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ALMANACCO DEL GIORNO

ALMANACCO DEL GIORNO

Almanacco di oggi: venerdì 14 aprile 2023

Quindicesima settimana dell’Anno 2023

Giorni trascorsi dall’inizio dell’anno 104 * Giorni mancanti alla fine dell’anno 261

A Roma il sole sorge alle 6.31* tramonta alle 19.50 (ora solare)

A Lecce il sole sorge alle 6.10 * tramonta alle 19.26 (ora solare)

OGGI SI FESTEGGIA: San Frontone   

ACCADDE OGGI: anno 1900 – La prima esposizione universale del Novecento:

Una finestra sul secolo appena trascorso attraverso una panoramica delle principali invenzioni tecnologiche e istanze artistiche. Così Parigi, ritoccata dalla modernità nel suo fascino immortale, salutò l’arrivo del Novecento.
Nel pieno della seconda rivoluzione industriale (1870-1920), la Francia confermava la vocazione di laboratorio ideale per i nuovi ritrovati della tecnologia e per tutte le espressioni dell’ingegno umano. Prova n’è il fatto che di dodici “esposizioni universali”, ufficialmente riconosciute dal BIE (Bureau International des Expositions, in italiano “Ufficio Internazionale delle Esposizioni”), quattro si erano tenute nella location parigina, mentre all’acerrima rivale Londra n’erano toccate due soltanto.

L’EXPO d’inizio secolo premiò nuovamente la “città della Senna” e questa volta si trattava di un evento epocale, sia per la quantità e la qualità del patrimonio esposto, sia per il livello di modernità che la capitale si apprestava a raggiungere in vista del prestigioso appuntamento. Dieci anni dopo l’inaugurazione della celebre Torre Eiffel, altre opere erano in cantiere e promettevano una significativa trasformazione dell’assetto urbano.

Dalle stazioni ferroviarie di Gare de Lyon e Gare d’Orsay (oggi sede del Museo d’Orsay) ai padiglioni espositivi di Grand Palais e Petit Palais. Di maggiore impatto sui turisti e sulla qualità dei trasporti cittadini si rivelò la nuova metropolitana (tra le prime in Europa), che tagliava la città da est ad ovest. La linea venne completata in tempo per l’inaugurazione dell’Exposition Universelle del 14 aprile.

Una delle prime opere che stupì i visitatori fu la gigantesca ruota panoramica che con i suoi 100 metri d’altezza, detenne il record per quasi un secolo (sebbene fu demolita nel 1920). Tutta intorno Parigi appariva in uno spettacolo di luci che celebrava il trionfo dell’elettricità. Ecco spiegato il boom di presenze per l’EXPO, oltre cinquanta milioni di visite, che solo un’altra esposizione (Osaka 1970) fece registrare.

Dentro le aree espositive si poterono ammirare brevetti di portata tecnologica epocale. In primis il motore diesel alimentato da olio di arachidi, brevettato dal francese Rudolf Diesel, che solo trent’anni più tardi trovò applicazione nel settore automobilistico. Ma il maggiore riconoscimento venne assegnato alla prima scala mobile commerciale, realizzata dall’inventore americano Charles Seeberger per la Otis Elevator Company (società costruttrice del primo ascensore).

Non meno clamore suscitarono due invenzioni legate alla comunicazione e all’intrattenimento. Da un lato il cinematographe dei fratelli Lumiere, con il quale vennero proiettati alcuni cortometraggi su un grande schermo (16 m per 21 m). Dall’altro il Telegraphone dell’ingegnere danese Valdemar Poulsen, un registratore magnetico a filo, il cui funzionamento fu dimostrato registrando la voce dell’imperatore Francesco Giuseppe d’Austria; tutt’oggi è considerata la più antica registrazione audio magnetica esistente.

Nel settore dell’arredo e delle decorazioni si affacciò il nuovo gusto dell’Art Nouveau, con mobili moderni, arazzi e oggetti d’arte caratterizzati da linee curve e ornamenti di tipo vegetale o floreale. Principale fonte d’ispirazione furono le immagini orientali e più di tutte le stampe giapponesi. Di qui la tendenza si affermò nel campo delle arti figurative e in architettura.

Tra i manufatti artistici riscossero enorme successo piccole bambole di legno vestite secondo la tradizione contadina russa: fu l’esordio delle matryoshka, ideate dall’industriale e collezionista d’arte Savva Mamontov. Premiate a Parigi con la medaglia di bronzo, quale simbolo della tradizione russa, da quel momento cominciarono ad essere prodotte su larga scala ed esportate in tutto il mondo.

EVENTO SPORTIVO: ANNO 1907 – Prima edizione della Milano-Sanremo:

In una fredda e piovosa mattina dell’aprile 1907, la partenza slitta dalle 4.30 alle 5.15, ma solo 33 dei 62 iscritti sono pronti, all’Osteria della Conca Fallata (alla periferia di Milano lungo il Naviglio Pavese), per dare inizio alla prima “Milano-Sanremo”.

Comincia così la prestigiosa storia della “Classica di Primavera”, la gara ciclistica che apre la stagione e che da oltre un secolo vede pedalare, lungo il suo percorso di quasi 300 km, i più grandi campioni del ciclismo, come il sette volte vincitore Eddy Merckx.

Dopo 281 chilometri, pedalando alla media di 26 km/h, il francese Lucien Petit Breton taglia per primo il traguardo. Nel 1909, Luigi Ganna è il primo vincitore italiano della Sanremo e, fino al 2019, l’Italia è prima con 51 vittorie (dopo quella del 2006 di Filippo Pozzato, è Vincenzo Nibali a tagliare per primo il traguardo nel 2018), seguita dal Belgio con 20 e dalla Francia con 14. L’edizione 2020 è rinviata forse al mese di luglio a causa della pandemia globale.

NACQUERO OGGI:

anno 1959 – Roberto Brunamonti

anno 1967 – Nicola Berti

anno 1982 – Silvio Muccino

anno 1990 – Arianna Fontana

LA FRASE CELEBRE (Aforisma):

“L’ottimista vede opportunità in ogni pericolo, il pessimista vede pericolo in ogni opportunità.” (Sir Winston Churchill)

IL PROVERBIO DEL GIORNO

L’amore non è bello se non è litigarello.

I DOODLE DI GOOGLE: La fotografia e Robert Doisneau:

Bambini di strada che giocano, innamorati che si baciano, cani e gatti presi in situazioni insolite. Scene di vita quotidiana della periferia parigina rese immortali dall’obiettivo di Robert Doisneau, uno dei più apprezzati fotografi del XX secolo. Formatosi all’école Estienne di Chantilly e alla bottega dello scultore André Vigneau, ebbe il suo primo incarico alle officine della Renault, in qualità di fotografo industriale.

Alla fine della Seconda guerra mondiale, iniziò la collaborazione con l’agenzia Rapho (specializzata nella fotografia umanista), che durò per circa mezzo secolo. Risale al 1950 il suo scatto più famoso realizzato per la rivista americana Life: si tratta del “Bacio davanti all’hotel de Ville”, ripreso insieme ad altre foto nel doodle globale pubblicato da Google nel 2012, per salutare il 100° della nascita di Doisneau

luciani.2006@libero.it

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