Fissato per domenica il recupero della partita del Lecce a Bergamo.

Decisione assurda, illogica, antisportiva

Una canzone di qualche anno addietro recitava tra l’altro “—ma che fretta c’era” ecco è la domanda che mi sono posto, e credo come me molti tifosi salentini chioccati dalla notizia arrivata stamani in città relativa alla tanto, molto prematura dipartita del giovane fisioterapista giallorosso Graziano Fiorita.

Chi ha vissuto come me da vicino le sorti della squadra leccese ha avuto modo di conoscere, apprezzare e stimare il buon Graziano, e prima di lui il suo papà, entrambi professionisti serie, coscienziosi ma soprattutto uomini tutti d’un pezzo innamorati del proprio lavoro, della propria terra di cui hanno sempre portato alto il nome. Bene il “…ma che fretta c’era” che pure si adatta al luttuoso evento è ritornata alla mente allorché si è venuti a conoscenza della decisione della Lega sulla data del recupero: Atalanta-Lecce si giocherà domenica 27 aprile alle ore 20.45.

Chi ha deciso questa data credo che non abbia avuto nessun sentimento umano ma solo un freddo calcolo temporale. Si tratta diciamola tutta di una decisione illogica, assurda e se vogliamo antisportiva.

Come certamente non sarà sfuggito a chi ha deciso il Lecce era in ritiro in provincia di Brescia per prepararsi alla sfida da portare all’Atalanta in una gara decisamente molto importante ai fini dell’obiettivo finale stagionale.

Ovviamente, alla luce di quanto accaduto, la squadra è rientrata dal ritiro nella serata di oggi, giovedì 24 aprile, domani venerdì, da umani colpiti nell’affetto per la perdita di un Amico, nessuno se la sentirà di allenarsi perché tutti i giocatori sono ancora sconvolti. Sabato 26 aprile, poi, il gruppo dovrebbe risalire sull’aereo e raggiungere Bergamo avendo fatto solo la rifinitura per poi, infine, domenica sera scendere in campo con la testa ed il cuore a quanto accaduto nello notte tra ieri ed oggi.

Brava Lega, hai scelto l’occasione migliore per dimostrare di essere efficiente, un’eccezione per confermare l’abituale lentezza decisionale dimostrata in tante altre situazioni.

Non ricordo, sinceramente, che ci sia stato, in passato, tanto zelo e tanta fratta (ma che fretta c’era?) a fissare la data di un recupero per partita rinviata per eventi luttuosi che hanno colpito altre società.

Alla famiglia Fiorita, ed al Lecce le mie condoglianze più sentite sia a titolo personale che come direttore del giornale a nome di tutta la redazione

Ernesto Luciani

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