HomeAlmanaccoALMANACCO DEL GIORNO Almanacco di Lunedì 11 Febbraio 2019

ALMANACCO DEL GIORNO Almanacco di Lunedì 11 Febbraio 2019

ALMANACCO DEL GIORNO Almanacco di Lunedì 11 Febbraio 2019

Almanacco di Lunedì 11 Febbraio 2019  

Settima settimana dell’anno

Giorni dall’inizio dell’anno: 42 * Giorni rimanenti alla fine dell’anno 323

A Roma il sole sorge alle 07.11 e tramonta alle 17.37 (ora solare)

A Lecce il sole sorge alle 07.01 e tramonta alle 17.19 (ora solare)

OGGI SI FESTEGGIA: B.V. di Lourdes          

ACCADDE OGGI: 1929 – Firmati i Patti Lateranensi:

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«La Santa Sede e l’Italia hanno riconosciuto la convenienza di eliminare ogni ragione di dissidio fra loro esistente con l’addivenire ad una sistemazione definitiva dei reciproci rapporti». Con questa premessa si aprono i Patti dei Lateranensi che, dopo sessant’anni di gelo tra le due sponde del Tevere, diedero una soluzione alla cosiddetta questione romana, aprendone un’altra altrettanto annosa.

Conclusa l’impresa unitaria, nella primavera del 1861 Cavour aprì ufficialmente la “questione romana”, proclamando Roma capitale del Regno, mentre la città si trovava ancora sotto la giurisdizione papale. Dopo dieci anni, il governo Lanza trovò la soluzione nella Legge delle Guarentigie (maggio 1871).

Con essa il Pontefice, all’epoca Pio IX, diventava suddito dello Stato Italiano, conservando tuttavia una serie di privilegi rispetto agli altri cittadini. Il Papa non accettò la soluzione unilaterale e in segno di protesta sia lui che i suoi successori non varcarono mai la soglia delle mura vaticane.

I rapporti vennero ristabiliti quasi sessant’anni dopo, in piena epoca fascista. Dopo i vani tentativi di conciliazione nel corso dei pontificati di Leone XIII e Pio X, i primi segnali distensivi si ebbero con Benedetto XV che alimentò la partecipazione dei cattolici alla vita politica italiana, sostenendo nel 1919 la formazione del Partito Popolare Italiano (da cui nacque nel ’42 la DC). Sul versante opposto Giolitti apriva a una nuova stagione di rapporti, attraverso la politica delle «due parallele» e rimarcando l’autonomia di Stato e Chiesa nei rispettivi ambiti.

L’avvento della dittatura fascista mise in allarme la Santa Sede preoccupata di perdere la propria secolare autonomia. Di qui, nell’estate del 1926, si avviarono delle trattative condotte per l’Italia dal consigliere di Stato Domenico Barone e per la Chiesa dall’avvocato Francesco Pacelli. Nelle ultime fasi, sostituiti, rispettivamente da Benito Mussolini e il segretario di Stato vaticano, cardinale Pietro Gasparri.

A questi ultimi spettò di firmare l’accordo dell’11 febbraio, nella Sala dei Papi del palazzo di San Giovanni in Laterano. Il trattato (ratificato con la legge 810 del 27 maggio 1929) riconosceva innanzitutto la personalità giuridica internazionale dello Stato della Città del Vaticano, mentre quest’ultimo riconosceva il Regno d’Italia e Roma quale sua capitale.

Tra i punti salienti, venivano regolati gli effetti civili del matrimonio religioso e stanziati circa un miliardo di lire, a titolo di risarcimento per i danni subiti con la perdita del potere temporale del Papa. I punti più controversi, che rispetto alle Guarentigie segnavano un regresso nella tutela della libertà religiosa, riguardavano l’indicazione del cattolicesimo quale religione di Stato e l’obbligatorietà dell’insegnamento della dottrina cristiana nelle scuole medie ed elementari.

Pur tra il dissenso delle correnti laiche dell’Assemblea Costituente, i Patti vennero assorbiti all’interno della Costituzione del 1948, nello specifico con l’articolo 7. Fu avvertita a più riprese, però, l’esigenza di modificare l’accordo, nei punti ritenuti incompatibili con i principi della Costituzione repubblicana.

Istanze raccolte più tardi nel nuovo Concordato del 1984, sottoscritto dal presidente del Consiglio Bettino Craxi e dal segretario di Stato Agostino Casaroli. Con esso da un lato si eliminavano i punti più controversi (il riconoscimento di “religione di stato” e l’insegnamento obbligatorio cambiato in facoltativo); dall’altro si facevano importanti concessioni alla Chiesa, tra cui il finanziamento attraverso il meccanismo dell’otto per mille e il diritto a istituire scuole di ogni ordine e grado.

EVENTO SPORTIVO: 1950 – Juventus-Milan prima partita in TV:

NACQUERO OGGI:

1969 – Jennifer Aniston – attrice

1982 – Christian Maggio – calciatore

1990 – Alessandro Pittin – prima medaglia d’oro nella “combinata nordica”

LA FRASE CELEBRE

Un minuto di silenzio per tutti quelli che non fanno mai nulla, ma dicono sempre agli altri cosa dovrebbero fare (anonimo)

IL PROVERBIO:

Febbraio viene colle tempeste e se ne va con il sole

IL SEGNO ZODIACALE: ACQUARIO – dal 21/01 al 19/02

Personalità:

Niente potrebbe definire meglio la sua personalità che il titolo di un noto romanzo di fantascienza: “Il cittadino dello spazio”. Il passato e le tradizioni, infatti, non lo interessano molto, il suo spirito è invece diretto verso il futuro, verso i confini dello spazio e del tempo.

Amore:

Il caleidoscopico mondo delle novità esercita sull’Acquario un fascino irresistibile, e ciò vale anche in campo sentimentale. Il suo spirito anticonformista si apre a qualsiasi tipo di rapporto e lo spinge ad interessarsi a persone molto diverse tra loro. Apparentemente semplice e spontaneo, è in realtà inafferrabile; non si capisce mai quello che pensa ed ha sempre qualcosa da fare.

Lavoro:

Il lavoro riveste un ruolo centrale nella sua esistenza, esso significa indipendenza economica, vita interessante e varia, e quindi libertà. Quello che per lui conta è un’occupazione che possa svolgere in assoluta autonomia, senza dover rendere conto a nessuno dei suoi movimenti, e che gli dia modo di sviluppare la sua creatività e la sua inventiva

Salute:

A causa della sua natura irrequieta e in perenne movimento, tende a dar fondo a tutte le sue energie, piombando talvolta in stati di tensione nervosa che gli provocano quello che viene considerato il suo disturbo classico: l’insonnia.

I DOODLE DI GOOGLE: May Ziade e la Rinascita Araba:

La poetessa palestinese May Ziade fu una dei principali rappresentanti della cosiddetta Rinascita Araba (in arabo Nahda), grande stagione di riformismo politico e di fioritura culturale che, dalla seconda metà del XIX secolo ai primi anni del XX, interessò tutti i paesi di lingua araba, in particolare l’Egitto. In quel clima, Ziade si fece portavoce, attraverso i suoi scritti giornalistici e letterari, delle rivendicazioni sociali delle donne.

È ricordata ancora oggi come una pioniera del femminismo nel mondo arabo e per la fitta corrispondenza avuta con il celebre scrittore libanese Khalin Gibran. Google nel 2012 le ha dedicato un doodle (visibile in Egitto e in altri paesi di lingua araba) in occasione del 126° anniversario della sua nascita.

redazione.lecceoggi@gmail.com

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