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CONOSCIAMO MEGLIO CALABRESI MANCATO ATTORE SICURO CALCIATORE

CONOSCIAMO MEGLIO CALABRESI MANCATO ATTORE SICURO CALCIATORE

Il nuovo difensore leccese figlio di un noto attore poteva scegliere la carriera del padre ed invece si è sentito portato a montare la guardia agli avversari provando anche la gioia di andare in gol.

Arturo Calabresi il volto nuovo presentato ieri da Pantaleo Corvino come possibile titolare del ruolo di esterno basso destro è un giocatore su cui il Lecce ha fatto una scommessa (contratto triennale e diritto di proroga biennale) sulla falsariga di quella fatta con Cristiano Lucarelli, anni addietro. Quella riuscita perfettamente così come tutti ci auguriamo per questa seconda sfida per il bene del Lecce e dello stesso calciatore.

Certo tra lui e Paganini (figli d’arte se avessero intrapreso il cammino dei papà) a Lecce nello spogliatoio oltre che di calcio si potrà parlare di altre Muse (ma non credo che Baroni conceda molto spazio). Paganini figli di un noto personaggio della danza italiana, Calabresi figlio di un noto attore.

Questo per argomentare in maniera diversa e per non stare a caricare di troppe responsabilità i calciatori che quest’anno dovranno affrontare, a mio parere, un torneo ancora più difficile del solito.

Lo attesta il pedigree di molte società (Parma, Brescia, Monza, Vicenza, Lecce ed altre ancora) le grandi manovre sul mercato di tante consorelle che stanno rafforzandosi (così sperano tutti per se stessi) nel tentativo di partecipare alla lotta per la promozione. Una lotta che ha già due nomi certi (Parma e Monza) con molte società, compreso il Lecce, che dicono ma non troppo.

Giusto per rimanere sul tema scelto oggi vi dirò che il nostro nuovo eroe, Calabresi, oggi sarà presentato l’ultimo arrivato il francese Valentin Gendrey,

poteva scegliere la carriera dell’attore, sulle orme del padre, tant’è che il 13/enne Arturo ha recitato nei panni del figlio di Augusto Biascica nella serie Boris (interpretato dal padre Paolo). Nel film fa la parte di un giovane tifoso romanista in attesa di un incontro nientepocodimeno che con “er pupone” Francesco Totti. Per lui, però, è stata solo la più classica delle comparsate, Arturo per il suo futuro scelse il pallone.

A sedici anni arriva nelle giovanili della Roma, squadra di cui è tifoso. Capitano della Primavera, ci gioca fino al 2015 mettendosi in mostra al centro della difesa e guadagnandosi le attenzioni delle selezioni azzurre: è titolare in Under 17, 18 e 19, partecipando anche a Mondiali ed Europei di categoria.

Il salto tra i big sfiorato più volte tra precampionato e stagione romanista, avviene in Toscana a Livorno. È il 2015 e all’Ardenza viene proposto per lo più come terzino destro, non riuscendo ad imporsi. Così a gennaio le strade già si separano, ma non torna alla Roma e va invece a Brescia che cerca i playoff per la Serie A. Per Calabresi c’è una maglia da titolare al centro, dove è più a suo agio e inserisce subito e bene. A fine stagione saranno 24 presenze, 2 reti (una per squadra) ed il rinnovo del prestito, oltre che gli esordi con le maglie di Under 20 ed Under 21 dell’Italia. Ancora da protagonista, come la stagione seguente, in cui con 30 presenza tra centro e fasce risulta tra i migliori giovani di B nonostante il 14esimo posto del Brescia. I lombardi lo vogliono ancora ma la Roma lo controriscatta e lo riporta all’ombra del Cupolone. Non ha fortuna con Di Francesco e passa allo Spezia in B, qui non trova spazio e passa al Foggia primo salto al Sud. In Capitanata si rilancia, trova nel finale di torneo il giusto spazio giocando per intero gli ultimi 9 incontri, salutando i rossoneri con ottime prestazioni.

Apprezzato dal Bologna, che spende 200mila euro e lo porta al Dall’Ara a titolo definitivo, esordisce in Serie A, 23 settembre 2018 da centrale proprio contro la Roma, battuta in casa 2-0. Calabresi si prende così la maglia da titolare rossoblù che, tra centro e corsia destra (ed un gol al Torino), mollerà solo a inizio febbraio, quando i felsinei accelerano per centrare la salvezza.  Dal Bologna al Cagliari ed ora a Lecce dove, visto “la fame” denunciata dall’interessato ci aspettiamo che faccia bene e metta la museruola agli avversari proponendosi con giudizio anche in qualche scorribanda in avanti.

NOTIZIARIO:

Il Lecce ha sostenuto ieri un doppio allenamento agli ordini di mister Baroni, che al mattino ha programmato del lavoro di forza in palestra, mentre nel pomeriggio esercitazioni tecnico tattiche. Hanno proseguito con le sedute personalizzate Benzar e Pisacane. Oggi è prevista una singola seduta al mattino.

Eugenio Luciani

redazione.lecceoggi@gmail.com

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