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Guerra Hamas – Israele

Guerra Hamas – Israele

Oggi è il 560° giorno di guerra

Rubio: “I Paesi europei devono decidere se revocare le sanzioni all’Iran”

Marco Rubio ha dichiarato che i Paesi europei devono decidere a breve se revocare le sanzioni all’Iran. “Per gli europei c’è una decisione importante da prendere molto presto sulla revoca delle sanzioni, l’Iran è chiaramente inadempiente all’accordo attuale” ha detto il segretario di Stato Usa lasciando Parigi, secondo quanto riportano i media internazionali. “Come avete visto, l’Aiea era a Teheran ieri e ha rilasciato dichiarazioni pubbliche affermando che l’Iran è più vicino che mai alle armi nucleari”, ha aggiunto. Il presidente Trump “ha chiarito che l’Iran non avrà un’arma nucleare. Questo non accadrà”, “speriamo che i colloqui continuino, che siano fruttuosi e che possano portare a qualcosa. Tutti preferiremmo una risoluzione pacifica e duratura” ha aggiunto Rubio.

 

Reza Pahlavi: “I colloqui non porteranno la pace in Medio Oriente. Non è il momento di salvare un regime morente”

“Questi colloqui sul nucleare non porteranno la pace in Medio Oriente. Questo regime non negozia in buona fede. Usa la diplomazia come tattica per guadagnare tempo, allentare la pressione e rafforzare la sua presa sul potere”. Lo dichiara – riferendosi all’incontro di domani a Roma tra Stati Uniti e Iran – Reza Pahlavi, il figlio maggiore dell’ultimo Scià Mohammad Reza Pahlavi.

“Per quanto con buone intenzioni – prosegue la dichiarazione – questi colloqui sul nucleare daranno una mano a una dittatura in rovina e prolungheranno la sua esportazione di terrore e caos. La Repubblica Islamica è al suo punto più debole degli ultimi 46 anni. La sua leadership è frammentata. La sua economia è in caduta libera. Il suo popolo è in crescita. Solo nelle ultime settimane, le proteste sono scoppiate di nuovo in tutto il Paese. Il cambiamento è già in atto. Non è il momento di salvare un regime morente. Esorto gli Stati Uniti e i loro alleati nel Regno Unito, in Francia, in Germania e in Italia a schierarsi al fianco del popolo iraniano. Fate un accordo con il popolo iraniano, non un accordo con gli estremisti di Teheran”.

 

Muro del pianto, Gerusalemme. Ambasciatore Usa lascia nota a Trump

Il neo nominato ambasciatore degli Stati Uniti in Israele, Mike Huckabee, ha visitato il Muro Occidentale nella Città Vecchia di Gerusalemme. Lo riporta il Times of Israel pubblicando il filmato della visita che mostra Huckabee, il giorno dopo essere arrivato nel Paese per assumere il suo incarico, inserire una nota in una fessura del muro. L’ambasciatore ha subito affermato che la nota è del presidente degli Stati Uniti Donald Trump. “L’ha scritto di suo pugno giovedì scorso e mi ha chiesto di inserirlo. Quindi lo faccio con i migliori auguri del presidente” ha spiegato Huckabee, accompagnato dal rabbino del Muro Occidentale, Rabbi Shmuel Rabinovitch.

 

Hamas: “Palese aggressione degli Usa contro lo Yemen, si tratta di un vero crimine di guerra”

Il gruppo militante palestinese Hamas ha denunciato gli attacchi statunitensi avvenuti la notte scorsa contro un porto di rifornimento yemenita, che hanno causato la morte di decine di persone, mentre Washington riprende la sua campagna contro i ribelli Houthi sostenuti dall’Iran. “Questa palese aggressione rappresenta una grave violazione della sovranità yemenita, un vero e proprio crimine di guerra, e riafferma la continuazione delle politiche ostili americane contro i popoli liberi che rifiutano l’egemonia sionista e americana nella regione”, ha dichiarato Hamas in una nota.

 

luciani.2006@libero.it

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