GALLIPOLI “ZEROMECCANICO TEATRO” con Babele Festival Multidisciplinare d’Emergenza
È lo spettacolo in cartellone sabato 11 ottobre, sipario ore 20.30 (prenotazione obbligatoria, il luogo sarà comunicato dalla organizzazione) a chiudere l’annuale edizione del Festival Multidisciplinare d’Emergenza, organizzato a Gallipoli da ZeroMeccanico Teatro, direzione artistica di Ottavia Perrone e Francesco Cortese, giunto quest’anno alla quinta edizione e patrocinato dal Comune di Gallipoli.
Realizzato con il sostegno di Trac– Centro di Residenza Pugliese, produzione e regia ZeroMeccanico Teatro, in scena Francesco Cortese sui testi di Ottavia Perrone, contributo alla drammaturgia di Emilio Nigro e consulenza artistica di Michele Sinisi, Mondo Sorcio è una storia tragicomica, a tratti surreale ma spaventosamente reale.
Lorenzo è un uomo qualunque che decide di partecipare a un gioco a eliminazione con un solo vincitore. Rinchiuso in una stanza-gabbia, guidato da una voce familiare e beffarda, si trova ad affrontare prove e a fare i conti con lo sguardo del pubblico.
Tra obbedienza e ribellione, lo spettacolo mette in scena il rapporto perverso tra potere e consenso, tra chi comanda e chi si lascia comandare.
Il pubblico è sovrano, ma fino a che punto? Chi controlla davvero il gioco?
Attraverso un linguaggio fortemente fisico e visivo, lo spettacolo riflette sul meccanismo della spettacolarizzazione e sull’addomesticamento del corpo contemporaneo. È una metafora feroce del nostro tempo, dove l’intrattenimento diventa controllo e la libertà un’illusione partecipata.
L’immaginario dello spettacolo nasce da una ricerca sull’arte urbana di Blek Le Rat e Banksy, e dall’esperimento “Universo 25” di John Calhoun: uno studio sulle società di topi che collassano non per mancanza di risorse, ma per eccesso di benessere e perdita di relazioni.
Nel mondo di Lorenzo e nel nostro la gabbia non è più solo un luogo, ma una condizione.
Costo biglietti: a partire da 5 euro.
Info e prenotazione obbligatoria: 3483819266 – 3400801820.
Il tema dell’edizione 2025 di Babele è “abitare la catastrofe”: non una resa ma un
attraversamento, una scelta politica e poetica di stare dentro le fratture del nostro tempo
per trasformarle in visioni condivise. Un invito a sostare nel disordine del presente,
trasformando le fratture in possibilità.
