HomeSpettacoli Musicali e TeatraliCAVALLINO: «NATALE IN CASA CUPIELLO» DI EDUARDO DE FILIPPO

CAVALLINO: «NATALE IN CASA CUPIELLO» DI EDUARDO DE FILIPPO

CAVALLINO: «NATALE IN CASA CUPIELLO» DI EDUARDO DE FILIPPO

eduardo

Atmosfere natalizie e vicende di una famiglia della Napoli di inizio Novecento, tra umorismo e commozione. Appuntamento al Teatro «Il Ducale» di Cavallino, domenica 17 dicembre 2017, con la Compagnia «La Busacca» interprete di «Natale in casa Cupiello» di Eduardo  De Filippo per la Stagione 2017/2018 siglata dall’Amministrazione Comunale

È certamente la commedia più nota di Eduardo ed anche un classico natalizio. Ecco «Natale in casa Cupiello», commedia in tre atti che la Compagnia Teatrale «La Busacca» porterà in scena al Teatro «Il Ducale» di Cavallino domenica 17 dicembre con la regia di Francesco Piccolo, per la Stagione 2017/2018 siglata dall’Amministrazione Comunale. In scena Francesco Piccolo (Luca Cupiello), Claudia Mancino (Concetta), Sasy Piccolo (Tommasino), Chiara Serena Brunetta (Ninuccia), Salvo Cezza (Vittorio Elia), Stefania Bocco (Pasqualina), Tony Sparascio (Nicolino), Antonella Rizzo (Rafela).

Portata in scena per la prima volta al Teatro Kursaal di Napoli il 25 dicembre 1931, Natale in casa Cupiello originariamente era stata scritta ad atto unico (quello che, nella versione definitiva, costituisce oggi il secondo atto), ampliato successivamente in due distinte fasi nel 1932 e  nel 1934. La scena si svolge nell’arco di circa cinque giorni nella casa della famiglia Cupiello, della quale vengono rappresentate la camera da letto (atti I e III) e la sala da pranzo (atto II).

Atto I

Ore 9 del mattino di un 23 dicembre. Siamo a casa di Luca Cupiello e Concetta, la moglie di Luca, è già in piedi a sbrigare le prime faccende domestiche nella casa priva di riscaldamento, svegliando contemporaneamente il marito (celebre la battuta: Lucarie’, Lucarie’, scetate’ songh’ ‘e nnove!). Dopo essersi alzato e lavato con l’acqua gelida di un catino, Luca Cupiello come ogni Natale prepara con cura il presepe; la cosa lascia indifferente la moglie Concetta, presa dai problemi familiari, e il figlio Tommasino, che con dispetto gli ripete che a lui il presepe non piace. Luca assiste inoltre ai continui litigi tra il fratello Pasqualino e Tommasino, entrambi tendenti al furtarello casalingo. Ninuccia, l’altra figlia, arriva improvvisamente a casa perché ha deciso di lasciare il marito Nicolino per l’amante Vittorio, scrivendogli una lettera d’addio. Di tutto ciò non viene detto nulla a Luca e solo Concetta, disperata, è al corrente del progetto della figlia, e, dopo un momentaneo mancamento, tanto fa che riesce a farsi consegnare la lettera. La missiva capita nelle mani di Luca che, ignaro di tutto, la consegna proprio al genero, appena arrivato a casa, che viene così a sapere del tradimento della moglie.

Atto II

Concetta, che è riuscita a far riappacificare la figlia con il marito malgrado la famigerata lettera, prepara la cena della vigilia di Natale, alla quale parteciperanno anche Ninuccia e Nicolino. Nel frattempo Tommasino torna a casa accompagnato da un amico, che in realtà è Vittorio, l’amante di Ninuccia. La situazione si complica quando, a causa dell’insistenza dell’inconsapevole Luca Cupiello, Vittorio viene convinto a rimanere a cena. Trovatisi di fronte i due rivali si scontrano violentemente. Nicolino abbandona Ninuccia e Luca, resosi improvvisamente conto della situazione, ha un malore.

Atto III

Sono passati tre giorni da quella tragica Vigilia di Natale e il terzo atto inizia con il protagonista a letto colpito da un ictus. Il medico fa chiaramente capire che si tratta di un caso disperato; Luca Cupiello riesce solo a manifestare il desiderio di far riappacificare la figlia con il genero. Ma anche questa volontà positiva aggrava ulteriormente la situazione: nel delirio finale, Luca scambia Vittorio per Nicolino e fa riconciliare involontariamente i due amanti nel momento in cui arriva a casa il genero che vede tutto.
Tommasino, capita la gravità della situazione, gli dirà finalmente che il presepe gli piace. Tommasino, alla domanda che suo padre gli rivolge in punto di morte, «Te piace ‘o presepio?» (“Ti piace ilpresepe?”), alla quale egli in precedenza aveva sempre risposto di no con stizzita protervia, finalmente si scioglie e tra le lacrime gli sussurra un laconico sì, proprio mentre suo padre sembra entrare nella gioiosa allucinazione di un enorme presepe nei cieli.

Ingresso 5 euro. Orario biglietteria: lunedì, mercoledì, venerdì, sabato e domenica dalle ore 17 alle ore 20. Infotel: 0832.611208 (durante gli orari di apertura del botteghino) – 331.6393549 (ore 17-20). Prevendite anche sul circuito  CIAOTICKETS

redazione.lecceoggi@gmail.com

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