Guerra Hamas – Israele
Oggi è il 502° giorno di guerra
È arrivato all’aeroporto di Fiumicino. con un volo dal Cairo. un altro bambino palestinese che sarà curato all’ospedale Meyer di Firenze
È arrivato questa sera all’aeroporto di Fiumicino con un volo dal Cairo un altro bambino palestinese, nel quadro dell’operazione che lo scorso 13 febbraio aveva permesso di accogliere nel nostro Paese quattordici piccoli malati oncologici di Gaza, insieme alle loro famiglie. Lo riferisce la Farnesina. Le condizioni sanitarie del bambino non ne avevano permesso il trasferimento con il resto del gruppo, la scorsa settimana. Dopo il parere positivo dei medici dell’Ospedale Italiano Umberto I del Cairo, è stato ora possibile procedere al viaggio. Il piccolo paziente, accompagnato da un medico della Protezione Civile, verrà curato presso l’Ospedale Meyer di Firenze
Le autorità libanesi hanno fatto sapere di aver recuperato 23 corpi dalle città al confine con Israele dopo il ritiro delle Idf
Le autorità libanesi hanno fatto sapere di aver recuperato 23 corpi dalle città al confine con Israele dopo il ritiro delle Idf. Lo ha reso noto la difesa civile libanese spiegando che ”le squadre specializzate sono riuscite oggi a recuperare 14 corpi a Mais al-Jabal, tre a Markaba e tre a Kfar Kila, oltre ad altri tre a Odaisseh”, ha indicato la difesa civile in un comunicato rilanciato dall’agenzia di stampa ufficiale Ani.
Netanyahu avrebbe dato indicazioni sui termini per la seconda fase dei negoziati: Hamas disarmata e fuori da Gaza e nessun ruolo a ANP nella gestione post bellica
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha detto ai ministri del governo durante un recente incontro che le condizioni di Israele nei prossimi negoziati sui termini della seconda fase dell’accordo sugli ostaggi sono che Hamas si disarmi e che non abbia più alcuna presenza a Gaza dove però anche l’Autorità nazionale palestinese sarà esclusa dalla gestione postbellica. Lo riporta Channel 12. Non è chiaro se queste richieste siano compatibili con lo sforzo di liberare tutti gli ostaggi israeliani rimasti, con alcuni analisti che ipotizzano che l’unico modo per raggiungere quest’ultimo obiettivo sarà porre fine alla guerra con Hamas ancora a Gaza in qualche forma. Netanyahu ha detto ai ministri del governo che si sarebbe tenuta una riunione separata in merito ai negoziati della seconda fase prima che la delegazione israeliana partisse per Doha.Cinquantanove israeliani rimarranno prigionieri dopo il completamento della prima fase. Si ritiene che 24 di loro siano vivi, mentre 35 sono stati confermati morti dalle autorità israeliane. Israele si prepara da una parte ai negoziati sulla seconda fase dell’accordo e dall’altra alla potenziale ripresa della guerra, con grandi quantità di truppe e di equipaggiamenti ammassati lungo il confine di Gaza, afferma Channel 12, riconoscendo che un ritorno ai combattimenti sarà sostanziale ma complesso, data la presenza di ostaggi ancora trattenuti in tutta Gaza.
Il Qatar ha sottolineato un “clima positivo” per l’avvio dei negoziati per la seconda fase dell’accordo di cessate il fuoco a Gaza tra Israele e Hamas
Il Qatar ha sottolineato un “clima positivo” per l’avvio dei negoziati per la seconda fase dell’accordo di cessate il fuoco a Gaza tra Israele e Hamas. “C’e’ un’atmosfera positiva che potrebbe incoraggiare l’inizio della seconda fase dell’accordo di cessate il fuoco di Gaza”, ha detto il funzionario del Ministero degli Esteri Majed al-Ansari in una conferenza stampa a Doha.Tuttavia, ha fatto notare che i negoziati non sono ancora iniziati, ma ha espresso la speranza che inizieranno “presto”. Al-Ansari ha affermato che il flusso di aiuti umanitari verso Gaza e’ “insufficiente”, sottolineando che “non deve trasformarsi in una merce di scambio”. Il ministro degli Esteri israeliano Gideon Saar ha affermato che la seconda fase dei negoziati dell’accordo di Gaza inizierà questa settimana
Il direttore dell’Unrwa, Lazzarini: “Israele ha ordinato chiusura scuole a Gerusalemme Est”
Il Commissario generale dell’Agenzia Onu per i rifugiati palestinesi (Unrwa), Philippe Lazzarini, ha denunciato oggi su X l’intervento delle forze israeliane in scuole e centri di formazione Unrwa a Gerusalemme Est, sottolineando che “ai bambini e ai ragazzi viene negato il diritto all’istruzione. Oggi, le forze israeliane e personale del comune di Gerusalemme sono entrati con la forza nel centro di formazione Unrwa Kalandia e ne hanno ordinato l’immediata evacuazione – ha scritto – erano presenti almeno 350 studenti e 30 membri del personale. Sono stati usati gas lacrimogeni e bombe stordenti”.
“Inoltre questa mattina, agenti della polizia israeliana, accompagnati dal personale del comune di Gerusalemme, si sono recati nelle scuole Unrwa ordinandone la chiusura”, ha aggiunto Lazzarini, precisando che tali iniziative interessano “250 bambini in tre scuole Unrwa a Gerusalemme Est e oltre 350 tirocinanti nel centro di formazione Kalandia, un grande complesso delle Nazioni Unite. Questa è una violazione del diritto fondamentale all’istruzione”, ha rimarcato, sottolienando che “l’accesso dei bambini all’istruzione deve essere tutelato” e che “le strutture delle Nazioni Unite devono essere protette e rispettate in ogni momento, ovunque si trovino”.