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Guerra in Ucraina

Guerra in Ucraina

Oggi è il 1022° giorno di guerra

Ucraina: se Usa taglieranno aiuti, fondi e armi fino a metà del 2025

L’Ucraina avrà fondi, armi e munizioni a sufficienza per circa metà del 2025 se gli Stati Uniti taglieranno tutti gli aiuti a Kiev, ha detto il ministro delle Finanze di Kiev ucraino, Sergii Marchenko. “Credo che abbiamo abbastanza fondi, abbastanza equipaggiamento militare, abbastanza missili e proiettili di artiglieria per durare almeno fino alla prima metà del 2025”, ha detto Marchenko al quotidiano spagnolo El Pais. Il ministro ha aggiunto che Kiev dovrebbe avere un piano in atto per creare le condizioni necessarie per la cooperazione con l’amministrazione del presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump.

All’inizio della settimana, Trump ha detto alla NBC che l’Ucraina dovrebbe “probabilmente” prepararsi a ricevere meno aiuti dalla nuova amministrazione statunitense.

 

L’esercito russo ha perso altri 1.400 soldati in Ucraina

Le perdite totali in combattimento delle truppe russe in Ucraina dal 24 febbraio 2022 all’11 dicembre 2024 ammontano a circa 757.340 persone, di cui 1.400 uccise nelle ultime 24 ore. Lo afferma il messaggio dello stato maggiore delle forze armate ucraine su  Facebook,  riferisce Ukrinform.

 

Gli Usa firmano garanzia per prestito da 20 miliardi a Kiev

Gli Usa hanno firmato una garanzia finanziaria a sostegno del prestito da 20 miliardi di dollari del governo americano a Kiev. Questo sforzo, ha reso noto l’agenzia per lo sviluppo internazionale (Usaid), fa parte dell’impegno del G7 di anticipare 50 miliardi di dollari di finanziamenti  totali nell’ambito dell’iniziativa di prestito ‘Extraordinary Revenue Acceleration’ (Era) – legato agli asset russi congelati, ndr – per soddisfare le esigenze di finanziamento cruciali e immediate dell’ Ucraina nella sua lotta contro l’invasione della Russia.

 

Siria: Lukashenko, nuovi leader Paese non romperanno con Mosca

Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko e’ convinto che i ribelli che hanno preso il potere in Siria e rovesciato il presidente Bashar al-Assad non romperanno le relazioni con Mosca. “Non sono degli idioti”, ha dichiarato Lukashenko stando a quanto riportato dall’agenzia di stampa statale BelTA. Secondo il leader bielorusso, i siriani “non hanno bisogno di combattere” con l’Occidente, con il quale cercheranno di avere buone relazioni. “Ma non vorranno interrompere le relazioni nemmeno qui”, ha insistito, riferendosi evidentemente alla Russia, alleato storico di Damasco. Lukashenko ha anche puntualizzato che quanto accaduto nel Paese arabo dovrebbe diventare “una lezione” per Minsk: la caduta del regime di Bashar al-Assad, a suo avviso, era nell’interesse tanto degli Stati Uniti che dei Paesi occidentali. “Li’ c’e’ abbastanza petrolio e gas”, ha sottolineato rammentando il progetto di costruzione di un gasdotto per raggiungere la costa mediterranea attraverso il territorio siriano. “Tutto questo e’ nell’interesse dell’Occidente e degli americani. Sono loro che giocano il ruolo principale”, ha insistito il leader bielorusso.

Secondo diversi analisti, infatti, uno degli scenari piu’ preoccupanti per il Cremlino sarebbe stato la possibilita’ di far arrivare in Europa il gas naturale o il petrolio proveniente da Qatar, Emirati o Arabia Saudita attraverso un gasdotto attraverso la Siria, ovvero una rotta economicamente piu’ vantaggiosa e alternativa alle forniture di Gazprom.

 

Putin: “Con i missili Oreshnik non c’è più bisogno di armi atomiche”

L’emergere dei sistemi missilistici russi Oreshnik a medio raggio ridurrà al minimo la necessità di utilizzare armi nucleari. Lo ha affermato il presidente russo Vladimir Putin. “Un numero sufficiente di questi moderni sistemi d’arma porta praticamente al punto di non avere più bisogno di usare armi nucleari”, ha detto il leader russo secondo cui Mosca “non sta inasprendo la dottrina nucleare, la sta migliorando”.

luciani.2006@libero.it

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