HomeAlmanaccoALMANACCO DEL GIORNO Almanacco di Mercoledì 17 Aprile 2019

ALMANACCO DEL GIORNO Almanacco di Mercoledì 17 Aprile 2019

ALMANACCO DEL GIORNO Almanacco di Mercoledì 17 Aprile 2019

Almanacco di  Mercoledì 17 Aprile 2019

Sedicesima settimana dell’anno

Giorni dall’inizio dell’anno: 107 * Giorni rimanenti alla fine dell’anno 258

A Roma il sole sorge alle 05.27 e tramonta alle 18.52 (ora solare)

A Lecce il sole sorge alle 05.16 e tramonta alle 18.34 (ora solare)

OGGI SI FESTEGGIA: Sant’Aniceto  

EVENTO SPORTIVO: 1967 – Benvenuti campione mondiale di pesi medi:

Il diverso fuso orario induce la RAI a trasmettere l’evento sportivo in diretta radio anziché in TV. A seguire l’evento sportivo sono diversi milioni, oltre ai tifosi giunti al Madison Square Garden di New York con sei voli charter.
Nino Benvenuti esce vincitore dal match contro Emile Griffith, conquistando il titolo mondiale WBC e WBA dei pesi medi. Al ritorno in Italia il pugile è festeggiato da numerosissimi tifosi sia a Milano che a Trieste.

NACQUERO OGGI:

1966 – Paola Perego – conduttrice televisiva

1975 – Stefano Fiore – ex calciatore

1987 – Mehdi Benatia – calciatore

LA FRASE CELEBRE

Se è un dovere rispettare i diritti degli altri, è anche un dovere far rispettare i propri (Herbert Spencer)

IL PROVERBIO:

Aprile e conti per lo più son traditori.

IL SEGNO ZODIACALE: ARIETE – Dal 21/03 al 20/04

Personalità:

Intrepido e fiero, la sua è una personalità attiva e dinamica. Spinge sempre a fondo l’acceleratore sia che si tratti della sua auto, di un progetto, della realizzazione di un’impresa o di qualsiasi altra cosa, l’importante per lui è arrivare primo. La sua natura irrequieta è portata ad ogni genere di attività, anche se talvolta dovrebbe evitare tutte quelle imprese eccessivamente rischiose o azzardate.

Amore:

Un incontro, un gesto talvolta perfino uno sguardo sono sufficienti a fargli andare il cuore in gola e allora proietterà nei sentimenti la parte migliore di sé. I suoi amori sono una serie di colpi di fulmine, di rotture e di riconciliazioni. I suoi sentimenti esplodono all’improvviso e incendiano tutto quello che incontrano. Seduce con passione e, se qualcuno gli oppone resistenza, è capace di qualsiasi prodezza per conquistarlo.

Lavoro:

Ad uno come lui a cui piace comandare, un lavoro da subalterno va decisamente stretto. L’Ariete è un capo e, come tale, è nato per dirigere, che sia poi un’azienda o un reggimento non fa grande differenza, l’importante è dare ordini, ed i suoi devono essere rispettati, altrimenti va su tutte le furie. Se non sarà capitano d’industria o generale d’armata, comunque, potrà scegliere di fare il libero professionista o qualsiasi altro lavoro in cui siano necessarie prontezza di spirito e intraprendenza. È inutile che tenti la strada dell’impiego fisso, le occupazioni noiose e programmate non fanno per lui, la sua abilità gli permette invece d’inventarsi i lavori dal nulla, perché è originale, ha grinta e coraggio da vendere.

Salute:

Le parti del corpo collegate al suo segno sono: l’area della masticazione (specie l’arco dentario superiore), il sistema visivo, olfattivo, uditivo, l’area cervicale e facciale. Le sue patologie riguardano pertanto queste zone, e non è raro, ad esempio, sentirlo lamentarsi di emicranie, nevralgie o sinusiti. I suoi frequenti mal di testa sono in gran parte dovuti ad un’eccessiva tensione nervosa, legata alla sua aggressività e al suo mirare continuamente verso nuovi obiettivi.

I DOODLE DI GOOGLE: Karen Blixen e la sua Africa:

karenblixen

«Io conosco il canto dell’Africa, della giraffa e della luna nuova africana distesa sul suo dorso, degli aratri nei campi e delle facce sudate delle raccoglitrici di Caffè». Da questo monologo, reso celebre dal cinema, si evince il grande amore che la scrittrice e pittrice danese Karen Christentze Dinesen nutriva per l’Africa. Nota al pubblico con lo pseudonimo Karen Blixen, a ventotto anni si trasferì nel “continente nero” insieme al cugino, con l’idea di gestire una fattoria con annessa piantagione di caffè. I due si sposarono e misero in atto il loro progetto, che successivamente andò incontro al fallimento dopo la fine del matrimonio.

Costretta a ritornare in Danimarca nel 1931, tre anni dopo diede alle stampe il suo romanzo capolavoro, “La mia Africa”, che nel 1985 fu trasposto in un film da Sydney Pollack (nel cast Meryl Streep e Robert Redford), vincitore di ben 7 Premi Oscar. Nel 2010, nel 125° anniversario della nascita di Blixen, Google ha pubblicato un doodle locale (visibile in Danimarca), che ritrae la scrittrice sullo sfondo di un tipico paesaggio africano.

redazione.lecceoggi@gmail.com

No Comments

Leave A Comment