HomeEVENTIChiude domani la mostra “Exibit” il “Design della Luce” per la “Festa dei Lampioni” di Calimera

Chiude domani la mostra “Exibit” il “Design della Luce” per la “Festa dei Lampioni” di Calimera

Chiude domani la mostra “Exibit” il “Design della Luce” per la “Festa dei Lampioni” di Calimera

Chiude domani la Mostra “EXIBIT”, il momento espositivo del progetto dedicato al “DESIGN DELLA LUCE” nell’ambito della FESTA DEI LAMPIONI di Calimera, promosso dalla locale Pro Loco con Ordine degli Architetti PPC provincia di Lecce, Accademia di Belle Arti di Lecce, sezione pugliese dell’ADI (Associazione per il Disegno Industriale), curato dall’architetto Danilo Pastore, con il patrocinio della Provincia di Lecce e della locale Amministrazione comunale.

Nella notte del solstizio d’estate chiusura in grande domani per la XXIV edizione della Festa dei Lampioni di Calimera e finissage per “EXIBIT”, la Mostra dedicata al “Design della Luce” nell’ambito del progetto promosso dalla locale Pro-Loco con Ordine degli Architetti PPC provincia di Lecce, Accademia di Belle Arti di Lecce, Politecnico di Bari, Sezione pugliese ADI, Patrocinio della Provincia di Lecce e dell’Amministrazione comunale di Calimera.

Curato dall’architetto Danilo Pastore, il progetto si è aperto domenica 15 giugno con un Convegno dedicato al “Design della Luce” che ha visto tra i contributi le narrazioni di Daniele Della Porta, architetto e designer, docente Università Federico II di Napoli; Dorota Koziara, designer, Alessandra Scarcelli, docente PoliBa; Stefania Galante, designer, docente Accademia Belle Arti Lecce.

Salutata da un importante flusso di visitatori, entusiasti e stupiti dinanzi ai manufatti esposti, “EXIBIT”, inauguratasi la sera di domenica 15 giugno, vede in mostra i progetti realizzati dagli studenti del Corso di Product design dell’Accademia di Belle Arti di Lecce, esito di un percorso di lavoro scandito in più fasi: approfondimento sulla tradizione dei lampioni, sulle tecniche produttive, sui valori sociali e culturali del rito della festa; ideazione e definizione di un lampione, partendo dall’antica tecnica realizzativa, declinato nella dimensione a grande scala e piccola scala per l’uso domestico, per la realizzazione di tavole e prototipi; divulgazione degli esiti attraverso con la Mostra finale.

Le proposte, venticinque affascinanti lampade ideate in forte connessione con la tradizione dei “Lampioni”, hanno così abitato e illuminato la Community Library, confermando la forza di una proposta che, senza tradire le matrici di partenza, ha puntato invece ad esaltare le relazioni e gli intrecci fecondi che possono generarsi dalla conoscenza e dall’incontro con la ricchezza del patrimonio materiale e immateriale del territorio in un percorso di rilettura e rivisitazione.

“Nella Festa dei Lampioni, come d’altra parte nell’intera cultura delle luminarie nelle feste patronali”, dice Franco De Lorenzi, Presidente Ordine Architetti PPeC provincia di Lecce, “la luce è un elemento chiave che modifica la percezione stessa dello spazio urbano. Come Ordine, insieme ad Accademia di Belle Arti e Adi Puglia, ci si è interrogati su questo, accogliendo con grande interesse e disponibilità la richiesta giunta dagli organizzatori di un momento così importante e coinvolgente per Calimera e il nostro territorio, consapevoli di quanto la qualità territoriale è legata anche alla capacità di rinnovare memorie e tradizioni non smarrendo il legame con saperi materiali importanti per le comunità di riferimento”.

“A partire da un’antica tradizione legata al solstizio d’estate che ogni anno si rinnova e che ha trovato nei Lampioni il punto forte di attrazione e di valorizzazione della cultura materiale, abbiamo voluto realizzare”, dice il curatore, architetto Danilo Pastore, “un evento legato al mondo del design, della progettazione e dell’illuminotecnica, coinvolgendo insieme a designer di chiara fama l’Accademia di Belle Arti e i suoi studenti guardando al design come strumento di indagine per la conoscenza e valorizzazione dei beni comuni e per una innovazione di un prodotto della tradizione e del patrimonio materiale come il lampione, dalla progettazione alla produzione”.

“Attraverso la cultura del progetto” dice Stefania Galante, designer e docente Accademia Belle Arti di Lecce, “i designer, come gli architetti, possono contribuire alla valorizzazione dei beni comuni come la conoscenza dei saperi locali, innovando e reinventando riti e, grazie all’uso di nuovi linguaggi comunicativi, rivolgersi a fruitori eterogenei. Disciplina che si interroga sui comportamenti, i bisogni e i desideri, il design, nel progettare la cultura materiale sotto forma di artefatti, sistemi e servizi, può infatti affiancare le discipline socio-antropologiche apportando specificità utili all’indagine e all’osservazione dei fenomeni rituali. Per le studentesse e gli studenti dei Corsi di Product Design 1-2 e Design per il Biennio di Decorazione un importante esperienza per entrare in contatto con una realtà territoriale, comprenderne il valore culturale, contribuire alla diffusione della conoscenza attraverso i processi di innovazione”.

In Mostra i progetti di: Erika Calogiuri (Match); Chiara Colazzo (Sinapsi di luce); Francesco Conte (Calla il giglio del Nilo), Paolo De Giovanni (Suomi), Erika De Paolis (Origine), Roberto De Paolis (Proteo), Francesca Girardi (Paradosso), Magdalena Grzebyk (Fiore della felce), Michalina Kimas (Kontynuacja), Marta Lomartire (Alchera), Chiara Lorusso (Il cerchio della vita), Vincenzo Luchena (Prismagico), Marco Marangio (Fiat lux), Francesca Mazzotta (Ibuki), Pietrangelo Pezzuto (Se me), Ilaria Perrone (Eterea), Sarah Preste (Tigmotropismo), Sian Price Lampante), Mariantonietta Pungente (Inside), Giovanni Ria (Memoria), Lucia Saracino (Casella dopo casella), Valentina Scarci (Reviva), Bendetta Scollato (Luce dei miei occhi) , Giancarlo Vincenti (The beginning of everything), Julia Natalia Wiatrowska (Il richiamo della Sirena).

 

luciani.2006@libero.it

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