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ALMANACCO DEL GIORNO

ALMANACCO DEL GIORNO

Almanacco di oggi Venerdì 20 marzo 2020

Dodicesima settimana dell’anno 2020

Giorni dall’inizio dell’anno: 80 * giorni alla fine dell’anno 286

Il sole sorge a Roma alle 6.12 e tramonta alle 18.22 (ora solare)

Il sole sorge a Lecce 5.56 e tramonta alle 18.06 (ora solare)

OGGI SI FESTEGGIA: Santa Alessandra

ACCADDE OGGI: 1916 – Einstein pubblica la “Teoria generale della Relatività”:

Una rivoluzione filosofico-scientifica in 54 pagine. Tante ne occorsero ad Albert Einstein nel saggio I fondamenti della teoria della Relatività generale (Die Grundlage der allgemeinen Relativitätstheorie), per ridefinire le leggi della fisica classica e offrire una chiave di lettura della realtà.

Pubblicato il 20 marzo del 1916, sulla rivista “Annali della Fisica” (Annalen der Physik), con esso superò l’idea newtoniana di spazio e tempo come enti assoluti e separati l’uno dall’altro, introducendo un modello di Universo costruito sul concetto di uno spaziotempo a quattro dimensioni. In base a questa teoria, il fenomeno della gravità non veniva ad essere altro che un effetto della curvatura dello spaziotempo.

Conclusioni di portata rivoluzionaria che aprirono un nuovo orizzonte nel campo della Fisica e dello studio del Cosmo, portando a compimento dieci anni di studi avviati sulla base della Teoria della relatività ristretta, elaborata dallo scienziato tedesco nel 1905.

NACQUERO OGGI

1957 – Spike Lee – regista

1975 – Isabelle Kostner – ex sciatrice

LA FRASE CELEBRE:

La verità non è quasi mai pura e non è mai semplice. (Oscar Wilde)

IL PROVERBIO:           

Di marzo, ogni villan va scalzo.

I DOODLE DI GOOGLE:   Nuovo Anno Persiano:

Risale a oltre 3.000 anni fa la tradizione di festeggiare il capodanno persiano in coincidenza dell’equinozio di primavera (20-21 marzo).

Le origini vengono fatte risalire al mitico re Yima e alla religione zoroastriana su cui si fondava l’Impero persiano, il cui calendario iniziava in questo periodo con una festa chiamata Nawrūz (antico vocabolo persiano composto da nava “nuovo” e rəzaŋh “giorno”). Il nome è tuttora utilizzato dai popoli che un tempo facevano parte di quell’impero e che oggi rispettano questa tradizione. Non si tratta di una manifestazione religiosa, bensì di una festa popolare legata ai ritmi della natura che rinasce con l’arrivo della primavera.

A quest’aspetto si richiamano le decorazioni tipiche con germogli, mele, agli, esposte nelle case e lungo le strade, che Google ha ripreso nei doodle locali (visibili in Afghanistan, Kyrgyzstan, Emirati Arabi Uniti, Azerbaijan, Uzbekistan, Kazakhstan) dedicati alle edizioni 2011 e 2012 del Nawrūz.

redazione.lecceoggi@gmail.com

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