HomeCronaca e AttualitàATTO DI DIFFIDA ALL’ASL DAGLI O.S.S. PRECARI

ATTO DI DIFFIDA ALL’ASL DAGLI O.S.S. PRECARI

ATTO DI DIFFIDA ALL’ASL DAGLI O.S.S. PRECARI

La Regione intende stabilizzare 7000 unità di personale sanitario mentre l’Asl Lecce intende licenziare per scadenza del termine del loro rapporto a tempo determinato numerose unità per sostituirle con altro personale a tempo determinato.

A fronte dell’intenzione annunciata dalla Regione di disporre la stabilizzazione di 7.000 unità di personale sanitario che hanno fronteggiato l’emergenza covid, giunge la notizia del licenziamento di numerose unità per sostituirle con altro personale sempre con contratto a tempo determinato.

Per evidenziare l’illegittimità di tale determinazione, un gruppo di O.S.S. ha notificato, a mezzo dell’Avvocato Pietro Quinto, un atto di diffida alla Regione a “Via Miglietta” evidenziando che il loro rapporto era stato già rinnovato per ulteriori 4 mesi con la dimostrazione quindi della essenzialità del servizio svolto a fronte delle necessità dell’Azienda.

Nella situazione descritta non è dato comprendere il motivo per cui si voglia sostituire il personale in servizio con una prospettiva di stabilizzazione, sostituendolo con altro personale precario. Siffatta determinazione – si legge nell’atto di diffida – è illegittima sotto molteplici profili oltre che illogica e irrazionale. Sono violati i principi posti dalla legge Madia che ha inteso superare il precariato, privilegiando la stabilizzazione del personale in servizio a tempo determinato.

Non si comprende altresì, a fronte della dichiarata necessità di fronteggiare le attuali esigenze del servizio sanitario per carenza di personale, il motivo per cui l’ASL si dovrebbe privare delle professionalità e delle competenze del personale, che è stato impegnato nella situazione emergenziale covid e che ha assicurato e continua a garantire il regolare funzionamento e la necessaria continuità dei relativi servizi, sostituendolo con nuovo personale precario privo della necessaria esperienza. A giustificare questo comportamento non possono essere invocati i limiti dei tetti di spesa atteso che l’impegno finanziario rimane inalterato. Nell’atto stragiudiziale redatto dal legale viene formulata un’espressa diffida a non procedere al minacciato licenziamento degli O.S.S. attualmente in servizio al fine di evitare un inevitabile contenzioso giudiziario con danni per il servizio sanitario.

redazione.lecceoggi@gmail.com

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