BARCA A VELA CON A BORDO UN SOLO SKIPPER SOCCORSA NELLE ACQUE DI SAN CATALDO
Erano circa le 21 quando, avendo individuato un razzo di segnalazione, per indicare la posizione in mare di qualcuno che cercava aiuto, è iniziata ad attivarsi una macchina operativa che ha visto coinvolti non solo i finanzieri, sotto il coordinamento del Reparto operativo navale di Bari, che hanno materialmente soccorso il richiedente aiuto, ma anche, via terra, militari della guardia costiera di Otranto, agenti delle volanti di polizia, operatori vigili del fuoco.
In effetti, forse a causa di un’avaria al motore o forse per un malore, la motovedetta delle “fiamme gialle” del Roan quando ha raggiunto il punto preciso, ha trovato una barca a vela di 14 metri, con a bordo un solo passeggero, un uomo apparso provato e in stato confusionale, questa è, però, una circostanza che deve ancora essere chiarita. Si tratta di un cittadino di nazionalità turca di 43 anni che nella tarda serata di ieri si è ritrovato in forte difficoltà nel Canale d’Otranto.
Doveroso dire che in attesa della motovedetta sono stati gli uomini a bordo di un peschereccio a tentare di prestare soccorso alla barca a vela.
Alla fine quando il potente pattugliatore della guardia di finanza ha agganciata la barca a vela ha provveduto a trainarla dalle acque al largo di San Cataldo, la marina leccese, nel porto di Otranto.
Inizialmente si è pensato che potesse essere in atto uno sbarco di migranti, ma a bordo dell’imbarcazione non sono stati trovati segni di altre presenze, come avanzi di cibo o vestiti. Si è pensato anche a un possibile trasbordo di grossi quantitativi di sostanze stupefacenti o armi e per questo motivo la guardia di finanza ha setacciato un’ampia fetta di costa, da Frigole fino a San Cataldo, anche con l’impiego di cani antidroga. Ma non si è trovato nulla, né droga né armi.