Guerra Hamas – Israele
Oggi è il 364° giorno di guerra
Gaza, ucciso Aziz Salha: l’uomo con le mani insanguinate del linciaggio di Ramallah
Protagonista di una delle immagini più cruente della storia, che lo ritrae mentre mostra alla folla le mani insanguinate dopo l’uccisione dei due riservisti dell’esercito israeliano nel 2000, Salha era stato condannato all’ergastolo e, nel 2011, scarcerato a seguito dell’accordo tra Hamas e il governo israeliano, che prevedeva la liberazione anche del soldato prigioniero Gilad Shalit.
Partito da Beirut il volo charter con 178 italiani
Il volo charter organizzato con il sostegno del Ministero degli Affari Esteri per permettere ad alcuni cittadini italiani di lasciare il Libano è decollato dall’aeroporto di Beirut. A bordo secondo le informazioni delle autorità aeroportuali, ci sono 178 italiani, inclusi cinque bambini, e 4 cittadini finlandesi.
Raid aereo Israele a Tulkarem: 16 morti
L’Autorità palestinese ha reso noto che 16 persone sono state uccise a seguito di un attacco israeliano sul campo profughi di Tulkarem, città della Cisgiordania settentrionale, dove l’esercito israeliano afferma di aver condotto un raid aereo. «Sedici martiri dopo il bombardamento del campo di Tulkarem da parte dell’occupazione», scrive il ministero palestinese della salute sul suo account Telegram. Israele occupa la Cisgiordania dal 1967. «Nell’ambito di un’operazione congiunta delle forze armate e dello Shin Bet (l’agenzia di sicurezza interna di Israele, NDR), l’aviazione israeliana ha condotto un attacco su Tulkarem», riferisce un breve comunicato militare israeliano.
L’Iran può avere la bomba atomica? Le stime sul programma nucleare di Teheran
Con l’allargarsi del conflitto in Medio Oriente, e l’attacco dell’1 ottobre dell’Iran contro Israele, gli analisti tornano ad interrogarsi sugli sviluppi del nucleare iraniano. Ma quanto è verosimile uno scenario in cui Teheran disponga effettivamente dell’atomica? E quali sarebbero le tempistiche perché questo accada? Anche di questo tema si è occupata la puntata di Numeri, di Sky TG24, andata in onda il 2 ottobre.
Perché l’Iran ha attaccato di nuovo Israele? Le ragioni e i precedenti
L’offensiva dell’Iran è stata rivendicata dagli stessi Pasdaran come “la risposta all’uccisione di Nasrallah”, morto nei raid su Beirut lo scorso 27 settembre. Il recente attacco di Teheran su Tel Aviv, con il lancio di oltre 200 missili balistici, è avvenuto a distanza di pochi mesi dalla prima offensiva iraniana su Israele del 13 aprile scorso.
Mo: Halevi, ‘non consentiremo Hezbollah torni nel sud del Libano’
Il capo di Stato maggiore delle Idf, Herzi Halevi, ha ribadito che l’esercito israeliano non permetterà a Hezbollah di ristabilirsi nel Libano meridionale. “Per far tornare gli abitanti, dobbiamo distruggere l’infrastruttura terroristica che Hezbollah ha costruito vicino al confine per attaccare le nostre città quel giorno in cui sarebbe stato dato l’ordine e uccidere i civili israeliani. Siamo molto determinati a distruggere queste infrastrutture e uccidere chiunque si trovi lì”, ha dichiarato Halevi, citato dal Times of Israel.
“Non permetteremo a Hezbollah di posizionarsi in questi luoghi in futuro. Continueranno i duri colpi a Hezbollah in tutte le aree, a Beirut, nella valle della Bekaa, nel Libano meridionale”, ha aggiunto.
Aerei Israele attaccano Beirut
L’aeronautica militare israeliana ha attaccato più volte questa sera il sobborgo di Dahiyeh a Beirut. Lo riportano i media arabi. Una fonte vicina a Hezbollah, citata da AFP, afferma che oggi un attacco israeliano ha anche preso di mira un magazzino vicino all’aeroporto di Beirut.
250 americani hanno lasciato Libano con due voli organizzati da Usa
Circa 250 americani, e loro familiari, hanno lasciato il Libano a bordo di due voli organizzati questa settimana dagli Stati Uniti. Lo ha reso noto il portavoce del dipartimento di Stato, Matthew Miller, spiegando che il primo volo è partito ieri e il secondo questa mattina, con 134 passeggeri. Entrambi i voli hanno fatto rotta su Istanbul.
“Continueremo ad organizzare questi voli fino quando la situazione della sicurezza sarà rischiosa e non ci saranno abbastanza disponibilità sui voli commerciali e fino quando ci sarà richiesta”, ha aggiunto Miller, spiegando che si sta anche lavorando per aumentare il numero dei posti riservati agli americani della compagnia libanese Middle East Airlines.
“La scorsa settimana, abbiamo reso disponibili 1400 posti per lasciare il Libano e molti posti rimangono disponibili”, ha affermato, riconoscendo che i prezzi dei voli commerciali sono alti e per questo si stanno organizzando i voli charter. “Il massimo che ogni americano deve pagare su questi voli sono 283 dollari e se non li hanno il governo americano garantisce loro un prestito”, ha spiegato.
G7, esortiamo tutti a proteggere i civili in Libano
“Siamo profondamente preoccupati per la situazione in Libano. Ricordiamo la necessità di una cessazione delle ostilità quanto prima per creare spazio per una soluzione diplomatica lungo la Linea Blu, in linea con la Risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Questa è l’unica via per allentare durevolmente le tensioni, stabilizzare il confine Israele-Libano, ripristinare completamente la sovranità, l’integrità territoriale e la stabilità del Libano e riportare i cittadini sfollati alle loro case con sicurezza e protezione da entrambe le parti. Esortiamo tutti gli attori a proteggere le popolazioni civili. Ci impegniamo a fornire assistenza umanitaria per rispondere ai bisogni urgenti dei civili in Libano. Esprimiamo inoltre le nostre più sentite condoglianze alle famiglie. E’ quanto scritto nell’ultima dichiarazione dei leader del G7 diffusa da Palazzo Chigi.