Guerra in Ucraina
Oggi è il 979° giorno di guerra
Il Fondo Monetario Internazionale posticipa a data da destinarsi la sua prima attesa visita in Russia, la prima dall’inizio della guerra
Il Fondo Monetario Internazionale posticipa a data da destinarsi la sua prima attesa visita in Russia da quando Mosca ha lanciato l’invasione dell’Ucraina. Lo riporta il Financial Times, secondo il quale la decisione è legata alle pressioni degli alleati europei di Kiev. Gli ispettori del Fondo avrebbero dovuto visitare Mosca allafine del mese per la visita di routine per la stesura dell’Article IV. Ma in una lettera Polonia, Danimarca,Finlandia, Lituania, Lettonia, Estonia, Islanda e Norvegia hanno messo in guardia delle conseguenze della visita dal punto di vista della reputazione del Fmi. “Avrebbe segnalato alla comunità internazionale che il Fmi è pronto a tornare al business, compiendo un passo verso la normalizzazione delle relazioni con l’aggressore”, si legge nella missivariportata dal Financial Times
Ucraina: Oggi l’Eurocamera vota per l’ok alle armi in territorio russo
“Il Parlamento europeo invita gli Stati membri a revocare immediatamente le restrizioni all’uso dei sistemi d’arma occidentali consegnati all’Ucraina contro obiettivi militari legittimi sul territorio russo, che ostacolano la capacità dell’Ucraina di esercitare pienamente il suo diritto all’autodifesa secondo il diritto pubblico internazionale e lasciano l’Ucraina esposta ad attacchi contro la sua popolazione e le sue infrastrutture”.
E’ quanto si legge nel testo finale della risoluzione dell’Eurocamera sull’Ucraina, concordato tra i gruppi e visionato da LaPresse, che verrà votato oggi alle 12 dalla plenaria. Sarà interessante vedere come voteranno gli eurodeputati italiani.
Ucraina, Parolin a colloquio con la commissaria per i diritti della Russia
Il 16 settembre corrente il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato di Sua Santità, ha tenuto una video-conferenza con la Sig.ra Tatiana Moskalkova, Commissaria per i diritti umani della Federazione Russa.
Secondo quanto riferisce la sala stampa della Santa Sede, durante il colloquio, il Cardinale Segretario di Stato, oltre a ringraziare l’Ombudslady russa per il ruolo che ha svolto nella liberazione di due sacerdoti ucraini, ha ricordato la necessità di salvaguardare, nel contesto dell’attuale conflitto, i diritti umani fondamentali sanciti dalle convenzioni Internazionali e ha trattato alcuni temi di carattere umanitario. In particolare, egli ha fatto riferimento all’assistenza ai militari ucraini prigionieri nella Federazione Russa e al reciproco scambio dei soldati detenuti in Russia e Ucraina.