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INTERROGATIVI SULLA PRIVATIZZAZIONE DELLA FIERA DEL LEVANTE

INTERROGATIVI SULLA PRIVATIZZAZIONE DELLA FIERA DEL LEVANTE

FIERA DEL LEVANTE

ZULLO (COR): “LA PRIVATIZZAZIONE SI TINGE DI GIALLO, PUO’ FARLA UN COMMISSARIO SENZA POTERI STRAORDINARI?”

Il presidente del gruppo dei Conservatori e Riformisti, Ignazio Zullo, in un’interrogazione presenta una serie di interrogativi che riguardano anche espositori e dipendenti

Cosa succede in Fiera? Oltre le “pompose” inaugurazioni e la sfilata di presidente e assessori regionali in decine e decine di convegni in questi giorni, cosa sta davvero succedendo alla più importante Campionaria del Mezzogiorno?

Ce lo chiediamo e lo faremo anche in una interrogazione, al presidente Emiliano e all’assessore Capone, che presenteremo a breve perché abbiamo raccolto alcune denunce di allestitori storici cancellati e da aziende che, pur avendo acquisito il diritto ad utilizzare i padiglioni che- con voto unanime erano stati messi nella disponibilità di tutti- si sono visti negare tale diritto a favore di un’associazione. E’ così? Non vorremmo, infatti, che alla vigilia della privatizzazione, che ci trova favorevoli, agli atavici problemi se ne aggiungano altri. Specie dopo gli sforzi compiuti negli ultimi tre anni di gestione Ugo Patroni Griffi che ha ridotto enormemente i debiti e avviato il processo di collaborazione con la Bologna Fiere.

Ovviamente, persiste forte in noi la convinzione che il commissariamento della Fiera sia stato forzato con la nomina di un sub commissario, non previsto dallo Statuto, e con un azzeramento del Consiglio generale e delle vari commissioni permanenti, sui quali anche i revisori dei conti avevano molte perplessità. Tenuto conto che siamo perplessi anche sul fatto che il commissario abbia  i poteri straordinari necessari per l’operazione di privatizzazione con Bologna Fiere.

Infine, ma non ultima, la nostra preoccupazione riguarda i dipendenti, il cui grido d’allarme non smette di farci dormire sonni tranquilli! Ai dipendenti che vengono già da un anno di solidarietà vengono paventati tagli di personale e di stipendi. Mentre alcuni enti, vedi Acquedotto pugliese, che avrebbe dovuto assorbire alcune professionalità pare abbia proceduto ad altre assunzioni.

Di tutto questo vorremmo che ora che il presidente ha finito i suoi show quotidiani in Fiera venga a parlare in Consiglio.

 

redazione.lecceoggi@gmail.com

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