Guerra Hamas – Israele
Oggi è il 462° giorno di guerra
Media, 30 attacchi aerei sullo Yemen da Usa, Israele e Gb
Secondo Sky News Arabia e l’agenzia di stampa yemenita Saba, Stati Uniti, Israele, e Regno Unito hanno lanciato 30 raid aerei a Sanaa e sul porto di Hodeidah nello Yemen. Sarebbe stata presa di mira anche una grande centrale elettrica nei pressi della capitale. Gli abitanti dell’area di Sanaa riferiscono di almeno 10 ondate di attacchi nella stessa capitale., diretti pure contro obiettivi sotterranei degli Houthi, tra cui il quartier generale del gruppo sostenuto dall’Iran, siti radar e lanciatori vicino alla costa. Nella zona in cui sono avvenuti gli attacchi, la milizia filoiraniana gestisce le basi da cui ha lanciato attacchi contro navi commerciali nel Mar Rosso e contro Israele.
Calca in moschea Omayyadi a Damasco, 3 morti
Almeno tre persone sono morte e altre cinque sono rimaste ferite in una calca nella moschea degli Omayyadi a Damasco, dove poche ore prima si era recato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani. Lo ha reso noto in un post su Facebook la Difesa civile siriana conosciuta anche come ‘Caschi bianchi’.
Nella nota la Difesa civile ha spiegato che i fatti sono accaduti durante “un evento organizzato da civili”. La moschea degli Omayyadi è la più grande di Damasco e una delle più antiche al mondo.
Media, bombardamenti sulla capitale dello Yemen Sanaa
Gli attacchi aerei avvengono in contemporanea con la manifestazione settimanale contro Israele nella capitale yemenita Sanaa. Media legati agli Houthi hanno riportato una serie di raid aerei anche sul porto di Ras Issa nella provincia di Hodeidah, dove si ritiene che arrivino le armi inviate dall’Iran. Ieri sera gli Houthi hanno lanciato tre droni contro Israele, i velivoli senza pilota sono stati intercettati prima di esplodere e senza causare danni. Secondo l’Idf, dall’inizio della guerra, gli Houthi hanno lanciato 40 missili balistici e 320 droni sul territorio israeliano.
Iran, non usiamo territorio di Paesi terzi per attaccare nemici
Il comandante delle Guardie della rivoluzione iraniana, Hossein Salami, ha affermato che l’Iran non ha utilizzato il territorio di altri Paesi amici per attaccare i suoi nemici, aggiungendo che gli attacchi della Repubblica islamica contro Israele sono stati lanciati dal territorio iraniano. “Non abbiamo sparato un solo proiettile al nemico dalla Siria e dal Libano”, ha detto Salami, come riferisce Mehr, rinnovando le minacce contro Israele. “Non ci siamo indeboliti o ritirati dalle nostre posizioni politiche. Al contrario, siamo in grado di distruggere le basi regionali dei nemici”, ha detto il capo dei pasdaran, aggiungendo che “presto saranno svelati complessi sotterranei di missili e droni e potrete vedere la grandezza e la profondità invisibili del potere dell’Iran”.