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ALMANACCO DEL GIORNO

ALMANACCO DEL GIORNO

ALMANACCO DI OGGI – Giovedì 11 Febbraio 2021

Sesta Settimana dell’Anno 2021

Giorni trascorsi dall’inizio dell’anno 42 * giorni mancanti alla fine dell’anno 323

A Roma il sole sorge alle 07.10 e tramonta alle 17.38 (ora solare)

A Lecce il sole sorge alle 06.46 e tramonta alle 17.15 (ora solare)

OGGI SI FESTEGGIA: Beata Vergine Maria di Lourdes     

OGGI È: Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza

In questa giornata si celebra la Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza. La scienza è un campo dominato dagli uomini: secondo i dati delle Nazioni Unite, nel mondo meno del 30% dei ricercatori in ambito scientifico sono donne.

Fin da piccole, le donne non sono incoraggiate a intraprendere carriere che riguardano i campi della scienza, della tecnologia, dell’ingegneria e della matematica (STEM). Nonostante la discriminazione di genere e la mancanza di riconoscimento da parte della comunità scientifica, ci sono tantissimi esempi di donne che hanno contribuito al progresso scientifico, e di donne che oggi, tutti i giorni, danno il proprio contributo alla scienza per migliorare la comprensione del mondo che ci circonda.

L’11 febbraio si celebra The International Day of Women and Girls in Science, promosso con una risoluzione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 22 dicembre 2015.

La Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza riconosce il ruolo fondamentale che le donne e le ragazze svolgono nella scienza e nella tecnologia, e ha l’obiettivo di promuovere un accesso completo ed equo alla partecipazione scientifica alle donne e alle ragazze. (Fonte Cineca.it)

ACCADDE OGGI: 1929 –  Firmati i Patti Lateranensi: 

«La Santa Sede e l’Italia hanno riconosciuto la convenienza di eliminare ogni ragione di dissidio fra loro esistente con l’addivenire ad una sistemazione definitiva dei reciproci rapporti». Con questa premessa si aprono i Patti dei Lateranensi che, dopo sessant’anni di gelo tra le due sponde del Tevere, diedero una soluzione alla cosiddetta questione romana, aprendone un’altra altrettanto annosa.

Conclusa l’impresa unitaria, nella primavera del 1861 Cavour aprì ufficialmente la “questione romana”, proclamando Roma capitale del Regno, quando la stessa si trovava ancora sotto la giurisdizione papale. Dieci anni dopo, riconquistata la città, il governo Lanza trovò la soluzione nella Legge delle Guarentigie (maggio 1871).

Con essa il Pontefice, all’epoca Pio IX, diventava suddito dello Stato Italiano, conservando tuttavia una serie di privilegi rispetto agli altri cittadini. Il Papa non accettò la soluzione unilaterale e in segno di protesta sia lui che i suoi successori non varcarono mai la soglia delle mura vaticane.

I rapporti vennero ristabiliti quasi sessant’anni dopo, in piena epoca fascista. Dopo i vani tentativi di conciliazione nel corso dei pontificati di Leone XIII e Pio X, i primi segnali distensivi si ebbero con Benedetto XV che alimentò la partecipazione dei cattolici alla vita politica italiana, sostenendo nel 1919 la formazione del Partito Popolare Italiano (dalle cui ceneri nacque nel ’42 la DC). Sul versante opposto Giolitti apriva a una nuova stagione di rapporti, attraverso la politica delle «due parallele» e rimarcando l’autonomia di Stato e Chiesa nei rispettivi ambiti.

L’avvento della dittatura fascista mise in allarme la Santa Sede preoccupata di perdere la propria secolare autonomia. Di qui, nell’estate del 1926, si avviarono delle trattative condotte per l’Italia dal consigliere di Stato Domenico Barone e per la Chiesa dall’avvocato Francesco Pacelli. Nelle ultime fasi, agli stessi subentrarono rispettivamente il capo del governo Benito Mussolini e il segretario di Stato vaticano, cardinale Pietro Gasparri.

A questi ultimi spettò di formare l’accordo dell’11 febbraio, nella Sala dei Papi del palazzo di San Giovanni in Laterano. Il trattato (ratificato con la legge 810 del 27 maggio 1929) riconosceva innanzitutto la personalità giuridica internazionale dello Stato della Città del Vaticano, mentre quest’ultimo riconosceva il Regno d’Italia e Roma quale sua capitale.

Tra i punti salienti, venivano regolati gli effetti civili del matrimonio religioso e stanziati circa un miliardo di lire, a titolo di risarcimento per i danni subiti con la perdita del potere temporale del Papa. I punti più controversi, che rispetto alle Guarentigie segnavano un regresso nella tutela della libertà religiosa, riguardavano l’indicazione del cattolicesimo quale religione di Stato e l’obbligatorietà dell’insegnamento della dottrina cristiana nelle scuole medie ed elementari.

Pur tra il dissenso delle correnti laiche dell’Assemblea Costituente, i Patti vennero assorbiti all’interno della Costituzione del 1948, nello specifico con l’articolo 7. Tuttavia fu avvertita a più riprese l’esigenza di modificare l’accordo, nei punti ritenuti palesemente incompatibili con i principi della Costituzione repubblicana.
Istanze raccolte più tardi nel nuovo Concordato del 1984, sottoscritto dal presidente del Consiglio Bettino Craxi e dal segretario di Stato Agostino Casaroli. Con esso da un lato si eliminavano i punti più controversi (il riconoscimento di “religione di stato” e l’insegnamento obbligatorio cambiato in facoltativo); dall’altro si facevano importanti concessioni alla Chiesa, tra cui il finanziamento attraverso il meccanismo dell’otto per mille e il diritto a istituire scuole di ogni ordine e grado.

NACQUERO OGGI:

1967 – Ciro Ferrara – ex calciatore

1982 – Christian Maggio – calciatore (ora nel Lecce)

1987 – Josè Maria Callejon – calciatore

LA FRASE CELEBRE (Aforisma): 

L’unico modo di trattare una donna alla pari è desiderarla come uomo. (Ennio Flaiano)

PROVERBIO DEL GIORNO:

Febbraio viene colle tempeste e se ne va con il sole.

DOODLE DI GOOGLE: May Ziade e la Rinascita Araba:

La poetessa palestinese May Ziade fu una dei principali rappresentanti della cosiddetta Rinascita Araba (in arabo Nahda), grande stagione di riformismo politico e di fioritura culturale che, dalla seconda metà del XIX secolo ai primi anni del XX, interessò tutti i paesi di lingua araba, in particolare l’Egitto. In quel clima, Ziade si fece portavoce, attraverso i suoi scritti giornalistici e letterari, delle rivendicazioni sociali delle donne.

È ricordata ancora oggi come una pioniera del femminismo nel mondo arabo e per la fitta corrispondenza avuta con il celebre scrittore libanese Khalin Gibran. Google nel 2012 le ha dedicato un doodle (visibile in Egitto e in altri paesi di lingua araba) in occasione del 126° anniversario della sua nascita.

 

redazione.lecceoggi@gmail.com

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