HomePoliticaFISSATA LA DATA DEL REFERENDUM COSTITUZIONALE: 4 DICEMBRE 2016

FISSATA LA DATA DEL REFERENDUM COSTITUZIONALE: 4 DICEMBRE 2016

FISSATA LA DATA DEL REFERENDUM COSTITUZIONALE: 4 DICEMBRE 2016

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Si terrà il 4 dicembre il referendum sulle riforma costituzionale. Lo ha comunicato al Consiglio dei ministri il presidente del Consiglio Matteo Renzi. Si voterà dalle 7 alle 23.

Da dopodomani, 29 settembre si apre quindi la campagna per il sì – “La partita è adesso e non tornerà Non ci sarà un’altra occasione. Sono certo che non la sprecheremo” ha commentato poi Renzi nella sua newsletter. “Questa Italia – continua Renzi – deve cambiare, non può rimanere ostaggio dei soliti noti, della solita palude che ha bloccato la crescita dell’ultimo ventennio. Ecco perché il referendum costituzionale è fondamentale. E il risultato del referendum non dipende tanto da me, ma da tutti voi”. Il premier aprirà la campagna per il Sì il prossimo 29 settembre a Firenze: il capoluogo toscano rappresenta la prima di numerose tappe in vista del voto.

Di parere contrario sono invece le opposizioni: Eccone alcune dichiarazioni: “Se avesse potuto Renzi avrebbe fatto votare a Natale” – dice il Movimento 5 Stelle commentando la scelta della data. “Se avesse potuto il presidente del Consiglio ci avrebbe fatto votare a Natale o, magari, a Capodanno, nella speranza di scoraggiare la maggioranza degli italiani, che è a favore del no, a recarsi presso le urne e nel tentativo di arrivare a mangiarsi il panettone”.

“E’ grave – dicono ancora i deputati penta stellati che fanno parte della Commissione Affari Costituzionali – che Renzi abbia scelto la data del referendum costituzionale senza neanche consultarsi con le  opposizioni. Ed è altrettanto grave e vergognoso che abbia negato ai  cittadini, per così tanto tempo, la possibilità di esprimersi su un  tema così delicato e importante, facendo un’indegna melina”.

Per F.I. è intervenuto Brunetta: “Opposizioni non consultate” – Renzi, accusa anche il capogruppo di Fi alla Camera Renato Brunetta, “aveva promesso di concordare la data o concertare la data, o comunque ascoltare le istituzioni, il Parlamento e cioè le opposizioni, prima di fissarla. Non ha fatto nulla di tutto questo”. Inoltre “sceglie di collocare la consultazione costituzionale nella data più lontana possibile: il 4 dicembre. Semplicemente il premier mai eletto tenta così, ancora una volta, di prendere tempo e di scappare dalla democrazia”.

Va al nocciolo della questione Salvini che dice: “Voto no per licenziare Renzi. Il 4 dicembre voto no per licenziare Renzi”

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