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DANZARE LA TERRA: A Lecce due settimane di danza, memoria e comunità intorno al tema delle radici

DANZARE LA TERRA: A Lecce due settimane di danza, memoria e comunità intorno al tema delle radici

Dal 19 luglio al 2 agosto

Una mostra fotografica, un laboratorio residenziale, una serata di danza, teatro e musica: da sabato 19 luglio a sabato 2 agosto, gli spazi del Convitto Palmieri di Lecce ospitano Danzare la Terra, manifestazione dedicata allo studio delle danze rituali del Sud Italia e del Mediterraneo, promossa da Tarantarte con la direzione artistica di Maristella Martella. Radici è il titolo di questa ventiquattresima edizione speciale, co-creata e sostenuta da Italea Puglia (Radici di Puglia Aps), realtà parte della rete territoriale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale nell’ambito del programma Turismo delle radici. Questa collaborazione rappresenta un’occasione preziosa per intrecciare la pratica delle danze tradizionali e la valorizzazione del patrimonio culturale popolare – da sempre al centro della residenza – con il tema dell’emigrazione italiana. Le attività di quest’anno offriranno l’opportunità di esplorare il viaggio della cultura orale oltre i confini nazionali, le memorie degli emigranti e i legami ancora vivi tra le comunità pugliesi e quelle degli italiani e italodiscendenti all’estero. Per due settimane, il Convitto Palmieri si trasformerà in una fucina creativa, animata da stage intensivi, incontri, scambi culturali e spettacoli: un tempo condiviso per riflettere, attraverso il corpo e la memoria, sul significato profondo delle radici culturali e comunitarie.

Il programma prenderà il via sabato 19 luglio con l’apertura della mostra fotografica In fuga di Gianluca Distante, che racconta le storie degli italiani emigrati in Australia a metà Novecento, mettendole in dialogo con le migrazioni contemporanee (visitabile fino al 2 agosto – dalle 8 alle 20, esclusa la domenica). Da lunedì 28 luglio a venerdì 1 agosto si entrerà nel vivo con il laboratorio coreografico condotto da Maristella Martella, le sessioni di pizzica pizzica e danze popolari del Sud Italia con Silvia De Ronzo, Antonio Congedo e Raffaella Vacca, e una serie di approfondimenti tematici. Il momento culminante sarà giovedì 31 luglio (ore 20:00 | ingresso gratuito), con un evento articolato in tre tappe: una camminata cantata nel centro storico di Lecce guidata da Ninfa Giannuzzi, la restituzione coreografica finale a cura di Maristella Martella, e lo spettacolo teatrale Via, con Fabrizio Saccomanno e Cristina Mileti, dedicato alla memoria dell’emigrazione italiana nelle miniere di Marcinelle. Infine, sabato 2 agosto (ore 22:00 | ingresso libero), Danzare la Terra farà tappa a Corsano, in occasione della Festa patronale di San Biagio, con la replica della restituzione finale e il concerto di Officina Zoè, accompagnato dalle danze della Compagnia Tarantarte.

Il progetto è realizzato in sinergia con il Polo Biblio-Museale di Lecce, Puglia Culture, Ura Teatro, Associazione Kalimeriti Ambrò-Pedia, il Liceo Scientifico Leonardo Da Vinci di Maglie e UASC.

LA MOSTRA

Da sabato 19 luglio a sabato 2 agosto (dalle 8 alle 20 | domenica chiuso) le sale del Convitto Palmieri ospiteranno la mostra fotografica In fuga di Gianluca Distante che racconta le storie degli italiani emigranti giunti in Australia a metà del Novecento, e li connette alle migrazioni attuali. Storie dal passato, da un’Italia sofferente, dove difficoltà e necessità muovevano avventure oltreoceano, per esplorare e costruire nuove identità. In fuga dalla fame e dalla disoccupazione dopo una guerra devastante. Questa fuga è nei loro occhi, e narra più delle loro memorie del loro essere italiani. Le opere sono costituite da collage di foto e articoli di giornale, stracci, ritagli di carta, resina e caffè. Una tecnica sviluppata negli anni, guidata dal desiderio di creare pezzi unici, impossibili da replicare. Scatti che esprimono il sentimento complesso di un’appartenenza e di una distanza, e le domande aperte nate dall’incontro con un italiano che abita oggi la cultura del Paese d’origine.

luciani.2006@libero.it

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