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Guerra in Ucraina

Guerra in Ucraina

oggi è il 1327° giorno di guerra

L’opera postuma di Victoria Amelina per un’Ucraina libera

“Finché uno scrittore viene letto, è ancora vivo”. Lo affermò Victoria Amelina nella prefazione al diario del poeta ucraino Volodymyr Vakulenko, ucciso nel 2022 a Kharkiv durante l’occupazione russa. Fu lei a ritrovare il diario sepolto sotto a un ciliegio, nel giardino del poeta, il giorno prima del rapimento.

La massima nella prefazione al diario di Vakulenko vale anche per l’opera postuma di Victoria Amelina, uccisa da un missile russo nel giugno 2023 in una pizzeria di Kramatorsk, mentre era impegnata a raccogliere le prove dei massacri russi da portare alla Corte Penale Internazionale per accusare Mosca di genocidio e di crimini contro l’umanità.

Il titolo del libro, inno per la libertà dell’Ucraina, è “Guardando le donne guardare la guerra” (Guanda editore). Amelina non lo aveva ancora ultimato e molti capitoli sono un ammasso di pensieri, note, interviste da riordinare. Ma la sua incompiutezza rende l’opera ancora più attraente: “La ricerca della giustizia – scrive Amelina – ha trasformato me, scrittrice e madre, in investigatrice di crimini di guerra. Dal 24 febbraio 2022 (la data di inizio dell’invasione russa, ndr) ho trascorso l’ultimo anno a fotografare i danni causati da esplosioni nelle biblioteche e nelle scuole, tra le macerie di centri culturali, a registrare le parole dei sopravvissuti e dei testimoni oculari di quelle atrocità. L’ho fatto per svelare la verità, per assicurare la sopravvivenza della memoria e dare una possibilità alla giustizia e alla pace duratura”.

Victoria Amelina ha scritto la sua opera direttamente in inglese, proprio per rivolgersi al mondo. “Non penso che le leggi e i diritti dell’uomo siano temi riservati solo a gente con una laurea in giurisprudenza, perché riguardano gli esseri umani o, almeno, dovrebbero mettere le persone al centro, come fa la letteratura. La città di Mariupol non è solo una fossa comune. E’ anche una scena del crimine e i responsabili fanno di tutto per distruggere le prove”.

Nel libro di Amelina non mancano le testimonianze sull’uso della tortura nelle stazioni di polizia. “Alla mia sinistra c’era una persona che mi ha colpito con un manganello. Mi hanno dato un cavo in mano e mi hanno detto: ‘Se lo fai cadere, ti picchiamo’. Poi è arrivata una scossa elettrica. Il cavo è caduto, nessuno ha fatto domande e sono stato colpito con un bastone al petto. Mi hanno avvolto il cavo intorno alla mano per non farlo cadere. Hanno fatto partire un’altra scossa di dieci-quindici secondi…”.

Non è facile neppure la vita lontano dal fronte, in città come Kiev o Leopoli. “C’e’ una regola che si impara all’inizio di una guerra – scrive Amelina – la regola delle due pareti. Durante un bombardamento è meglio mettere tra te e la finestra più vicina almeno due pareti. Certamente sarebbe ancora meglio trovarsi in un vero rifugio anti aereo, ma non ce ne sono tanti in giro e, se vivi in un piccolo appartamento o in un appartamento con tante finestre, è perfino difficile rispettare la regola delle due pareti”.

 

Russi colpiscono l’area di una chiesa ortodossa a Kostyantynivka, 2 morti

La Russia ha effettuato un attacco aereo sull’area di una chiesa ortodossa a Kostyantynivka, uccidendo due persone e ferendone altre quattro. Lo afferma il capo dell’amministrazione militare della città, Serhiy Gorbunov.  L’esplosione ha danneggiato la facciata della chiesa di Giobbe di Pochaiv dell’eparchia di Horlivka della Chiesa ortodossa ucraina.

 

Il 16 ottobre la roadmap dell’Ue: difesa e muro anti-droni chi gestirà le iniziative?

RearmEu, Readiness 2030, Preserving Peace: tre nomi per una roadmap, quella difesa comune europea. Il giorno da segnare con il cerchio rosso è giovedì 16 ottobre. Di rientro dal tour nei Balcani Occidentali, Ursula von der Leyen presenterà il suo programma per la difesa comune. Partendo da un punto cardine: la protezione dell’Eastern Flank, ovvero del fianco Est, con un muro di droni che faccia fronte alle incursioni aeree di più che sospetta matrice russa.

Il timing della roadmap è peculiare. Mercoledì infatti, a Bruxelles, si riuniranno i ministri della Difesa dei 27, tra l’altro dopo aver fatto tappa alla Nato per la ministeriale dell’Alleanza. Ma solo qualche ora dopo von der Leyen scoprirà le sue carte. Il rapporto tra difesa comune e l’Alleanza Atlantica resta uno dei punti più delicati dell’iniziativa. Il muro dei droni è invece il progetto pilota al quale la Commissione vuole subito lavorare con la collaborazione (e il know-how) dell’Ucraina.

Il drone-wall, in realtà, non è un vero proprio muro. Ma un sistema di intercettazione dei misteriosi velivoli che, negli ultimi giorni, hanno adombrato i cieli del Nord Europa. Per l’Ue si tratta, di fatto, della nuova frontiera della guerra ibrida di Mosca.   Del dossier si è parlato al summit Ue informale di Copenaghen. Con un esito in chiaroscuro.

Due i punti di potenziale attrito: a chi affidare la guida della difesa Ue – le resistenze rispetto ad un ruolo da protagonista della Commissione non sono evaporate – e la discrezionalità, a livello industriale, da lasciare ai governi. Con i Paesi membri più grandi pronti a mettere sul piatto la loro capacità produttiva. Sul piano delle risorse, centrale sarà lo strumento Safe, ma anche il prossimo bilancio pluriennale, dove la voce difesa è stata rimpinguata di finanziamenti. Il tema sarà sul tavolo del Consiglio europeo di fine ottobre, che Antonio Costa intende trasformare “nell’ora delle decisioni”. Von der Leyen ha intanto incassato un amplissimo endorsement all’Eurocamera, complice anche il nuovo titolo dato alla roadmap, con quella parola “pace” utile per placare i malumori socialisti.

 

L’Estonia chiude un varco di confine con la Russia a causa di insolite attività militari

Ieri sera, la Polizia e la Guardia di Frontiera dell’Estonia hanno chiuso una strada che attraversa il territorio russo dopo aver notato un’attività russa nella regione superiore al solito. l Saatse Boot (in estone: Saatse saabas) nel sud-est dell’Estonia è un’area del territorio russo a forma di stivale che si estende per 115 ettari (280 acri) e si protende in Estonia. I veicoli possono attraversare il territorio purché non si fermino entro un chilometro. La Guardia di Frontiera russa ha il diritto di svolgere attività di controllo.Ieri sera Saatse Boot è stato chiuso con breve preavviso, ha dichiarato la PPA in un comunicato inviato alle 22:15. Künter Pedoski, capo delle operazioni della Prefettura Sud, ha affermato che venerdì la guardia di frontiera ha osservato una presenza maggiore del solito sul territorio russo. Lo scrive Err News, il sito di informazione della radiotelevisione pubblica. “Le guardie di frontiera russe pattugliano regolarmente il Saatse Boot, poiché si tratta del loro territorio. Oggi c’era un movimento notevolmente maggiore del solito. Abbiamo deciso di chiudere la strada per prevenire possibili provocazioni e incidenti, perché il nostro obiettivo è garantire la sicurezza del popolo estone”, spiega Pedoski, citato da Err.

 

Kiev: la Russia ha cambiato strategia negli attacchi alle infrastrutture energetiche

“La Russia ha cambiato approccio agli attacchi contro gli impianti energetici ucraini. Ora gli attacchi non vengono sferrati contemporaneamente contro grandi impianti, ma in modo mirato”. Lo ha detto il viceministro dell’Energia ucraino Artem Nekrasov alla tv ucraina, citato da Rbc-Ukraine. “Se 2-3 anni fa sceglievano grandi impianti di trasmissione di energia elettrica e li colpivano praticamente contemporaneamente, ora operano procedendo una regione per volta”, ha detto Nekrasov.

luciani.2006@libero.it

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