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Almanacco del Giorno

Almanacco del Giorno

Almanacco di oggi giovedì 17 aprile 2025

Sedicesima settimana dell’anno 2025

Giorni trascorsi dall’inizio dell’anno 107 * giorni rimasti per la fine dell’anno 258

A Roma il sole sorge alle 05.25 tramonta alle 18.54 (ora solare)

A Lecce il sole sorge alle 05.04 * tramonta alle 18.29 (ora solare)

 

OGGI SI FESTEGGIA: Sant’Aniceto

 

OGGI È: La giornata mondiale della lotta contadina

Ogni anno, il 17 aprile ricorre la giornata internazionale della lotta contadina, istituita in ricordo della strage di Eldorado Dos Carajas, avvenuta nello stesso giorno del 1996, in cui 19 contadini che manifestavano pacificamente furono uccisi dalla polizia brasiliana. Una giornata che nasce per ricordare che il cibo non è merce ma è vita e che ci induce a riflettere, mai come in questo momento, sulla inderogabile necessità di optare per un’agricoltura che rispetti ambiente e contadini, abbandonando un sistema dissennato di sfruttamento delle risorse.

All’interno di ciò che mangiamo, non ci sono solo i nutrienti, le sostanze di cui ha bisogno il nostro corpo e quelle che lo rendono “buono”, ma ci sono anche relazioni, valori sociali, risorse come energia, acqua, suolo.

È a partire dagli anni ’70, con la diffusione dei supermercati, che ci siamo allontanati sempre di più dall’origine dei nostri alimenti, nonostante siano il nostro bisogno primario. Non ci chiediamo più cosa stiamo effettivamente mangiando e perché acquistare prodotti alimentari coltivati a migliaia di chilometri di distanza possa essere così semplice e poco costoso.

Il distacco cognitivo dal cibo che mangiamo ha favorito l’ignoranza e il disinteresse per le conseguenze che può causare il modo con cui viene prodotto.

 

AVVENNE OGGI: anno 1989 – Blob debutta su Rai Tre:

«È la cosa più orribile che abbia visto in vita mia» La citazione di un film horror degli anni Cinquanta si trasforma in un giudizio lapidario sulla televisione. Così si apre un programma rivoluzionario che con ironia anarchica e irriverente fa a brandelli la TV, creando collegamenti impossibili e dall’effetto comico.

Entrato a Rai Tre alla fine degli anni Settanta come critico cinematografico, Enrico Ghezzi dimostra il proprio estro nel rinnovare il linguaggio televisivo nel 1988, quando dà vita a Fuori orario. Cose(mai) viste, contenitore di frammenti di film, documenti di rilevanza storica, cortometraggi, solitamente esclusi dai palinsesti tradizionali.

Il filone della memoria storica lo convince e decide di insistervi lavorando a un nuovo progetto in collaborazione con un navigato dirigente Rai, Angelo Guglielmi, e l’autore Marco Giusti. L’idea che prende forma è quella di una striscia quotidiana breve, che raccolga da qualsiasi emittente pezzi sparsi di programmi, telegiornali e film, creando un racconto ai limiti del paradossale e permeato da una satira intelligente, che si fa beffe di tutto e di tutti.

Per il titolo i tre si ispirano a Blob – Fluido mortale, noto film horror del 1958, che vide debuttare da protagonista un giovanissimo Steve McQueen. Riprendendo nell’apertura la colonna sonora e la scena madre del fuggi fuggi generale dal cineteatro, di fronte alla mostruosa creatura extraterrestre, si lascia intendere la “mostruosità” del contenuto del programma, nel riproporre il “peggio” di ciò che è apparso sul piccolo schermo.
Con il nome Blob, di tutto di più, la striscia debutta alle 20 di lunedì 17 aprile del 1989. Tra i protagonisti di quella sera, i presentatori Maurizio Costanzo e Mino Damato insieme al comico Gianfranco D’Angelo. Già dai primi giorni l’effetto è dirompente nel pubblico, mentre i bersagliati dalla satira (politici, giornalisti, personaggi famosi) cominciano a farsi sentire con le prime proteste e querele.

Si creano dei veri e propri tormentoni basati su gaffe, lacrime, momenti imbarazzanti, frasi fatte, collegate spesso a eventi di cronaca anche drammatici, che vengono sacrificati in nome della satira più dissacrante. Ciò espone più volte il programma ai colpi della censura, da cui tuttavia esce quasi sempre indenne per l’ampissimo consenso di cui gode nello stesso ambito televisivo e tra l’opinione pubblica.

Conservando negli anni la collocazione su Rai Tre tra le 20 e le 20.30, con una durata oscillante tra i 5 e i dieci minuti, Blob diventa un programma cult, sopravvivendo a periodi di crisi (l’addio di Giusti nel 1997) e di rinnovamento dei palinsesti

 

AVVENIMENTO SPORTIVO: 1967–  Benvenuti campione mondiale di pesi medi:

Il diverso fuso orario induce la RAI a trasmettere l’evento sportivo in diretta radio anziché in TV. A seguire l’evento sportivo sono diversi milioni, oltre ai tifosi giunti al Madison Square Garden di New York con sei voli charter.
Nino Benvenuti esce vincitore dal match contro Emile Griffith, conquistando il titolo mondiale WBC e WBA dei pesi medi. Al ritorno in Italia il pugile è festeggiato da numerosissimi tifosi sia a Milano che a Trieste.

 

NACQUERO OGGI:

anno 1966 – Paola Perego

anno 1975 – Stefano Fiore

anno 1987 – Mehdi Benatia

 

L’AFORISMA

Distogli l’occhio da una donna bella, non fissare una bellezza che non ti appartiene. Per la bellezza di una donna molti sono periti; per essa l’amore brucia come fuoco. (Siracide)

 

IL PROVERBIO:

Aprile e conti per lo più son traditori.

 

I DOODLE DI GOOGLE: Karen Blixen e la sua Africa:

«Io conosco il canto dell’Africa, della giraffa e della luna nuova africana distesa sul suo dorso, degli aratri nei campi e delle facce sudate delle raccoglitrici di Caffè». Da questo monologo, reso celebre dal cinema, si evince il grande amore che la scrittrice e pittrice danese Karen Christentze Dinesen nutriva per l’Africa. Nota al pubblico con lo pseudonimo Karen Blixen, a ventotto anni si trasferì nel “continente nero” insieme al cugino, con l’idea di gestire una fattoria con annessa piantagione di caffè. I due si sposarono e misero in atto il loro progetto, che successivamente andò incontro al fallimento dopo la fine del matrimonio. Costretta a ritornare in Danimarca nel 1931, tre anni dopo diede alle stampe il suo romanzo capolavoro, “La mia Africa”, che nel 1985 fu trasposto in un film da Sydney Pollack (nel cast Meryl Streep e Robert Redford), vincitore di ben 7 Premi Oscar. Nel 2010, nel 125° anniversario della nascita di Blixen, Google ha pubblicato un doodle locale (visibile in Danimarca), che ritrae la scrittrice sullo sfondo di un tipico paesaggio africano.

luciani.2006@libero.it

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