Difendiamo la nostra storia: “Liberi e forti” non è uno slogan da strumentalizzare
Con profonda indignazione e senso di responsabilità democratica, denunciamo l’uso improprio e strumentale della storica espressione “liberi e forti” da parte della Lega Nord durante il raduno di Pontida. Questa frase, pronunciata da Don Luigi Sturzo nel 1919 nel suo celebre appello ai “liberi e forti” per la nascita del Partito Popolare Italiano, rappresenta un pilastro fondativo della cultura politica cristiano-democratica italiana.
Come democristiani e come rappresentanti della Democrazia Cristiana, ci sentiamo offesi da questa appropriazione indebita. La Lega Nord non ha alcuna continuità storica, culturale o ideale con il Partito Popolare di Don Sturzo né con la Democrazia Cristiana di Alcide De Gasperi. I valori di solidarietà, europeismo e centralità della persona umana che hanno animato la nostra tradizione non possono essere piegati a logiche populiste o sovraniste.
La nostra storia merita rispetto. “Liberi e forti” non è uno slogan da sventolare, ma un impegno etico e politico che ha guidato generazioni di italiani verso la costruzione di una democrazia autentica, fondata sulla dignità della persona e sulla giustizia sociale.
Invitiamo tutti coloro che si riconoscono nei valori del popolarismo cristiano e nella tradizione della Democrazia Cristiana a vigilare contro ogni tentativo di manipolazione storica e a riaffermare con forza la nostra identità, che non può essere confusa né svenduta.
On. Michele Tucci
Commissario regione Puglia
Luigi Barnabà
Responsabile Regionale Dipartimento Organizzativo