HomeAlmanaccoALMANACCO DEL GIORNO

ALMANACCO DEL GIORNO

ALMANACCO DEL GIORNO

ALMANACCO DI OGGI: lunedì 30 maggio 2022

Ventiduesima Settimana dell’Anno 2022

Giorni trascorsi dall’inizio dell’anno 150* giorni mancanti alla fine dell’anno 215

A Roma il sole sorge alle 04.39 e tramonta alle 19.36 (ora solare)

A Lecce il sole sorge alle 4.36 e tramonta alle 19.10 (ora solare)

OGGI SI FESTEGGIA: San Felice

ACCADDE OGGI: – 1988 – Istituita l’Agenzia Spaziale Italiana:

Indagare il cosmo alla ricerca di risposte e soluzioni per migliorare la vita sulla Terra. Sulla base di questa “mission” l’Italia dà vita a un’agenzia spaziale nazionale, erede diretta di quella tradizione scientifica che vede il Paese tra i pionieri dello studio dell’Universo.

Il mondo della ricerca scientifica del Bel Paese, coordinato dal CNR, comincia a masticare di “cose spaziali” già agli inizi del XX secolo. Il primo ad approfondire l’ipotesi di un volo nello spazio è l’ingegnere civile Giulio Costanzi, con un articolo pubblicato sul periodico AER. Tra le sue proposte avveniristiche, l’utilizzo della propulsione nucleare per consentire ai razzi di superare la forza di gravità.

Le sue teorie trovano applicazione nelle innovazioni tecniche del settore astronautico: dal motore a doppia reazione di Luigi Gussalli alla fionda gravitazionale (tecnica di volo tutt’oggi utilizzata per raggiungere i pianeti esterni) di Gaetano Arturo Crocco. Il primo grande risultato arriva nel 1964 con il lancio del satellite San Marco 1 dalla base americana di Wallops Island (Virginia), che vede l’Italia diventare il terzo paese dopo Unione Sovietica e Stati Uniti a mandare in orbita un proprio satellite.

Alla lungimiranza di Luigi Broglio, indicato dai più come il padre dell’astronautica italiana, si deve la scelta di dotarsi di una propria base di lancio nei pressi di Malindi, in Kenya. Insieme all’indagine sul cosmo si sviluppa il programma legato alle telecomunicazioni, nell’ambito del quale nel 1977 viene lanciato il satellite SIRIO. Ciò rafforza il ruolo centrale dell’Istituto di Ricerche Spaziali del CNR (nel frattempo trasformato in Servizio Attività Spaziali) in ambito europeo, confermato dal contributo dato dallo stesso alla fondazione dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) nel 1975.

Alla fine degli anni Ottanta, ci si rende conto della necessità di creare un ente autonomo per valorizzare e sostenere la competitività del settore dell’industria spaziale nazionale. Con la legge n°186 del 30 maggio 1988, viene istituita l’Agenzia Spaziale Italiana, dipendente dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e con compiti che spaziano dallo studio scientifico dell’Universo alle telecomunicazioni, passando per lo sviluppo di mezzi per l’accesso allo spazio e la meteorologia.

Otto anni dopo viene centrato uno straordinario obiettivo nello studio dei raggi X e gamma, grazie alla missione Beppo-SAX (SAX è il nome del satellite, Beppo è il soprannome del professor Giuseppe Occhialini, tra i primi studiosi di fisica dello spazio). Frutto di una collaborazione italo-olandese, la missione partita il 30 aprile del 1996 riesce a ottenere la prima immagine X di lampo gamma.

Risale al 2007 il più grande programma spaziale mai intrapreso in Italia. Si tratta del Cosmos Skymed, una rete di quattro satelliti sviluppato dall’ASI, in grado di osservare la Terra in qualsiasi condizione meteorologica, al fine di prevenire i disastri naturali e garantire la sicurezza nazionale. È destinato ad entrare in funzione nel 2019 il progetto Galileo, legato a un sistema di navigazione satellitare, cui l’Italia partecipa con l’ESA.

L’ASI inoltre seleziona i migliori astronauti italiani per le missioni dell’ESA, l’Agenzia Spaziale Europea. Tra loro Luca Parmitano, primo astronauta italiano a svolgere attività extraveicolari con le missioni “Expedition 36” ed “Expedition 37” (maggio-novembre 2013).

EVENTO SPORTIVO:

  1. A) – 1959 – Pietrangeli vince il Roland Garros:

Nicola Pietrangeli è il primo italiano a vincere il torneo di tennis singolare maschile “Internazionali di Francia”, noto anche con il nome del campo su cui è disputato: Roland Garros di Parigi.

In finale ha battuto in quattro set il sudafricano Ian Vermaak (3-6, 6-3, 6-4, 6-1). Il campione italiano si è ripetuto anche l’anno seguente, battendo il cileno Luis Ayala, mentre nel 1961 e nel 1964 è stato sconfitto in finale.
Dopo di lui, solo Adriano Panatta, nel 1976, ha vinto questo torneo del circuito Grande Slam

  1. B) – 1984 – La Roma perde ai rigori la Coppa dei Campioni:

La Roma vince il campionato 82/83 e pertanto partecipa alla Coppa dei Campioni 83/84. La squadra allenata da Nils Liedholm ha nella rosa campioni come Nela, Falcão, Conti, Cerezo, Pruzzo, Di Bartolomei e Graziani e infatti chiude al secondo posto la stagione 83/84.

Anche nel massimo torneo continentale per club, i giallorossi manifestano il loro dominio superando nei quarti la Dinamo Berlino e in semifinale il Dundee United. La finale è un grande risultato e si gioca proprio all’Olimpico di Roma contro gli inglesi del Liverpool.

I due tempi regolamentari e quelli supplementari si concludono sul risultato di 1 a 1 (per gli inglesi rete di Neal, per i romanisti gol di testa di Roberto Pruzzo). La crudele sfida ai rigori ha questa sequenza: Nicol (fuori), Di Bartolomei (gol), Neal (g), Conti (f), Souness (g), Righetti (g), Rush (g), Graziani (f), Kennedy (g). Con il risultato finale di 5 a 3 il Liverpool è per la quarta volta Campione d’Europa.

NACQUERO OGGI:

1956 – Piero Chiambretti

1974 – Vigor Bovolenta

1977 – Cristian Bucchi

LA FRASE CELEBRE (Aforisma): 

Bisogna sempre parer di dare spontaneamente quello che non si può impedire di esserci tolto. (V. Alfieri)

IL PROVERBIO DEL GIORNO:

Chi presto indenta, presto sparenta

I DOODLE DI GOOGLE: Le Uova di Fabergé:

Nella Russia zarista rifulse su tutti l’arte orafa e decorativa dei Fabergé, la più grande dinastia di gioiellieri tra la fine dell’Ottocento e i primi vent’anni del Novecento. L’artefice di questo successo fu Peter Carl Fabergé, nato da una famiglia di ugonotti francesi rifugiatisi in Russia. Apprese le più raffinate tecniche di oreficeria girando per le gioiellerie d’Europa, sotto la guida del maestro di bottega Hiskias Pendin.

In pochi anni conquistò il gusto delle corti europee, con oggetti preziosi resi originali dall’aggiunta di disegni e particolari unici al mondo, ottenendo per la sua famiglia il titolo di Gioiellieri per nomina speciale della Corona Imperiale. Il non plus ultra della sua abilità artigianale lo raggiunse con le celebri uova di Pasqua in oro e pietre, commissionate dagli zar Alessandro III e Nicola II per la famiglia reale.

Proprio le Uova Fabergé sono le protagoniste del doodle globale, pubblicato da Google nel 2012 per il 166° della nascita di Peter Carl.

redazione.lecceoggi@gmail.com

No Comments

Leave A Comment