Guerra in Ucraina
Oggi è il 1020° giorno di guerra
Il commissario Ue per la Difesa vuole impegnare 100 miliardi di euro per prevenire futuri attacchi russi
Il commissario europeo per la Difesa e lo spazio Andrius Kubilius ha detto di voler impegnare 100 miliardi di euro per la difesa. Tra le altre cose, questa sarebbe una soluzione preventiva in caso di attacco russo, ha detto l’ex primo ministro lituano intervistato da Politico.
Kubilius vuole che il prossimo bilancio settennale dell’UE stanzi 100 miliardi di euro per la difesa, un aumento che ha definito “ambizioso” poiché l’attuale bilancio settennale di oltre 1 trilione di euro prevede solo 10 miliardi di euro per la Difesa. “Dobbiamo essere preparati alla possibilità di un’aggressione russa… Se falliamo in Ucraina, allora, ovviamente, la probabilità di un’aggressione militare russa contro i paesi dell’UE potrebbe aumentare”, ha affermato.
Il commissario Ue ha sottolineato che il nemico dell’Ue è il dittatore russo Vladimir Putin. Ha osservato che fornire all’Ucraina il sostegno di cui ha bisogno per vincere la guerra è fondamentale. Va notato che Kubilius è il primo commissario Ue per la Difesa e lo Spazio. La sua posizione è stata concepita per progettare una migliore integrazione per la frammentata industria della Difesa del blocco Ue, aumentare la spesa, inviare più armi all’Ucraina e migliorare il coordinamento della Difesa con la Nato e gli Stati Uniti.
Estonia: “Sforzo internazionale è garanzia per pace in Ucraina”
Dobbiamo aprire gli occhi, assumerci le nostre responsabilità e fare passi concreti e coraggiosi. Con l’aiuto e la forza di volontà della comunità internazionale, una pace duratura e giusta è possibile sia in Medio Oriente che in Ucraina”. Lo ha detto il ministro degli Esteri estone, Margus Tsahkna, intervenendo al Manama Dialogue, la conferenza annuale dedicata alla politica internazionale in corso in Bahrein.
“Consentendo alla Russia di cambiare con la forza i confini in Ucraina si sta creando un pericoloso precedente – ha detto ancora Tsahkna -. Aiutando l’Ucraina a garantire la sua sovranità e integrità territoriale, contribuiamo alla sicurezza di tutti i Paesi”.
Tusk: la cacciata di Assad in Siria dimostra che la Russia e i suoi alleati possono essere sconfitti
Il primo ministro della Polonia, Donald Tusk, ha detto che la cacciata di Bashar al-Assad in Siria dimostra che la Russia e i suoi alleati possono essere sconfitti, mentre il futuro componente dell’Unione europea, l’Ucraina, combatte contro l’invasione russa.
“Gli eventi in Siria hanno fatto capire al mondo ancora una volta, o almeno dovrebbero, che anche il regime più crudele può cadere e che la Russia e i suoi alleati possono essere sconfitti”, ha scritto Tusk sul proprio profilo social sulla piattaforma X.
Kubilius: “La Difesa europea ha bisogno di un Bing Bang”
Il commissario alla Difesa europea e allo spazio, Andrius Kubilius: “L’Europa deve essere pronta ad affrontare senza indugio le contingenze militari più estreme. Per raggiungere questo obiettivo, dobbiamo pensare a una revisione sistemica della difesa europea. Non possiamo più contare su passi incrementali, abbiamo bisogno di un Big Bang”.
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Kiev sostiene che la caduta di Assad sottolinea la debolezza della Russia
La caduta del presidente siriano Bashar al-Assad sottolinea la debolezza e l’incapacità della Russia di combattere su due fronti, ha dichiarato oggi il ministero degli Esteri ucraino, riporta Reuters. La Russia aveva sostenuto il governo di Assad con attacchi aerei contro obiettivi dell’opposizione a partire dal 2015 e operando da due basi in territorio siriano.
Ma l’invasione dell’Ucraina da parte di Mosca, che dura da 33 mesi, ha prosciugato notevoli risorse militari. “Gli eventi in Siria dimostrano la debolezza del regime di Putin, che non è in grado di combattere su due fronti e abbandona i suoi più stretti alleati per continuare l’aggressione contro l’Ucraina”, ha detto il Ministero degli Esteri ucraino in un comunicato.
Il direttorato dell’intelligence di Kiev, il Gur, con un post sull’app di messaggistica Telegram, ha affermato che le forze russe in Siria “hanno ritirato le proprie navi da guerra dalla base navale di Tartous che Assad aveva permesso a Mosca di utilizzare come pegno per la sua sicurezza”.
Una fregata, la Admiral Grigorovich, e una nave da carico, la Engineer Trubin, sono state ritirate da Tartous domenica, e gli aerei russi stavano spostando “i resti delle loro armi e attrezzature militari” dalla base aerea di Khmemim.
Il Gur non ha fornito alcuna prova delle sue affermazioni e Reuters non è stata immediatamente in grado di verificare la situazione. I blogger di guerra russi hanno avvertito nel fine settimana che le due basi e la stessa presenza di Mosca in Medio Oriente erano minacciate dagli insorti.