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IL CHIOSTRO DEI CARMELITANI DIVENTA UN CENTRO PER IL TURISMO

IL CHIOSTRO DEI CARMELITANI DIVENTA UN CENTRO PER IL TURISMO

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Fondazione Con il Sud finanzia con mezzo milione il completamento del bene e la gestione

Il futuro del centro storico passerà anche dalla nuova “vita” del Chiostro dei Carmelitani. Una delle più importanti e prestigiose istituzioni culturali italiane, Fondazione Con il Sud, ha finanziato infatti con 499 mila euro il progetto di recupero e di valorizzazione del Chiostro che consentirà di completare la ristrutturazione a costo zero per il Comune e di porlo al centro di un progetto di gestione che ne farà un centro per il turismo. In tutto sono sette i progetti finanziati nel Mezzogiorno (con 3 milioni e mezzo di euro complessivi) riguardanti un ex mulino, un vecchio casale, un ex convento, un ex carcere e due palazzi storici nelle province di Sassari, Salerno, Caserta, Bari, Catania. Tutti i progetti mettono al centro le comunità locali, coinvolgendole e dando loro nuove opportunità sociali, culturali e occupazionali.

                Il Comune di Nardò, in una prima fase, aveva candidato l’ex convento di corso Vittorio Emanuele II al bando Il Bene torna comune, iniziativa promossa dalla Fondazione con l’obiettivo di valorizzare i beni immobili inutilizzati in un’ottica di uso collettivo e di restituzione alla comunità. Fondazione ha poi selezionato e ammesso alla fase successiva 140 beni circa, tra cui il Chiostro dei Carmelitani, sul quale un partenariato guidato dall’associazione culturale Diotimart e da altri soggetti (associazione Salento Km0, Asd Tarantarte, società cooperativa Fluxus, Itinerarti Impresa Sociale s.r.l., cooperativa sociale Polis, UASC! Associazione SFL) ha stilato il progetto Creativitour. Percorsi per un turismo creativo, oggi finanziato da Fondazione con quasi mezzo milione di euro. Il progetto contempla il completamento degli interventi strutturali di recupero della parte del Chiostro che non è utilizzata (in un’altra ala sono ospitati diversi uffici comunali e il centro servizi culturali e bibliotecari) e la sua valorizzazione mediante la creazione di un sistema di offerta turistica “esperienziale” sia all’interno del bene (nasceranno un caffè letterario e punti vendita di prodotti locali) che nel territorio circostante (servizi di accompagnamento e di rete per attraversare le diverse dimensioni della cultura materiale e immateriale locale: cucina, danza, musica, ecc.). Nella nuova realtà organizzativa, il cui obiettivo fondamentale sarà quello di diversificare e destagionalizzare l’offerta turistica del territorio di Nardò, è previsto l’inserimento lavorativo di alcuni soggetti svantaggiati. L’iniziativa prevede un evento annuale intorno al bene, che si sviluppa anche in un ampio spazio esterno, per il coinvolgimento dell’intera comunità.

                Queste risorse si allineano perfettamente alla strategia di attrazione degli investimenti che l’amministrazione ha avviato per il centro storico, dove si punta ad aumentare la presenza di abitanti, attività e servizi, grazie ad un’ampia area senza automobili, profondamente vivibile, a misura di pedoni e di ciclisti.

                “Dal primo giorno di mandato – spiega il sindaco Pippi Mellone – abbiamo messo a punto una strategia di rilancio del centro storico per trasformare gli immobili di proprietà comunale in generatori di valore. Anche il Chiostro dei Carmelitani esce ufficialmente dalla lista dei beni “da recuperare”. Un’altra prova magnifica della capacità di programmazione dell’amministrazione, questa volta con una efficace sinergia tra pubblico e privato, che ci consentirà di completare la ristrutturazione dell’immobile e di valorizzarlo. Recuperiamo un pezzo di storia neretina e anche di memoria comune, offriamo un servizio per il turismo che sarà cruciale, creiamo importanti opportunità lavorative. Peraltro, svuotare il centro storico dalle auto va di pari passo il riempirlo di servizi, di presìdi, di uffici. Inoltre, grazie al supporto del mio staff, le scelte compiute hanno una visione d’insieme, una logica assoluta. Non si tratta, come è avvenuto in passato, di scelte finalizzate al recupero, peraltro parziale, senza alcun modello di utilizzo e gestione che non fosse qualche idea velleitaria e mai messa in pratica. Oggi ci sono i soldi, c’è il recupero, c’è un futuro molto concreto. Il centro storico diventerà il luogo migliore dove vivere”.

                “Per noi – spiega il responsabile del progetto Antonio Santoro – sarà un grande onore poter condividere un progetto così ambizioso con la comunità di Nardò. Ma l’approvazione dell’intervento è solo il primo passo di un lungo percorso. Perché una buona idea si trasformi in un’impresa di successo ci sarà bisogno dell’aiuto di tutti”.

redazione.lecceoggi@gmail.com

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