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ALMANACCO DEL GIORNO

ALMANACCO DEL GIORNO

Almanacco di oggi: mercoledì 26 ottobre 2022

Quarantatreesima settimana dell’Anno 2022

Giorni trascorsi dall’inizio dell’anno 299 * Giorni mancanti alla fine dell’anno 66

A Roma il sole sorge alle 6.36 e tramonta alle 17.12 (ora solare)

A Lecce il sole sorge alle 6.16 e tramonta alle 17.04  (ora solare)

OGGI SI FESTEGGIA: Sant’Evaristo

ACCADDE OGGI:

anno 1944 – Nasce la RAI:

Caduto il regime fascista, il governo provvisorio degli alleati decise, in diversi settori, di cancellare nomi e simboli che rimandassero al “Ventennio”. Così si arrivò al decreto legislativo n.457 del 26 ottobre 1944, con il quale la vecchia denominazione dell’EIAR (Ente Italiano Audizioni Radiofoniche) venne mutata in Radio Audizioni Italiane S.p.A.

Partecipata dal Governo e dalla SIP-Società idroelettrica Piemontese, la nuova azienda, grazie al contributo di numerosi intellettuali, cercò anche un rilancio dei contenuti liberandoli dall’ideologia fascista e rinnovando i linguaggi.

Nel 1945 se ne delineò la governance, nominando un nuovo Consiglio d’Amministrazione guidato dal giurista Carlo Arturo Jemolo, in assoluto il primo presidente della Rai. Due anni dopo nacque la Commissione parlamentare di vigilanza, organismo incaricato di vigilare sull’indipendenza politica e sull’obiettività informativa della programmazione radiofonica.

Il 1952 segnò contemporaneamente l’inizio dei primi esperimenti televisivi, con il primo telegiornale sperimentale, e il passaggio dell’azienda dal privato al pubblico, per mano dell’IRI. L’anno successivo si istituì un canone di abbonamento che tutti i cittadini erano tenuti a versare annualmente per finanziare il servizio pubblico televisivo.

L’avvio delle regolari trasmissioni TV, nel 1954, comportò il cambio di nome in RAI-Radio Televisione Italiana. In pochi anni l’offerta crebbe con i primi programmi culturali, i quiz e gli sceneggiati, annunciati dalle cosiddette “signorine buonasera”, soprannome dato alle prime annunciatrici dello schermo.

 

Anno 1954 – Trieste torna italiana:

L’orologio segna le 12 quando, in seguito al definitivo ritiro delle truppe angloamericane e al passaggio dei poteri nelle mani del generale Edmondo De Renzi, per le strade di Trieste si alza il grido “Italia, Italia” tra centinaia di tricolori che sventolano tra la folla e dalle finestre. Dopo undici anni di dominazione straniera il capoluogo giuliano torna sotto la giurisdizione italiana, per effetto del Memorandum d’Intesa, sottoscritto a Londra ventuno giorni prima.

Annessa al Regno d’Italia nel 1918 (ufficialmente con la ratifica del Trattato di Rapallo del 1920), Trieste era finita in mani straniere dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 e successivamente posta sotto occupazione militare attraverso l’istituzione del Territorio libero di Trieste, definito con il Trattato di Parigi del 1947. Con esso si suddivideva il territorio comunale in una zona A, controllata dall’esercito alleato, e in una zona B, affidata all’amministrazione jugoslava.

Ne era seguito un lungo braccio di ferro tra quest’ultima e il governo italiano, conclusosi con gli accordi di Londra del 5 ottobre 1954 che avevano sancito il passaggio della “zona A” all’Italia e l’assegnazione della parte restante alla Jugoslavia. Il 4 novembre dello stesso anno la città riceverà la medaglia d’oro al valor militare dal presidente della Repubblica Luigi Einaudi.

EVENTO SPORTIVO: anno 1863 –

Nasce il calcio moderno: Intorno alla metà dell’Ottocento, soprattutto in Inghilterra, quello che in futuro sarà chiamato calcio, e ammalierà milioni di praticanti e tifosi, è giocato senza un’organizzazione che garantisca uniformità di regole e tornei regolari.

I rappresentanti di undici club e associazioni sportive londinesi, il 26 ottobre 1863, si sono riuniti in una taverna per porre fine a questa situazione e hanno fondato The Football Association, che ancora nel terzo millennio presiede alle attività calcistiche inglesi.

È nato così il calcio moderno ma inizialmente l’accordo raggiunto è stato il frutto di un compromesso tra le due fazioni, divise sul rendere diverso o meno il calcio da quello che fino a quel momento era chiamato football, parente prossimo all’odierno rugby (tant’è che ancora oggi esiste il “football americano”).

Dal regolamento calcistico è poi scomparsa la possibilità di correre con il pallone in mano e di caricare gli avversari.

NACQUERO OGGI:

anno 1871 – Trilussa (Carlo Alberto Salustri) (+1950)

anno 1916 – Francois Mitterand (+1996)

anno 1947 – Hillary Clinton

anno 1960 – Carlo Lucarelli

LA FRASE CELEBRE (Aforisma)

Basta che esista un solo giusto perché il mondo meriti di essere stato creato (Talmud)

IL PROVERBIO DEL GIORNO:

Ride bene chi ride ultimo

luciani.2006@libero.it

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