Guerra in Ucraina
Oggi è il 1064° giorno di guerra
Kiev: oltre 200 civili sono ancora a Chasiv Yar sotto attacco
Più di 200 civili ucraini, molti dei quali vulnerabili, si trovano ancora nella roccaforte di prima linea di Chasiv Yar, sotto un pesante assalto russo. Lo riferisce un portavoce militare. L’hub militare di importanza strategica nella regione orientale del Donetsk è sotto attacco dal 2022 e i suoi edifici sono stati in gran parte distrutti.
“Secondo l’amministrazione militare, ci sono 229 persone” che vivono nella città, ha dichiarato in un’intervista Dmytro Zaporozhets, portavoce del gruppo di forze ‘Lugansk’. “La maggior parte di loro sono anziani, disabili e persone che si prendono cura di loro”, ha detto.
Prima dell’inizio dell’invasione su larga scala, Chasiv Yar ospitava circa 12.000 persone. L’amministrazione militare ucraina non è più in grado di organizzare rifugi o distribuire cibo ai residenti rimasti, ha detto Zaporozhets, a causa delle “ostilità in corso” e “dell’uso di droni da parte del nemico”.
Ucraina e Albania firmano un accordo di cooperazione
“Ho incontrato il primo ministro albanese, Edi Rama, a Davos. Abbiamo firmato un accordo di cooperazione e supporto a lungo termine tra i nostri Paesi”. Lo riferisce su X il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, sottolineando che “l’Albania ha fornito assistenza militare e umanitaria all’Ucraina sin dall’inizio dell’invasione su vasta scala e continuerà a fornire il suo sostegno per tutti i dieci anni di validità dell’accordo”.
Tirana “contribuirà anche alla coalizione dei jet da combattimento.
Sono grato all’Albania per aver sostenuto il nostro percorso di integrazione europea, rafforzando le nostre posizioni sul campo di battaglia e avvicinandoci a una pace giusta e duratura per l’Ucraina”, ha concluso.
Duro attacco del presidente bulgaro Radev all’Ue, sulla guerra in Ucraina
Duro attacco oggi del presidente della Bulgaria Rumen Radev contro i leader dell’Ue per la loro politica nei confronti della guerra in Ucraina. “Perché l’Ucraina sta perdendo la guerra, nonostante i colossali aiuti finanziari e militari? Fino ad ora volevano farci credere che sarebbe successo esattamente il contrario e la maggior parte dei leader europei istigavano l’Ucraina a lanciare una controffensiva con l’utopica certezza di una vittoria contro la Russia. Chi si assumerà ora la responsabilità e pagherà il prezzo per le centinaia di migliaia di vittime di questa controffensiva nel 2023?”, ha dichiarato il presidente Radev nel suo intervento a una conferenza a Sofia organizzata dal Forum economico di Delfi.
“Da tempo si parla di un collasso dell’economia russa ma intanto cadono governi di paesi Ue, mentre le sanzioni Ue contro Mosca stanno diventando incongruenti in quanto le risorse energetiche russe trovano mercato in altri paesi del mondo”, ha aggiunto il presidente bulgaro. A suo giudizio “all’epicentro dell’ampio spettro di problemi che l’Europa deve affrontare c’è la crisi della leadership, che ha due dimensioni principali: competenza e onestà. “Competenza su temi strategici per l’Europa e onestà nei confronti dei cittadini europei”.
“A questo proposito – ha concluso Radev – si stanno diffondendo e alimentando dei timori riguardo al ritorno del presidente Trump alla Casa Bianca. Al contrario, penso che possa essere un catalizzatore per una serie di processi di guarigione dell’Ue, a condizione che lo consideri un’opportunità per svegliarsi e assumersi la responsabilità non solo della propria sicurezza, ma anche per lanciare un’economia dinamica e competitiva”.