HomeSpettacoli Musicali e Teatrali“IL CANTICO DEI CANTICI PER LINGUA MADRE”

“IL CANTICO DEI CANTICI PER LINGUA MADRE”

“IL CANTICO DEI CANTICI PER LINGUA MADRE”

Alla Distilleria De Giorgi dI San Cesario di Lecce

Prosegue “Giugno, scene del desiderio”, rassegna “in presenza” e web ideata e realizzata da Astràgali Teatro con il sostegno del Ministero della Cultura. Giovedì 17 giugno alle 20 (ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria 0832306194 – teatro@astragali.org) nella Distilleria De Giorgi di San Cesario di Lecce sarà presentato e messo in scena “Il cantico dei cantici per lingua madre” di Fabio Tolledi. Tra i testi più misteriosi e segreti della tradizione sapienziale, presente nella Bibbia ebraica e cristiana, “canto assoluto d’amore e di conoscenza”, il Cantico (in ebraico Shir hashirim, in latino Canticum canticorum) già nel nome dice il suo essere il più sublime di tutti i canti, il suo adagiarsi tra le nuvole. Fabio Tolledi (attore, regista, autore, direttore artistico di Astràgali Teatro, vice presidente per l’Europa del network mondiale e presidente del Centro Italiano dell’International Theatre Institute – Unesco) traduce e reinterpreta il testo poetico, attribuito al Re Salomone, in una lingua madre neo-salentina. Al libro è allegato un cd nel quale il testo recitato dalle attrici Roberta Quarta e Simonetta Rotundo è accompagnato dalle musiche eseguite dall’Ensemble Montesardo, coordinato dal Maestro Luca Tarantino (tiorba) e composto dal soprano Ludovica Casilli e dal mezzosoprano Kairi Kosk e da Livio Grasso (tiorba). La pubblicazione è prodotta da Astràgali Edizioni – Eufonia Multimedia con il sostegno della Regione Puglia (Art 8, LR 12.2005 – Iniziative per la pace e per lo sviluppo delle relazioni tra i popoli del Mediterraneo). «Ogni anno scompaiono nel mondo oltre 20 lingue madri, una ogni due settimane. Di questo passo nell’arco di un secolo la metà delle 5mila lingue che si parlano oggi sulla terra saranno estinte», sottolinea Fabio Tolledi. «Le parole vivono e muoiono come gli esseri naturali e quando una lingua sparisce non si perdono solo i testi ma muore un modo di comprendere la natura, di ragionare, di percepire il mondo, di metterlo in parole, di dire l’amore. La traduzione del più grande poema d’amore mai scritto, il Cantico dei Cantici, in una lingua madre che abbiamo chiamato neo-salentino va esattamente nel senso opposto: ritrovare una lingua e, insieme, il mondo che in questa lingua dimorava. Diciamo l’amore, la morte, il desiderio, l’illusione, lo smarrimento, tutte figure presentissime nel Cantico, in una lingua arcaica e potente. Una lingua dove il suono è più forte e avvolgente del senso».

Venerdì 25 giugno alle 19 in diretta streaming su YouTube e Facebook (@astragaliteatro) spazio all’incontro “Appunti su Medea” con la storica dell’arte Serenella Castri Tessari, Vincenzo Cuomo (studioso di estetica e di filosofia della tecnica e direttore della rivista internazionale di filosofia “Kaiak. A Philosophical Journey”), Igor Pelgreffi (filosofo dell’Università di Verona), l’operatrice culturale Isabella Castriota Scanderbergh e Fabio Tolledi.

Giovedì 1 luglio (ore 21 – ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria 0832306194 – teatro@astragali.org) ad Astràgali Teatro andrà in scena la prima di tre repliche di Medea Desir, una nuova produzione della compagnia salentina che prosegue la riflessione sulla figura di Medea e sulle sue numerose interpretazioni. Lo spettacolo – sostenuto dal Piano Straordinario di sostegno in favore del Sistema Regionale della Cultura e dello Spettacolo colpito dall’emergenza epidemiologica da Covid-19 “Custodiamo la Cultura in Puglia” della Regione Puglia e dal Teatro Pubblico Pugliese – sarà proposto anche domenica 4 luglio alla Distilleria De Giorgi di San Cesario di Lecce e lunedì 5 luglio nella Riserva naturale dello Stato Oasi WWF Le Cesine di Vernole e vedrà in scena Roberta Quarta, Simonetta Rotundo, Matteo Mele, Samuele Zecca e giovani attrici e attori under 35 partecipanti ai workshop intensivi Medea Project.

La compagnia Astràgali Teatro nasce nel 1981 a Lecce per fare teatro, per formare attori, per dare vita ad uno spazio di circolazione dei discorsi e delle pratiche. Riconosciuta dal 1985 dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali come compagnia teatrale d’innovazione, dal 2012 è sede del Centro Italiano dell’International Theatre Institute dell’Unesco ed è membro della Anna Lindh Euro-Mediterranean Foundation for the Dialogue between Cultures. Ha realizzato progetti artistici, spettacoli, attività in circa 30 paesi in tutto il mondo. Nel corso di questi anni numerosi lavori hanno trovato casa in molti siti in Italia e all’estero anche patrimonio dell’umanità dell’Unesco come Palazzo Topkapi, uno dei monumenti più importanti di Istanbul che fa parte delle “Aree storiche d’Istanbul”, nella Cittadella di Erbil, simbolo del Kurdistan iracheno.

redazione.lecceoggi@gmail.com

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