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GALATINA: RIAPRE IL TEATRO CAVALLINO BIANCO

GALATINA: RIAPRE IL TEATRO CAVALLINO BIANCO

Presentato il nuovo programma. Tra gli ospiti Marco Baliani, Daniel Pennac, Gabriele Lavia, Nicoletta Manni, Gino Castaldo, Roberto Piumini e Fausto Romano.

Sabato, alle ore 10.30, ci sarà la cerimonia inaugurale per la riapertura del Teatro Cavallino Bianco di Galatina (prenotazione obbligatoria).  Si riparte dalla concezione del teatro come tempio di cultura, luogo di incontro sociale per adulti e ragazzi: il progetto alla base della riapertura, infatti, coinvolgerà gli studenti degli Istituti scolastici Superiori in attività di alternanza scuola-lavoro, con attività laboratoriali e incontri con gli ospiti. Il progetto nasce dal lavoro dell’associazione OTSE (Associazione Theatrikès Salento Ellada) diretta da Pietro Valenti, già direttore di Emilia Romagna Teatro, nell’ambito di un progetto speciale finanziato dal Ministero della Cultura, in partnership col Comune di Galatina, la Regione Puglia e AMA (Accademia Mediterranea dell’Attore) di Lecce, diretta da Franco Ungaro: il teatro che il progetto vuole promuovere è  un “teatro pubblico di prossimità”, vicino agli interessi culturali della comunità; un “Teatro di tutti”. Il programma è sostenuto da Ministero della Cultura, Regione Puglia e Città di Galatina col sindaco Marcello Amante.

Il programma

Sabato 13 novembre, ore 21: Rigoletto: la notte della maledizione. Marco Baliani, attore, drammaturgo, regista teatrale e scrittore, è tra gli inventori del teatro di narrazione e propone una sua versione del Rigoletto di Giuseppe Verdi. “Rigoletto è un monologo, quindi per farlo c’è bisogno di un personaggio in carne e ossa, spirito e materia. Poter rivestire per una volta la pelle di un altro e starci dentro dall’inizio alla fine” dichiara Baliani. Quando Baliani riceve la proposta del Teatro Regio di Parma di occuparsi di una rilettura dell’opera di Verdi, immediatamente si manifesta in lui il desiderio di “osare un personaggio e incarnarlo”, facendo ricorso a un adattamento che non curasse solo l’aspetto letterario ma anche quello scenico e “materico” della rappresentazione, il trucco, il costume e ogni altro elemento che possa contribuire a rendere sul palcoscenico la vita ruscellante. Baliani fa riferimento, inoltre, alla sua passione per le creature del circo. Non il circo televisivo, quello impeccabile, ma quello delle periferie, dei tendoni, dei circensi affamati di vita che, nel vortice della fatica quotidiana, si esibiscono sotto gli occhi di mangiatori di zucchero filato e popcorn: “Volevo fare un omaggio alle cadute, alle sospensioni, alle mancanze di appoggi”. La storia di Rigoletto, infatti, rivive nella figura di un clown il quale, nel riflesso di uno specchio, si trucca per preparare la propria figura alla vendetta che si consumerà sotto gli occhi del suo pubblico.

Domenica 14 novembre, ore 17.30: Biancaneve, la vera storia di Michelangelo Campanale. Campanale e il “Crest” portano sulla scena la fiaba di Biancaneve. Però, non quella in superficie ma quella “dietro le quinte”, la storia di una bambina che preferisce rifugiarsi nel groviglio scuro di un bosco all’essere costantemente trafitta dal cupo sguardo di sua madre. La versione di Biancaneve di Campanale è come una pietra preziosa che aspetta sul fondo di una miniera: luccica al buio ma deve essere segretamente scovata e portata alla luce. Così il “Crest” consegna ai suoi spettatori bambini gli strumenti giusti per addentrarsi nella miniera di una fiaba classica, per rispolverarla e farla brillare di nuova luce.

Martedi 16 novembre, ore 21: Paradiso di Virgilio Sieni. Il Paradiso di Dante viene raccontato al centro di una danza i cui movimenti si realizzano al ritmo delle terzine della Commedia. In uno spazio che si presta ad accogliere il gesto della danza e tra i corpi dei danzatori intorno ai quali si edifica un continuum di terzine, Dante compie il proprio cammino dall’umano al divino.

Mercoledì 17 novembre, ore 21: Sul bel Danubio Blu. La Compagnia di operette di Corrado Abbati presenta sulle note del valzer di Strauss uno spettacolo che fa incontrare, in una sequenza di episodi leggeri e divertenti, i tratti delle espressioni teatrali tipiche di un’epoca: dalla commedia all’operetta, dalla musica da ballo all’opera.

Venerdi 19 novembre, ore 10 (incontro con le scuole) / ore 21.00  di e con Daniel Pennac, la “Compagniemia – Mouvement International Artistique” mette in scena Dal sogno alla scena. Un incontro teatrale: “Che ci faccio qui? Che ci sto a fare dietro le quinte di questo teatro, dietro a questa porta che sta per aprirsi sul palcoscenico? Io! Su un palcoscenico! Che mi ha preso? Io che non ho mai voluto fare l’attore! Tra poco la porta si aprirà e io mi precipiterò in scena. Perché? Perché io? In che cosa ti sei andato a cacciare? Che cosa hai nella testa?”. Al confine tra interpretazione e narrazione, messa in scena e letteratura, si intraprende un viaggio tra le pagine della narrativa di Pennac e dei suoi adattamenti teatrali:

Sabato 20 novembre, ore 21: Leopardi di e con Gabriele Lavia. Da “A Silvia” a “L’Infinito”, dal “Canto notturno di un pastore errante dell’Asia” a “Il sabato del villaggio” e a “La sera del dì di festa”: l’attesa e il ricordo, il sogno e la speranza, la solidarietà tra gli animi, le illusioni che svaniscono di fronte al vero rendono la vita umana faticosa, alle volte crudele ma, al tempo stesso, straordinaria. Questi temi prendono forma nella poesia di Giacomo Leopardi del quale Lavia, da ragazzo, decise di impararne a memoria dei versi. Solo così il suono dolce e spietato di quelle verità rimaneva intatto nelle sue orecchie. Con lo spettacolo “Leopardi”, sceglie di condividere con il pubblico l’emozione dell’accostarsi alle sue poesie, di intraprendere con gli spettatori un viaggio nella profondità dell’animo umano attraverso i versi del poeta: “Anche se per tutto il tempo dello spettacolo rimango praticamente immobile, ripercorrere quei versi e quel pensiero equivale per me a fare una maratona restando fermo sul posto”.

Domenica 21 novembre, ore 21: Nicoletta Manni, originaria di Santa Barbara di Galatina, dal 2014 prima ballerina del Teatro alla Scala di Milano, e Timofej Andrijasenko, primo Ballerino del Teatro della Scala, si esibiranno in un passo a due tratto da “Il Corsaro”. Il Maestro Luigi Fracasso, originario di Galatina, ha compiuto gli studi musicali presso il Conservatorio di Musica di Stato “T. Schipa” di Lecce, conseguendo il Diploma di Pianoforte, si esibirà portando sul palcoscenico Beethoven e Chopin.

Martedi 23 novembre, ore 21: Haribaírg, per la coreografia di Fredy Franzutti, si esibiscono le allieve e gli allievi delle Scuole di danza A.S.D. Ballet Studio e Oistros Balletto. L’antico termine germanico Haribaírg stava ad indicare l’”ospitalità”. La rappresentazione realizza un ponte fantasioso tra l’ambientazione dell’operetta composta da Ralph Benatzky, “Al Cavallino Bianco”, e la città di Galatina: il mito di Atena, Santa Caterina, il Barocco, i riti pagani di Pietro e Paolo, la vita rurale e il Salento vengono, appunto, ospitate in un’ambientazione bavarese, creando un effetto onirico sorprendente.

Giovedi 25 novembre ore 21: Il quotidiano innamoramento: si tratta di un “rito sonoro” di e con Mariangela Gualtieri, poetessa e fondatrice, insieme al regista Cesare Ronconi, del Teatro Valdoca, di cui è drammaturga. Il quotidiano innamoramento mette in scena i versi di Quando non morivo (Einaudi 2019), raccolta di poesie di Gualtieri in cui “una voce che batte” vuole “palpitare ancora, forte, forte forte dire sono – sono qui –“, vuole esprimere uno stato, un essere, intrecciandosi a una dimensione di memoria.  Dalla bocca, passando per il palcoscenico e la sala, la parola raggiunge l’orecchio degli spettatori, innescando un legame tra voce e ascolto.

Venerdi 26 novembre ore 10: Lezioni di Rock per le Scuole, con Gino Castaldo.

Gino Castaldo, critico musicale del quotidiano “La Repubblica”, in Lezioni di Rock indaga temi e personaggi della storia del rock. Ne racconta le storie, gli aneddoti, i testi, guidando il giovane pubblico all’ascolto di opere che fanno parte della storia della musica e della storia di ciascuno di noi.

Domenica 28 novembre ore 17.30: Mattia e il Nonno di Roberto Piumini. Nell’adattamento dell’omonimo romanzo di Roberto Piumini, per la regia di Tonio De Nitto e Ippolito Chiarello in scena, nonno e nipote, durante una lunga passeggiata, che avviene come in un sogno, si preparano a guardare il mondo, a scoprire luoghi misteriosi, a scovare tra i ricordi alla ricerca di avventure, per comprendere quanto sia importante lottare per i propri desideri. Gli occhi innocenti di Mattia e la saggezza del nonno si incontrano per elaborare il concetto di perdita come trasformazione e come parte naturale del ciclo della vita.

Martedi 30 novembre 2021 – ore 21: L’eterno riso di e con Fausto Romano. Faustino ha otto anni e, nei pomeriggi estivi di un Salento afoso, si reca con padre Luigi a “prendere i morti” per fare i funerali. Faustino vive con curiosità questa sua occupazione e, nelle sue giornate, incontra diversi strani personaggi: il becchino “Rafele”, la ventriloqua Maria, Gianni, che si è costruito la bara da solo, il “cane degli inferi”. I riti funebri del Salento degli anni Novanta vengono narrati da Fausto Romano con un leggero umorismo.

Biglietti

Prevendita online dal 28 ottobre su: www.diyticket.it. È preferibile procedere all’acquisto e alla prenotazione dei biglietti online.

Prevendita

Dal giorno 28 ottobre dal lunedì al venerdì dalle ore 16.30 alle ore 19.30; sabato dalle 10 alle 13 presso la biglietteria del teatro Cavallino Bianco Via Giuseppe Grassi, n.13 – Galatina

Prenotazione tramite centralino telefonico: la prenotazione del biglietto e quindi del posto a sedere può essere effettuata anche chiamando i seguenti numeri telefonici 388.1814359 / 320.1542153 a condizione che il biglietto venga poi ritirato in botteghino entro 24 ore dalla prenotazione, altrimenti la stessa viene considerata annullata.

 

 

redazione.lecceoggi@gmail.com

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