HomeSportLA PARTITA VISTA IL GIORNO DOPO CAGLIARI vs LECCE

LA PARTITA VISTA IL GIORNO DOPO CAGLIARI vs LECCE

LA PARTITA VISTA IL GIORNO DOPO CAGLIARI vs LECCE

Ieri i giallorossi sono andati sulle montagne russe: prima molto in alto per poi crollare in basso

“Ora il dato che mi interessa di più è la capacità di gestire l’ambiente, sottolineo l’ambiente”

Queste le parole con cui Giammarco ha concluso l’intervista post partita di ieri a Cagliari.

Per il resto a dire il vero il mister ha trovato tante frasi grazie alle quali ha distribuite le colpe per aver perduto una partita che, alla fine del primo tempo, era a favore di giallorossi.

Senza dubbio quando si perde una gara la si perde non in sedici (11 + 5 subentranti) ma in diciassette ed anzi, visto la distribuzione di incarichi allo staff tecnico in qualcuno di più perché un poco tutti hanno sbagliato.

A mio personale giudizio credo che il primo a sbagliare sia stato proprio il nostro tecnico allorchè ha deciso, ma credo che si sia consultato con l’analista con cui collabora, di sostituire Pierotti, sino allora uno dei più incisivi in campo oltre che l’autore con cui i giallorossi erano passati in vantaggio, per far entrare Bonifazi riportando Dorgu nel ruolo a lui più congeniale, almeno in questa stagione.

Una mossa fatta anche ad Empoli dove era riuscita alla perfezione mentre ieri a Cagliari è stata la fonte della sconfitta poi concretizzatasi pesantemente.

Propri Bonifazi è stato superato troppo facilmente da Gaetano in occasione del primo gol dei padroni di casa che da quel momento hanno sovvertito l’andamento del match.

Dopo pochi minuti, infatti, ma qui c’entra anche un po’ la Dea Bendata, il Cagliari con l’ex Luperto, leccese di nascita, è passato in vantaggio mentre nel frattempo delle due reti cagliaritane il Lecce aveva operato un’altra sostituzione palesata poi nefasta. Al posto di Krstovic era entrato Rebic che, perdendo la testa, ad un contrasto veemente di Mina ha reagito pestando il braccio dell’avversario finito a terra con i propri tacchetti.

Fallo punito col giallo trasformato con un intervento del Var in rosso.

Mancava ancora molto alla fine e, chissà, forse si sarebbe potuto recuperare ma in dieci contro un avversario sulla cresta dell’onda e sospinto da un pubblico scatenato era più logico subire e così è stato ed anche in maniera pesante.

Evidente che bisogna subito voltare pagina anche se poi sul prossimo capitolo da studiare c’è un avversario decisamente molto più forte: l’Inter.

Il grande divario di forze questa volta potrebbe trasformarsi in una insospettata spinta a fare bene; perdere contro i nerazzurri è nell’ordine delle cose per cui si può tentare l’impossibile e ravvivare la legenda del Davide contro Golia e sperare, questa volta, che a vincere sia Davide, ossia il nostro Lecce.

Eugenio Luciani

luciani.2006@libero.it

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