Guerra Hamas – Israele
Oggi è il 431° giorno di guerra
Netanyahu ha affermato che non fermerà “adesso” la guerra contro Hamas per evitare che possa ricostruirsi
Durante la sua conferenza stampa, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha affermato che non fermerà “adesso” la guerra contro Hamas nella Striscia di Gaza, per impedire al movimento islamico palestinese di “ricostruirsi”.”Se fermiamo la guerra adesso, Hamas si alzerà, ci ricostruirà e ci attaccherà di nuovo, ed è a questo che non vogliamo tornare”, ha detto Netanyahu.
Netanyahu attacca i giornalisti durante la conferenza stampa accusandoli di creare fake news
Durante la conferenza stampa il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha attaccato alcuni giornalisti. “Quante fake news puoi inventare?”, ha chiesto il premier a un giornalista di Kan, in risposta a una domanda sul perché Netanyahu una volta si sia offerto di rinunciare alle alture del Golan in cambio di un accordo di pace con la Siria. Secondo il premier non ci fu alcun accordo con Hafez al-Assad negli anni ’90. “Ho ascoltato abbastanza le tue bugie. Ora ascolta la verità”, ha detto. Una giornalista di Channel 12 ha insinuato che Netanyahu abbia ostacolo un accordo con Hamas per la presa di ostaggi: “Hai diffuso questa calunnia tutto il tempo, che c’era un accordo e io l’ho bloccato”, la replica del premier. “Il pubblico israeliano e le famiglie sentono queste bugie”.
Netanyahu “Stiamo trasformando il volto del Medioriente”
“Come ho promesso, stiamo trasformando il volto del Medioriente”. Lo ha affermato il premier israeliano Benjamin Netanyahu in conferenza stampa a Gerusalemme. Lo riportano i media israeliani. Fin dagli attacchi di Hamas del 7 ottobre, Israele ha lavorato in modo “sistematico, misurato e organizzato” per smantellare l’asse iraniano, ha sottolineato. A Gaza, ha detto Netanyahu, Israele sta ora agendo “per smantellare i resti delle capacità militari di Hamas e tutte le sue capacità di governo” e per riportare indietro tutti gli ostaggi. Passando al Libano, il premier ha sottolineato che il leader di Hezbollah Hassan Nasrallah era “l’asse dell’asse. La sua eliminazione è stata una svolta nel crollo dell’asse” e Israele lo sta “smantellando passo dopo passo”. “Chiunque collabori con noi”, ha aggiunto, “raccoglie grandi benefici. Chiunque ci attacchi, perde molto”.
Fonti israeliane: “Possibile un accordo sugli ostaggi in due settimane”
Un alto funzionario israeliano ha riferito questa sera a Ynet che “entro una settimana o due” sarebbe possibile raggiungere un accordo sugli ostaggi aggiungendo che “le condizioni sono mature”. Sebbene l’ufficio del primo ministro questa mattina abbia raffreddato le notizie, anche il ministro degli Esteri Gideon Saar ha espresso un crescente ottimismo riguardo all’accordo. Intanto, fonti vicine a un alto dirigente di Hamas hanno dichiarato che c’è stato un “sviluppo significativo nei negoziati”. Hamas ha accettato una cessazione graduale delle ostilità, proponendo un accordo suddiviso in tre fasi.
Continuano gli attacchi aerei israeliani sul Golan
Israele ha compiuto nuovi e ripetuti raid aerei nel sud-ovest della Siria, nei pressi del Golan, dei confini con la Giordania e col Libano. Lo riferiscono media siriani e la tv al Jazeera, documentando parte dei danni inflitti dagli attacchi aerei israeliani nelle regioni di Suwayda, Daraa, Qunaytra e Damasco.