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Guerra Hamas – Israele

Guerra Hamas – Israele

Oggi è il 500° giorno di guerra

Colonia di Efrat: “Israele progetta mille nuove case”. La denuncia della Ong che si batte contro l’espansione degli insediamenti israeliani

Israele ha emesso un bando di gara per la costruzione di quasi 1.000 ulteriori case di coloni in Cisgiordania. Lo denuncia la Ong israeliana Peace Now che da anni si batte contro lo sviluppo di 974 nuove unità abitative che consentirebbero alla popolazione dell’insediamento di Efrat, a sud di Gerusalemme, di espandersi del 40% e bloccherebbe ulteriormente lo sviluppo della vicina città palestinese di Betlemme. Peace Now, che si batte per una soluzione negoziata del conflitto a due Stati, accusa il governo del primo ministro Benjamin Netanyahu di portare avanti la costruzione degli insediamenti mentre l’attenzione pubblica è rivolta altrove.

 

Israele invia negoziatori al Cairo

In Israele si terrà oggi una riunione del gabinetto di sicurezza. Ciò avverrà dopo l’invio dei negoziatori al Cairo per discutere di un cessate il fuoco a Gaza, in seguito ai colloqui del Segretario di Stato americano Marco Rubio a Tel Aviv e al sesto scambio di detenuti israeliani e palestinesi nell’ambito del cessate il fuoco. Rubio, oggi in Arabia Saudita, ha mostrato un fronte unito con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. L’inviato Usa ha sottolineato che “Hamas non può rimanere una forza militare o governativa. Deve essere eliminato”.

 

Vertice egiziano verso il rinvio

Il segretario generale aggiunto della Lega araba, Hossam Zaki, ha dichiarato che il prossimo vertice arabo potrebbe essere rinviato di qualche giorno per ragioni logistiche, non politiche, soprattutto perché l’Egitto desidera che il maggior numero di leader partecipi al summit. Ha aggiunto, in dichiarazioni rilasciate a un canale televisivo egiziano locale, che Riad ospiterà un incontro tra cinque nazioni arabe il 20 febbraio, sottolineando che tale incontro potrebbe portare a un accordo su un quadro generale che sarà presentato al summit arabo.

Riguardo alla situazione in Libano, Zaki ha affermato che la situazione libanese “fa ben sperare” nonostante gli eventi sulla strada dell’aeroporto di Beirut, sottolineando la necessità che Israele si ritiri dal Libano meridionale per evitare di complicare ulteriormente la situazione. Il Segretario generale aggiunto ha sottolineato la necessità che il nuovo governo libanese si prenda del tempo per gettare le basi del suo governo, fino all’adozione della dichiarazione governativa, sottolineando che se verrà data l’opportunità al Presidente libanese Joseph Aoun e al Primo Ministro Nawaf Salam “di lavorare come richiesto, in Libano verrà raggiunta la stabilità”.

 

È il 500esimo giorno di guerra a Gaza. Le famiglie degli ostaggi protestano digiunando: “Fateli uscire dall’inferno”

Mentre Israele commemora il 500esimo giorno dall’attacco del 7 ottobre 2023, l’Hostages and Missing Families Forum ha chiesto un digiuno nazionale per richiamare l’attenzione e riflettere sulla difficile situazione degli ostaggi ancora a Gaza. L’evento si terrà sotto lo slogan “Fateli uscire dall’inferno”. Il digiuno inizia alle 11.40 ora locale (le 10:40 in Italia) e termina alle 20 con un raduno in Hostages Square a Tel Aviv. Nella giornata di oggi sono previsti altri raduni ed eventi in Israele.

 

 

luciani.2006@libero.it

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