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ALMANACCO DEL GIORNO

ALMANACCO DEL GIORNO

Almanacco di Domenica 30 Giugno 2019

Ventiseiesima settimana dell’anno

Giorni dall’inizio dell’anno: 181 * Giorni rimanenti alla fine dell’anno 184

A Roma il sole sorge alle 04.39 e tramonta alle 19.48 (ora solare)

A Lecce il sole sorge alle 04.34 e tramonta alle 19.21 (ora solare)

OGGI SI FESTEGGIA: SS. Primi Martiri   

ACCADDE OGGI: 1934 – Notte dei lunghi coltelli:

Reprimere ogni forma di dissenso interno al regime nazista e al folle progetto di conquista di Adolf Hitler. Obiettivo che spinse quest’ultimo a ordinare il Röhm-Putsch, ossia l’epurazione di centinaia tra vertici delle Squadre d’assalto, oppositori ed ex compagni politici del Führer.

Passata alla storia come Notte dei lunghi coltelli, il blitz fu posto in atto dalla Gestapo e dalle SS, nella notte tra il 29 e il 30 giugno 1934. Si parlò ufficialmente di 71 persone assassinate, ma il numero doveva essere ben più alto e stimato tra 150 e 200.

EVENTO SPORTIVO: 2002 – Il Brasile conquista il quinto Mondiale di calcio:

Nello stadio di Yokohama, in Giappone, con una doppietta di Ronaldo, il Brasile vince la finale contro la Germania, arbitrata dall’italiano Collina, e conquista il suo quinto titolo mondiale. La FIFA World Cup è per la prima volta organizzata da due nazioni, Corea del Sud e Giappone. Per il Brasile è una vittoria che vale la quinta stella sulla maglia (i precedenti sono nel 1958, 1962, 1970 e 1994).

L’Italia, superata la prima fase, classificandosi seconda dietro al Messico, perde negli ottavi di finale con la Corea del Sud per 2 a 1. I padroni di casa superano poi la Spagna per 5 a 3, dopo i calci di rigore, ma in semifinale perdono contro la Germania.

Nella finale per il terzo posto, gli asiatici perdono con la Turchia, conquistando comunque un prestigioso quarto posto. È il miglior risultato per i coreani (su otto partecipazioni) e lo è anche per i turchi, con il loro terzo posto (su due sole presenze alla fase finale della Coppa del Mondo

NACQUERO OGGI:

1933 – Lea Massari attrice

1957 – Silvio Orlando – attore  

1966 – Mike Tyson – ex pugile      

LA FRASE CELEBRE:

La volubilità delle donne che amo è eguagliata soltanto dall’infernale costanza delle donne che mi amano. (George Bernard Shaw)

IL PROVERBIO:

Chi disse donna disse danno

IL SEGNO ZODIACALE: CANCRO – Dal 22/06 al 22/07

Personalità:

Enigmatico ed affascinante, ipersensibile ed intuitivo tende a vivere nel sogno più che nella realtà. Per mostrare il suo vero volto ha bisogno di sentirsi apprezzato, amato, accettato, altrimenti si protegge rinchiudendosi nel suo guscio e diventando impenetrabile e indifferente ai clamori del mondo

Amore:

La natura sentimentale del Cancro è molto sensibile ma riservata, difficilmente rivela le sue emozioni, per una sorta di timidezza innata che spesso è causa di malintesi. L’amore è per lui una cosa seria, da non prendere alla leggera, e quando ama lo fa in modo tenero, affettuoso; è devoto al partner, pieno di premure, ed incline alla gelosia.

Lavoro:

Qualunque sia la sua professione, deve essere svolta in un ambiente consono alle sue esigenze interiori, solo così può dare il meglio di sé e promuovere buone relazioni con gli altri. In caso contrario si rinchiude nel suo guscio e non trova soddisfazione in ciò che fa.

Salute:

Emotivo com’è, la sua salute s’indebolisce facilmente se si allontana dalle sue abitudini, inoltre tende a somatizzare a livello gastrico ogni sua tensione. Il segno governa infatti lo stomaco, il duodeno, il seno, la muscolatura addominale e le mucose interne.

I DOODLE DI GOOGLE: La mente prigioniera di Czeslaw Milosz:

Nell’Europa dell’est, soffocata per quarant’anni dal regime militare dell’Unione Sovietica, diverse voci della cultura e dell’arte uscirono dal coro in difesa della libertà di pensiero e di espressione. Una delle più importanti fu quella del poeta polacco Czesław Miłosz, che si formò nell’ambito del gruppo letterario d’avanguardia Grupa Zagarow e nel solco della grande tradizione russa, da Dostoevskij a Pasternak.

Raggiunta la piena maturazione poetica con la raccolta Salvazione (1945), con il saggio La mente prigioniera denunciò al mondo la condizione di asservimento ideologico degli intellettuali nelle repubbliche d’ispirazione marxista. La sua preziosa opera lo portò nel 1980 al massimo premio letterario, il Nobel, la cui assegnazione venne salutata dagli operai del movimento anticomunista Solidarnosc con la lettura di una poesia di Milosz. Un doodle locale (visibile in Polonia), pubblicato da Google nel 2011, ne ha celebrato il centenario.

redazione.lecceoggi@gmail.com

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