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I CONAS UNISALENTO CONTINUANO LA BATTAGLIA

I CONAS UNISALENTO CONTINUANO LA BATTAGLIA

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“Continueremo a parlare di precariato nella speranza che anche la stampa, prima o poi, ne comprenda la gravità”.

L’incontro, organizzato da Cobas Unisalento, con la Ministra Lezzi si è svolto regolarmente ed è stato un momento importante di discussione sul precariato della ricerca universitaria, grazie alla sensibilità dimostrata sia dagli organizzatori che dagli attivisti No Tap.

Gran parte della stampa di oggi preferisce dare spazio alle contestazioni, avvenute solo al termine del convegno, ma noi riteniamo necessario richiamare l’attenzione sui contenuti dell’iniziativa, perché consideriamo il precariato dei ricercatori, che da anni lavorano e producono sviluppo culturale e tecnologico nelle università e sul territorio, non meno importante di molte altre battaglie. 58 sono i ricercatori a tempo determinato nell’Ateneo salentino, 140 gli assegnisti di ricerca. Alcuni ricercatori hanno già completato l’iter previsto dalla Gelmini (tre anni più due di proroga), molti sono già in possesso dell’abilitazione scientifica nazionale come professori associati, tanti hanno un lungo precariato alle spalle (assegni di ricerca ecc.). È il momento di rimettere al centro della discussione i precari della ricerca nelle Università, discriminati anche rispetto ai colleghi degli Enti di ricerca, a causa della legge Madia.

La Ministra ha dapprima incontrato il Rettore, Prof. Vincenzo Zara e poi una delegazione di Cobas Unisalento che le ha rappresentato le maggiori criticità che attualmente interessano l’Ateneo salentino.

Successivamente la Ministra ha incontrato nell’edificio Studium 2000 precari, docenti, ricercatori, personale T/A e studenti di Unisalento. Oltre alla Ministra ed al Rettore, sono intervenuti per conto dei Cobas Katia Lotteria e la prof. Elisa Rubino, Ricercatrice Unisalento, e successivamente i Proff. Stefano Cristante e Andrea Scardicchio.

Tre i risultati principali dell’iniziativa: 1) l’impegno della Ministra a creare un fronte comune delle Università meridionali nell’ottica di una ridistribuzione dei finanziamenti per lo sviluppo e la ricerca, più equi e a garanzia del sud; 2) la proposta, avanzata dagli organizzatori e sulla quale la Ministra si è dichiarata disponibile a verificare la fattibilità, di inserire nella legge di bilancio un Piano Straordinario di Reclutamento di Ricercatori a tempo determinato di tipo b (articolo 24 comma 3 della legge Gelmini n. 240), per sanare il precariato nel meridione; 3) un incontro, proposto dalla stessa Ministra, a fine settembre per discutere delle azioni messe in campo per la ricerca e le Università del Sud.

Cobas Unisalento continuerà a sollevare il problema del precariato universitario fino a che non si troverà una soluzione, nella speranza che anche la stampa, prima o poi, ne comprenda la gravità.

Cobas Unisalento

redazione.lecceoggi@gmail.com

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