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ALMANACCO DEL GIORNO

ALMANACCO DEL GIORNO

Almanacco di oggi Domenica 12 Aprile 2020

Quindicesima settimana dell’anno 2020

Giorni dall’inizio dell’anno: 103 * giorni alla fine dell’anno 263

Il sole sorge a Roma alle 5.33 e tramonta alle 18.48 (ora solare)

Il sole sorge a Lecce 5.18 e tramonta alle 18.32 (ora solare)

OGGI SI FESTEGGIA: Pasqua di Resurrezione   

OGGI È: PASQUA

La Pasqua è la principale festa del cristianesimo e ricorda la Resurrezione di Cristo. È festeggiata la domenica successiva al primo plenilunio dopo l’equinozio di primavera.

La Resurrezione di Cristo combacia, metaforicamente, con il risveglio della natura, degli alberi che rifioriscono e le temperature che diventano miti! Secondo un’antica tradizione pagana, la Pasqua coincideva con l’arrivo della primavera, che veniva festeggiata con l’offerta delle primizie di campo e sacrifici di agnelli.

Tra usanze festaiole, tradizioni culinarie e riti religiosi, la Pasqua è un momento per stare insieme, pregare (per chi crede) e festeggiare in famiglia e con gli amici, ma la pandemia da COVID-19 costringe tutti a una Pasqua 2020 completamente diversa.

ACCADDE OGGI: 1961 – Yuri Gagarin nello spazio

L’ astronauta sovietico Yuri Gagarin compie il primo viaggio nello spazio. Per due ore gira intorno alla terra a bordo della navicella Vostok I. Il volo di Gagarin spalanca la porta verso un mondo totalmente nuovo: il cosmo. Erano stati sempre i sovietici a inviare in orbita nell’ottobre del 1957 il primo satellite artificiale, lo Sputnik. L’evidente ritardo sui russi sprona il governo degli Stati Uniti a finanziare in modo massiccio i programmi della NASA con l’ambizioso obiettivo di inviare per primi l’uomo sulla luna.

NACQUERO OGGI:

1948 – Marcelli Lippi – allenatore

1973 – Christian Panucci ex calciatore

1978 – Luca Argentero – attore

LA FRASE CELEBRE:

In genere non si loda che per essere lodati (Francois de La Rochefoucauld)

IL PROVERBIO:           

Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi.

I DOODLE DI GOOGLE: Antonio Meucci e il telefono:

Il nome di Meucci, a oltre un secolo di distanza dalla sua morte, continua a dividere Italia e Stati Uniti d’America, con la prima a difendere il merito del padre del telefono e i secondi a contestarne il primato. Resta comunque una storia di un geniale inventore emigrato dalla Toscana a Cuba e di qui nell’America delle grandi opportunità. Il suo interesse per la trasmissione vocale maturò durante alcuni esperimenti sull’elettroterapia (condotti su richiesta di amici medici) e si perfezionò mentre lavorava come tecnico di scena nei teatri. Il risultato fu un sistema in grado di trasmettere e ricevere la voce umana, cui dette nome di “Telettrofono”. Non disponendo del denaro necessario per il brevetto, poté soltanto depositare il “caveat” (nel diritto americano, corrispondeva a una prenotazione del brevetto valevole per un anno e rinnovabile, ma oggi non più in uso) che non riuscì a rinnovare. Questo spianò la strada ad Alexander Graham Bell, che il 7 marzo 1876 ottenne il brevetto del telefono elettrico. Ciononostante il contributo di Meucci viene oggi riconosciuto dalla scienza e nel 2008, nel bicentenario della sua nascita, Google lo ha ricordato con un doodle locale (visibile in Italia).

redazione.lecceoggi@gmail.com

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