Guerra in Ucraina
Oggi è il 1114° giorno di guerra
Zelensky: non sono a conoscenza di un nuovo invito a incontrare Trump
Il leader ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato di non essere a conoscenza di un invito ufficiale a incontrare di nuovo il presidente degli Stati Uniti Donald Trump nell’ambito dei colloqui in corso per negoziare un accordo di pace. Lo riporta la Cnn. “Non ho sentito parlare dell’invito. Penso che qualsiasi incontro che abbiamo con il presidente degli Stati Uniti debba concludersi con un risultato positivo per entrambe le parti. E penso che sia così che dovremmo affrontare tutti i nostri incontri”, ha detto Zelensky ai giornalisti a Kiev quando gli è stato chiesto di un possibile nuovo incontro con Trump dopo lo scontro nello Studio Ovale dello scorso 28 febbraio.
Bloomberg: Putin cercherà di tirarla per le lunghe
“Il Presidente russo Vladimir Putin probabilmente cercherà di tirare per le lunghe i tempi per l’accordo sulla cessazione dei combattimenti in Ucraina, per assicurarsi che siano garantite le condizioni più favorevoli possibili per Mosca, hanno detto diverse persone a conoscenza della situazione. Anche se il leader russo probabilmente accetterà i termini di una eventuale tregua con l’Ucraina, vuole assicurarsi che le sue condizioni siano incluse prima, secondo una persona che ha familiarità con le idee del Cremlino”. Lo scrive oggi la testata statunintese Bloomberg. “I funzionari russi non hanno discusso con le loro controparti statunitensi l’accordo specifico che la delegazione ucraina ha concordato martedì nella città saudita di Gedda, e il Cremlino ritiene che tale quadro sia inaccettabile, ha detto la persona. L’accordo tra i funzionari statunitensi e ucraini presenta un dilemma per Putin” perché “non fa ciò che la Russia ha già detto di aver bisogno per fermare i combattimenti, ovvero affrontare i parametri di una soluzione a più lungo termine della guerra iniziata da Putin nel febbraio 2022. Il Cremlino potrebbe anche chiedere la sospensione delle forniture di armi all’Ucraina come condizione per il cessate il fuoco, ha detto una delle persone vicine al Cremlino”.
Cremlino: sulla proposta di cessate il fuoco “attendiamo dettagli da Rubio e Waltz”
Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha detto a un giornalista che è andato “un po’ troppo avanti” chiedendo se la Russia intendesse vincolare il possibile cessate il fuoco alla revoca delle sanzioni internazionali imposte per la guerra in Ucraina. “Rubio e Waltz hanno detto che ci avrebbero trasmesso informazioni dettagliate attraverso vari canali sull’essenza della conversazione avvenuta a Gedda. Prima dobbiamo ricevere queste informazioni”, ha detto Peskov.
Ucraina e riarmo, a Parigi i ministri della Difesa di Regno Unito, Germania, Italia e Polonia
I ministri della Difesa di Gran Bretagna, Francia, Germania, Italia e Polonia si sono incontrati mercoledì a Parigi, promettendo passi concreti per potenziare la difesa europea e fornire garanzie di sicurezza all’Ucraina, mentre Washington persegue il riavvicinamento con Mosca. È prevista una conferenza stampa alle 18.30. Il ministro della Difesa ucraino Rustem Umerov è stato invitato a partecipare a un primo incontro per discutere degli aiuti al suo Paese, dopo il quale un secondo incontro si concentrerà sulla costruzione delle capacità di difesa europee. “Le nazioni europee si stanno facendo avanti”, ha dichiarato il segretario alla Difesa britannico, John Healey. “Approfondendo la nostra cooperazione in materia di difesa, aumentando le spese e rafforzando la nostra forza collettiva, inviamo un messaggio chiaro: non esiteremo a stare al fianco dell’Ucraina e a difendere i nostri valori condivisi”. Francia e Gran Bretagna, le due potenze nucleari europee, hanno lavorato a stretto contatto nelle ultime settimane per raccogliere il sostegno europeo all’Ucraina in mezzo all’imprevedibilità degli Stati Uniti. Agli incontri, tenutisi presso l’ex ospedale militare di Val-de-Grâce a Parigi, avrebbero dovuto partecipare anche funzionari dell’Unione Europea e della NATO. Gli incontri arrivano un giorno dopo che 34 capi dell’esercito, provenienti dai Paesi della NATO, dal Giappone e dall’Australia, si sono incontrati a Parigi per rari colloqui che hanno escluso le loro controparti statunitensi.
L’Ungheria blocca ancora il rinnovo delle sanzioni individuali a Mosca
Il Coreper – comitato dei rappresentanti permanenti presso l’Ue – ha esaminato la questione del rinnovo delle sanzioni individuali nel quadro dell’invasione russa in Ucraina, che devono essere estese entro il 15 marzo. “La situazione rimane più o meno la stessa: affinché il rinnovo sia approvato, l’Ungheria chiede la cancellazione di alcuni nomi”, fanno sapere fonti diplomatiche. Quasi tutti gli Stati membri, però, vorrebbero che le liste fossero rinnovate, mantenendo la massima pressione sulla Russia e, al contempo, l’unità dell’Ue. Pare che verso Budapest ci sia un minimo di “flessibilità” ma l’esercizio resta “molto delicato” poiché “una rimozione” potrebbe mettere a repentaglio “l’intero pacchetto”. Gli ambasciatori si riuniranno di nuovo stasera per lavorare ulteriormente a una soluzione.