HomeAlmanaccoALMANACCO DEL GIORNO Almanacco di Martedì 14 Maggio 2019

ALMANACCO DEL GIORNO Almanacco di Martedì 14 Maggio 2019

ALMANACCO DEL GIORNO Almanacco di Martedì 14 Maggio 2019

Almanacco di Martedì 14 Maggio 2019

Ventesima settimana dell’anno

Giorni dall’inizio dell’anno: 134 * Giorni rimanenti alla fine dell’anno 231

A Roma il sole sorge alle 04.51 e tramonta alle 19.21 (ora solare)

A Lecce il sole sorge alle 04.41 e tramonta alle 19.01 (ora solare)

OGGI SI FESTEGGIA: San Mattia   

ACCADDE OGGI: 1947 – Inaugurato il primo teatro stabile italiano:

piccolo_teatro

Con lo slogan «Un Teatro d’arte per tutti», un attore e un impresario teatrale, entrambi non ancora trentenni, fondarono il primo teatro stabile italiano, inaugurando l’idea di teatro come “servizio pubblico”, fortemente radicato sul territorio. Preziosa palestra per generazioni di attori, è ancora oggi un simbolo della cultura italiana nel mondo.

A due anni dalla fine della Seconda guerra mondiale, l’Italia era ancora un paese da ricostruire e le priorità riguardavano la riqualificazione degli edifici abitativi e produttivi insieme al ripristino dei servizi essenziali alla persona (come elettricità, acqua, etc). La discussione che teneva banco in quel periodo verteva sull’opportunità o meno di includere, tra gli interventi d’emergenza, il recupero dei teatri.

In questo contesto s’inserì l’idea rivoluzionaria di due giovani, Giorgio Strehler, attore triestino, e Paolo Grassi, impresario d’arte milanese. Legava i due un’amicizia di vecchia data, cresciuta nel segno del comune amore per il palcoscenico e cementatasi attraverso l’impegno sociale e il dramma vissuto durante la guerra e l’oppressione del regime fascista.

La loro posizione, esposta in un articolo sulla rivista Sipario, aveva come principio cardine la visione del teatro come «pubblico servizio nato per la collettività», che per questo necessitava di uno sforzo comune per sottrarlo alla dimensione contingente di luogo per pochi eletti, riconsegnandolo alla sua precipua funzione di «strumento di elevazione spirituale e di educazione culturale a disposizione della società».

Ciò implicava la creazione di un’impresa culturale meno vincolata alla logica degli incassi e più attenta alla funzione sociale del teatro. L’obiettivo era di garantire un cartellone di spettacoli di alto livello, rendendolo fruibile a una platea più ampia possibile (comprensiva delle fasce meno abbienti come studenti e media e piccola borghesia) attraverso forme di abbonamento più convenienti.

La traduzione pratica di questi concetti fu la fondazione del Piccolo teatro della Città di Milano, che Strehler e Grassi inaugurarono mercoledì 14 maggio del 1947, nell’ex cinema Broletto di via Rovello (a due passi dal Castello Sforzesco), convertito in sala teatrale da cinquecento posti con delibera della Giunta comunale del 26 gennaio dello stesso anno. Il sipario si alzò per la prima volta sul dramma “L’albergo dei poveri” del drammaturgo russo Maksim Gor’kij.

La sua fondazione segnò la nascita in Italia del primo teatro stabile, di proprietà del Comune e gestito come ente autonomo pubblico, a differenza dei teatri ordinari affidati alla gestione di privati. Diretto dai due fondatori per vent’anni, il repertorio proposto era di livello internazionale e alternava una rilettura dei grandi classici del passato, come Shakespeare e Goethe, al teatro impegnato del primo Novecento, come Luigi Pirandello e Bertold Brecht.

Cavallo di battaglia della programmazione del Piccolo, e suo principale biglietto da visita nel mondo, restò negli anni la commedia in maschera Arlecchino servitore di due padroni di Carlo Goldoni. L’addio di Grassi nel 1972, chiamato a dirigere la Scala, lasciò la guida a Strehler, che nel 1986 vi istituì una scuola di recitazione, destinata a diventare un pilastro fondamentale della formazione teatrale dell’Italia.

Insignito nel 1991 dello status di Teatro d’Europa, il Piccolo venne ampliato alla fine degli anni Novanta e intitolato alla memoria di Strehler, scomparso nel 1997.

NACQUERO OGGI: 

1962 – Scialpi al secolo Giovanni Scialpi – cantante/attore

1967 – Valeria Mariri  – attrice

1971 – Sofia Carmina Coppola – regista/scenografa/attrice    

LA FRASE CELEBRE

Ho bisogno dei problemi. Un buon problema mi fa sentire vivo. (T. Roland)

IL PROVERBIO:

Cadi sette volte ma rialzati otto

IL SEGNO ZODIACALE: TORO – Dal 21/04 al 20/05

Personalità:

Il suo gusto innato per il benessere e per le cose “buone” della vita lo predispone a curare l’arte del vivere, a godere delle piccole gioie quotidiane, piuttosto che a lanciarsi in imprese al di sopra delle sue forze e dei suoi mezzi. Resistente, perseverante, riflessivo ed equilibrato, lavora con scrupolo e serietà rispettando i suoi impegni e raggiungendo, quasi sempre, una buona solidità finanziaria. Ama il denaro, non per accumularlo, ma per spenderlo in tutto ciò che gli procura piacere: una bella casa, quadri e mobili d’epoca, una fornita cantina, bei vestiti. Venere, il suo pianeta governatore, gli fa apprezzare, infatti, la purezza della forma e le cose belle, che ama toccare ed avere sempre davanti allo sguardo. Il senso della famiglia è molto sviluppato e rappresenta il rifugio, l’ambiente naturale per eccellenza, nel quale piantare le radici.

Amore:

Un impegno serio, una situazione stabile e chiara in cui profondere tutto il suo affetto, ecco il concetto che ha dell’amore. La stabilità e la durata dei suoi rapporti sentimentali, infatti, sono di fondamentale importanza per il Toro che non tollera il passeggero e l’incerto. All’avventura, invece, bisogna essere portati e non è il suo caso; certo, non si può escludere che circostanze particolari o una persona con eccezionale sensualità, possano spingerlo a quella che, il giorno seguente, probabilmente considererebbe una “stupidaggine”, ma sicuramente non è ciò di cui va in cerca. Una volta trovata l’anima gemella, quindi, la scelta è definitiva, anche perché detesta i cambiamenti e ha paura delle novità. La famiglia è pertanto il fulcro della sua esistenza, poiché soddisfa il suo bisogno di sicurezza.

Lavoro:

Il Toro è un buon amministratore, sia che si occupi dei suoi affari, sia che lavori alle dipendenze altrui. Giunge al successo lentamente ma con sicurezza ed eccelle in professioni come quella di banchiere, consulente finanziario, impresario edile, commerciante, venditore e, grazie al suo amore per la terra, sarà anche un bravo agricoltore. Le sue qualità artistiche, inoltre, lo indirizzano verso il teatro, il cinema, la pittura e il bel canto, non è raro trovare negli appartenenti a questo segno, infatti, ottimi cantanti. Come collaboratore è insostituibile e, se lavora alle dipendenze, risulta un collaboratore veramente affidabile.

Salute:

Le parti del corpo collegate al segno del Toro sono: l’area della gola, l’arco dentario inferiore, il sistema muscolare del collo, le prime vie respiratorie, le vertebre dell’area superiore, e l’area bronchiale superiore. Le patologie che accusa più di frequente comprendono tracheiti, faringiti, tonsilliti, disturbi alle corde vocali, artrosi cervicale, cattivo funzionamento della tiroide. Il suo sale cellulare è il solfato di sodio che regola la ritenzione d’acqua nell’organismo. Il Toro è un flemmatico e per star bene, ha bisogno di vivere evitando qualunque tipo di eccessi, ecco perché arriva spesso fino a tarda età e senza troppi malanni.

redazione.lecceoggi@gmail.com

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