HomeCronaca e AttualitàFABIO TOLLEDI, CONFERMATO VICEPRESIDENTE PER L’EUROPA DELLA RETE MONDIALE “INTERNATIONAL THEATRE INSTITUTE” DELL’UNESCO

FABIO TOLLEDI, CONFERMATO VICEPRESIDENTE PER L’EUROPA DELLA RETE MONDIALE “INTERNATIONAL THEATRE INSTITUTE” DELL’UNESCO

FABIO TOLLEDI, CONFERMATO VICEPRESIDENTE PER L’EUROPA DELLA RETE MONDIALE “INTERNATIONAL THEATRE INSTITUTE” DELL’UNESCO

Fabio Tolledi

Fabio Tolledi, direttore artistico della compagnia salentina Astràgali Teatro, è stato confermato vicepresidente per l’Europa della rete mondiale dell’International Theatre Institute dell’Unesco. Il Comitato esecutivo della più grande e importante organizzazione internazionale per le arti performative, nominato dai delegati dei centri nazionali durante l’ultimo Congresso mondiale svoltosi nel mese di febbraio a Fujairah negli Emirati Arabi Uniti, ha rinnovato anche la fiducia al presidente Mohamed Saif Al-Afkham. Assieme al Segretariato Generale, guidato da Tobias Biancone, il Comitato esecutivo definisce i piani strategici e guida azioni e attività dell’ITI. Per Tolledi, presidente anche del Centro italiano che dal 2012 ha sede proprio ad Astràgali Teatro a Lecce, è un’importante e prestigiosa conferma arrivata grazie al lavoro svolto in questi anni.
«Sono onorato e orgoglioso per questa rielezione all’unanimità. È il mio secondo mandato e penso, in questi anni, di aver impegnato tutte le mie energie e conoscenze per rafforzare le collaborazioni tra i 36 Centri Europei dell’ITI e per promuovere iniziative comuni», commenta Fabio Tolledi. «In questo contesto storico il ruolo delle arti performative per il dialogo interculturale è fondamentale. La Carta dell’Unesco, su cui si basa l’International Theatre Institute, è stata formulata all’indomani della Seconda Guerra Mondiale. Essa evidenza come la pratica della conoscenza e della comprensione reciproca sia un elemento essenziale per superare il conflitto e l’orizzonte di assoluta distruzione determinato dalle armi. Un mondo sempre più piccolo, definito dalla mercificazione della globalizzazione, riscopre ancora una volta il ruolo della cultura come risorsa vitale. Non è solo un’affermazione idealistica, perché il cosiddetto soft power può definire concretamente la trasformazione degli eventi in corso ed agire nei processi di dialogo e coesione sociale».

 

luciani.2006@libero.it

No Comments

Leave A Comment