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Guerra in Ucraina

Guerra in Ucraina

Oggi è il 1124° giorno di guerra

Peskov: “Europa parla di pace e si prepara alla guerra”

Parla di “paradosso europeo” Dmitri Peskov, sottolineando che i leader europei “dovrebbero pensare alla pace e invece parlano di prepararsi alla guerra”. Il portavoce del Cremlino ha puntato il dito contro le parole di Emnule Macron sulla deterrenza nucleare francese definendole “pericolose”.

“Sentiamo le sue dichiarazioni su un ombrello nucleare per l’Europa, e sembrano piuttosto pericolose”, ha detto Peskov durante un’intervista. Oggi i paesi europei devono uscire dalla loro “zona di comfort”, ha aggiunto, ma lo stanno facendo “in modo aggressivo e militaristico”.”C’e’ un ‘nuovo sceriffo’ in citta’. E il ‘nuovo sceriffo’ dice loro: ragazzi, faro’ tutto io, ma voi pagate. Aumentate la spesa per la difesa del 5%, e poi parleremo” ha detto Peskov citando le parole di Trump sulla necessità di aumentare il bilancio che i Paesi Nato dedicano alla difesa, “e poi devono uscire dalla loro zona di comfort, ma per qualche motivo lo fanno in questo modo militaristico molto, molto aggressivo. Ora parlano di guerra e di dove trovare 800 miliardi di euro da spendere non in sanita’ o nello sviluppo delle infrastrutture, ma nella militarizzazione. E’ paradossale”.

Ucraina, Cremlino: ‘E’ solo l’inizio di negoziati difficili’

Il Cremlino ha voluto ridimensionare oggi le aspettative per una rapida risoluzione del conflitto in Ucraina, affermando che i colloqui sono appena iniziati e che sono in arrivo “difficili negoziati”. “Siamo solo all’inizio di questo percorso”, ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov alla TV di stato russa, aggiungendo che i negoziati con gli Stati Uniti in Arabia Saudita domani saranno “difficili” e che l’attenzione di Mosca sarà dedicata incentrata su una possibile ripresa di un accordo per garantire una navigazione sicura per le navi commerciali nel Mar Nero.

 

Tajani: ‘Grande considerazione per ruolo Cina in missioni peace-keeping’

“L’apertura della Cina a partecipare alle missioni di peacekeeping per mantenere la pace in Ucraina penso che sia una questione da tenere in grande considerazione”. Lo ha detto il ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani a margine dell’evento ‘Forza Europa. Giovani per la libertà verso il futuro’, organizzato da Forza Italia a Milano.

“Ho sempre detto che era necessario creare un’area cuscinetto con la presenza di peacekeeper delle Nazioni Unite -spiega Tajani-. Quando ho parlato delle Nazioni Unite e del Consiglio di sicurezza, ho detto chiaramente che anche la Cina avrebbe dovuto essere lì. Quindi, se la Cina intende muoversi in questa direzione, penso che sia quella giusta per garantire pace e stabilità in quella difficile parte del mondo”.

 

Zelensky: esercitare nuove pressioni su Mosca per arrivare alla pace

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ribadito oggi la richiesta di esercitare “pressione” su Mosca arrivare alla fine del conflitto.

“Sono necessarie nuove decisioni e nuove pressioni su Mosca per porre fine a questi bombardamenti e a questa guerra”, ha ribadito sui social media, prima dei colloqui previsti in Arabia Saudita.

 

Zelensky, 1.580 bombe aeree russe sull’Ucraina in una settimana

“Questa settimana sono stati utilizzati contro il nostro popolo più di 1.580 bombe aeree teleguidate, circa 1.100 droni d’attacco e 15 missili di vario tipo”: lo scrive su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, sottolineando che in tutte le armi utilizzate da Mosca negli ultimi sette giorni c’erano almeno 102.000 componenti straniere. Zelensky ha poi fatto le sue condoglianze alle famiglie e agli amici delle vittime degli attacchi russi su Kiev la notte scorsa e su Zaporizhzhia ieri.

luciani.2006@libero.it

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