HomePoliticaBALLOTTAGGIO: LA SCONFITTA BRUCIA E OGNUNO DICE LA SUA

BALLOTTAGGIO: LA SCONFITTA BRUCIA E OGNUNO DICE LA SUA

BALLOTTAGGIO: LA SCONFITTA BRUCIA E OGNUNO DICE LA SUA

Di “sassolini” da togliere dalle scarpe ce ne sono davvero tanti

Primi malumori nel centrodestra leccese dopo la debacle di Mauro Giliberti, sconfitto al ballottaggio da Carlo Salvemini nonostante partisse con un vantaggio di 17 punti dopo il primo turno.

ERIO CONGEDO

Saverio Congedo, consigliere regionale di Fratelli d’Italia che dà la responsabilità di quanto accaduto ad un “tête-à-tête nocivo” dice: “All’indomani dei risultati di Lecce città, non ci si può esimere dal ringraziare Mauro Giliberti e i candidati della sua coalizione per l’impegno profuso in campagna elettorale. Di certo, però, non ha giovato né a Mauro né ai candidati l’indicazione maturata in un tête-à-tête in pieno clima di inizio anno e col Salento imbiancato e bloccato dalla neve. Ma ci saranno tempi e modi per riflettere costruttivamente sulle ragioni di questa sconfitta che brucia”.

andrea caroppo

Per Andrea Caroppo, capogruppo in Regione di Forza Italia, la sconfitta di Lecce “cancella il centrodestra e completa 13 anni di arroganza politica in Puglia”: “Il centrodestra – dichiara – vince in tutta Italia tranne che nella terra dell’ex Ministro per i rapporti con i Parlamento, Fitto, e del suo cerchio magico. Avendo scelto di fare da ruotino di scorta a chi in 13 anni è riuscito a sbagliare tutto quello che c’era da sbagliare e perdere tutto quello che c’era da perdere, i vertici di Forza Italia sono corresponsabili di una debacle della quale li avevo personalmente avvertiti”.

“Dalle amministrative del 2004 – prosegue Caroppo -, quando il centrodestra, pur governando la Regione, fu capace di perdere tutte le province e la maggior parte dei comuni al voto, a cominciare da Bari – alle Regionali del 2005, dalle successive regionali del 2010 e del 2015 alle amministrative del 2016, una serie interminabile di sconfitte, fino alla più significativa: Lecce. 13 anni di arroganza politica hanno cancellato il centrodestra in Puglia e creato nuova Regione ‘rossa’, in cui il centrosinistra amministra continuativamente da tre legislature ed è predominante nelle amministrazioni locali”.

Caroppo conclude ritenendo Forza Italia corresponsabile di una disfatta dalle proporzione inaudite, a partire dal coordinatore regionale Vitali che si sarebbe fatto “dettare i tempi dal leader di un mini partitino personale, avallandone i desiderata e portando il partito a sbattere contro una sconfitta annunciata figlia dell’ennesima candidatura imposta rispetto alla quale avevo manifestato per tempo le mie perplessità”.

DAMIANO D'AUTILIA

Damiano D’Autilia ex presidente di Alba Service, senza giri di parole afferma su un post su facebbok: “L’eleganza nei comportamenti di Carlo Salvemini ha vinto sulla spocchia del sindaco uscente”. Dopo l’iniziale distacco dalla campagna elettorale, D’Autilia ora ha ritenuto giusto intervenire sul crack politico del centrodestra, assolvendo però Giliberti: “Massimo rispetto per Mauro, persona seria e capace che evidentemente paga colpe non sue. Lecce in realtà aveva il vento del cambiamento che soffiava al suoi interno, ma evidentemente Perrone non se ne era accorto e adesso siamo qui a commentare la vittoria di chi, senza arroganza, senza ritenersi migliore degli altri, senza giudicarsi superiore al prossimo nelle azioni e nei fatti, ha scelto la semplicità, il basso profilo, la capacità di andare dritto al cuore delle persone”.

redazione.lecceoggi@gmail.com

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