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CASARANO: LARGA AZIONE DI PREVENZIONE DEL CRIMINI DA PARTE DEI CARABINIERI

CASARANO: LARGA AZIONE DI PREVENZIONE DEL CRIMINI DA PARTE DEI CARABINIERI

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In questi giorni i Carabinieri della Compagnia di Casarano (Le) in tutti i Comuni di competenza hanno effettuato una serie di controlli mirati alla prevenzione dei reati contro il patrimonio, al consumo di sostanze stupefacenti, al controllo delle persone sottoposte a misure alternative alla detenzione in carcere, alla circolazione stradale ottenendo i seguenti risultati:

Per violazione colposa dei doveri inerenti alla custodia delle cose sottoposte a sequestro venivano denunciati V.U. classe 63 casaranese e S.L. classe 75 di Taviano poiché circolavano rispettivamente con un motociclo e con un’autovettura precedentemente sottoposti a sequestro per mancanza della copertura assicurativa.

A Taurisano C.G. classe 81 veniva denunciato per possesso ingiustificato di armi bianche (art. 4 della Legge 110/75) poiché a seguito di perquisizione personale veniva trovato in possesso di un coltello a serramanico avente una lama di 13 cm.

Per evasione a Ruffano veniva denunciato A.G. classe 74 che benché sottoposto alla detenzione domiciliare, non veniva rintracciato dai militari operanti durante la prevista attività di controllo.

Per ricettazione a Parabita venivano deferiti a piede libero G.L. classe 98 e D.A. classe ‘01 poiché sopresi a prelevare un ciclomotore accuratamente occultato dietro la locale centrale di trasformazione dell’energia elettrica. Il proprietario del mezzo si vedeva riconsegnare il mezzo che gli era stato rubato a Taviano due mesi prima. Per lo stesso reato dovrà rispondere P.G. classe 65 titolare di un’area di rifornimento carburante trovato in possesso di 2 candelabri di asportati da una chiesa a Racale.

Per furto venivano denunciati 5 soggetti tra i Comuni di Ugento Parabita e Racale. In particolare nel primo caso R.S. classe 87 veniva colto mentre asportava degli ortaggi all’interno di alcuni terreni dell’agro ugentino, invece S.F. e F.A. rispettivamente classe 46 e 59 si allacciavano abusivamente alla rete elettrica pubblica previa la manomissione del contatore delle proprie abitazioni site a Parabita. A Racale P.I. 27enne del luogo veniva individuato quale autore di furto in abitazione avvenuto qualche giorno prima e infine nello stesso Comune grazie alle telecamere di un sistema di video-sorveglianza N.F.J. classe 55 senza fissa dimora veniva denunciato quale responsabile del furto di chiavi dell’abitazione dall’interno dell’auto di un 41enne del luogo.

Mediante l’utilizzo dell’etilometro in dotazione veniva rilevata la guida in stato di ebrezza di 4 soggetti. Sempre in correlati accertamenti altri 4 individui venivano invece denunciati per rifiuto ad sottoporsi ad accertamenti sanitari per verificare l’alterazione psicofisica da assunzione di sostanze stupefacenti.

I servizi antidroga permettevano di segnalare alla Prefettura di Lecce per uso non terapeutico di sostanze stupefacente (art. 75 del D.P.R. 309/90) 12 persone: 4 a Casarano, trovati in possesso di 3 dosi di pochi grammi di Cocaina e 1 dose di Marjuana. Ad Ugento altri 4 soggetti trovati in possesso di modiche quantità di Marjuana ed infine altri 4 soggetti venivano individuati tra  Taviano, Melissano, Ruffano e Parabita, in possesso ciascuno di una dose sempre di Marjuana.

Le misure di prevenzione inoltrate riguardavano 16 proposte di Foglio di Via Obbligatorio nei confronti di altrettanti soggetti

Infine sempre in questi giorni venivano eseguiti due provvedimenti restrittivi emessi dall’Autorità Giudiziaria, in particolare nel primo caso veniva notificata un’ordinanza di sospensione dell’affidamento in prova ai servizi sociali nei confronti di CAVALERA Sebastiano, classe 78.  Il reo infatti si allontanava arbitrariamente  qualche giorno prima da una Comunità terapeutica sita in provincia di Macerata presso cui aveva ottenuto la misura alternativa alla detenzione. A seguito delle operazioni di rito connesse all’arresto il CAVALERA veniva accompagnato presso la Casa Circondariale di Lecce. Nel secondo caso invece i militari  arrestavano e accompagnavano in Carcere, D’APRILE MASSIMO classe 81, poiché a seguito della dichiarazione di inammissibilità del ricorso in Cassazione, diveniva esecutiva la sentenza definitiva della Corte di Appello di Lecce con cui dovrà scontare la rimanente pena di 9 mesi per una evasione contestata a dicembre del 2014.

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