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Guerra in Ucraina

Guerra in Ucraina

Oggi è il 1087° giorno di guerra 

Aiea: dopo drone su Chernobyl, livelli radiazioni normali e stabili

“Nella notte tra il 13 e il 14 febbraio, intorno all’01:50, il team dell’Aiea presente nel sito di Chernobyl ha sentito un’esplosione provenire dal New Safe Confinement, che protegge i resti del reattore 4 dell’ex centrale nucleare di Chernobyl, provocando un incendio. Sono stati informati che un drone aveva colpito il tetto dell’New Safe Confinement (Nsc). Il personale e i veicoli antincendio sono intervenuti in pochi minuti. Al momento, non ci sono indicazioni di una falla nel contenimento interno dell’NSC. I livelli di radiazione all’interno e all’esterno rimangono normali e stabili”. Lo riferisce l’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea), aggiungendo che “non sono state segnalate vittime” e precisando che “l’Aiea continua a monitorare la situazione”.

 

Zelensky, ‘drone russo su copertura impianto Chernobyl’

Un drone d’attacco russo con una “testata altamente esplosiva” ha colpito la notte scorsa il sarcofago della centrale nucleare di Chernobyl, ovvero la massiccia struttura in acciaio e cemento che copre il reattore n. 4 del sito: lo ha reso noto su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky aggiungendo che è scoppiato un incendio ma che non è stato segnalato un aumento delle radiazioni.

 

Ucraina: consigliere Zelensky, garanzie? Risorse militari comparabili con Mosca

“Putin vuole ridefinire il diritto internazionale per legittimare l’intervento militare di alcuni Paesi nelle aree sotto la loro influenza. In questo modo, cerca di dimostrare che compiere massacri in territori sovrani altrui dovrebbe restare impunito. In sostanza, sostiene che un Paese possa invadere un altro se ciò rientra nei suoi interessi. Trovo queste idee estremamente pericolose e distruttive”. A dirlo, in un’intervista al Corriere della Sera, è Mykhailo Podolyak, uno dei più noti consiglieri del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Secondo Podolyak il dialogo tra Trump e Putin è “una conversazione con forti componenti emotive. A prescindere da ciò che cercano di imporre, per noi resta l’interesse prioritario di porre fine alla guerra in modo equo per un lungo periodo. Ciò necessita tempo, non dobbiamo farci prendere dalla fretta”. “L’Europa – aggiunge – sta già facendo molto. Parlo della Commissione europea, dell’Unione europea nel suo complesso che ha già ripensato la sua politica estera, ha già riflettuto in generale su cosa è diventata la Russia, a quali rischi corre oggi se Mosca rimane com’è ora. L’Europa investe in armi e difesa molto più di prima. In parallelo, comprende chiaramente che l’investimento in Ucraina è un investimento sulla propria sicurezza e va aumentato. Mi attendo più integrazione europea, maggiori sforzi per la difesa comune, più iniziativa, più cooperazione bellica con l’Ucraina”. “Zelensky dice che senza di noi perderemo tutti. Certo che può dire ‘no’ a Trump. Ci vengono costantemente fatte domande sulle nostre posizioni negoziali e cosa fare realisticamente per finire la guerra. Noi lo ripetiamo di continuo con Zelensky: è estremamente importante che i nostri partner capiscano che è impossibile fermare la Russia senza che comprenda che la vittoria militare è impossibile o addirittura stimolandola ad aggredire”. Non ci si può fidare di Putin: “Assolutamente e categoricamente no. Putin non appartiene alla categoria di persone che rispettano l’impegno o la parola data. Le sue promesse sono sempre false. Vive in un mondo illusorio, condotto da parametri altri dai nostri, ha un codice culturale diverso, crede di avere il diritto di usare tecniche genocidarie per risolvere problemi di politica estera e persino di politica interna. Di Putin non ci si può fidare perché altrimenti si è visti come un avversario debole, schiacciabile, e si finisce per fare il gioco russo”. Per l’Ucraina “le garanzie di sicurezza non devono essere documenti legali, ma azioni concrete come basi con un gran numero di missili di una certa gittata e con obiettivi specificati sul territorio della Russia e la presenza dell’Ucraina in varie alleanze militari. Kiev deve avere la garanzia di difese militari comparabili con le risorse militari della Russia”.

 

luciani.2006@libero.it

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